Giacomo Guidi Arte Contemporanea
L'artista presenta un gruppo di 13 lavori recenti chiamati Set. A meta' tra scultura e dipinto, essi elaborano il concetto di pittura illusionistica. Si tratta di "oggetti murali" costituiti da un unica lastra di metallo dalla superficie levigata.
a cura di Laura Cherubini
La galleria Giacomo Guidi arte Contemporanea presenta la prima mostra personale a Roma di
Gerold Miller (altshausen, 1961, vive e lavora a Berlino). Gerold Miller inizia a lavorare negli anni
Novanta partendo da un’impostazione concettuale. amazing è un lavoro fotografico del 1997 che
presenta quattro sigarette spente disposte a configurare un quadrato, una porzione di spazio reale.
Una delle prime operazioni è dunque quella di elimitare un campo. Le sue installazioni dette
anlagen sono costruite in alluminio e lacca o smalto industriale. Non definiscono un’immagine, ma
piuttosto un confine, tra scultura e pittura, tra spazio interno ed esterno. Tutte le opere di Gerold
Miller implicano al tempo stesso disegno, pittura, scultura e architettura, si configurano come
oggetto, stabiliscono uno spazio attivo, si profilano attraverso un assai stringente e radicale concetto
minimalista.
Per quanto egli abbia sviluppato un inconfondibile repertorio formale, l ́artista ha a che fare con
problematiche figurative in un terreno al limite tra scultura, superfici murali e pittura. Il muro entra
a pieno titolo tra gli elementi basilari dell’opera.
Nella galleria di Giacomo Guidi, Gerold Miller presenta un gruppo di 13 opere, appositamente
concepite per questa sua prima personale a Roma, appartenenti alla sua piú recente serie di lavori
chiamati Set. Sulla strada dalla scultura al dipinto, i Set sovrappongono la reale superficie
dell'immagine a quella della pittura illusionistica. Si situano quindi all’interno di una critica
all’illusionismo.
I Set sono “oggetti murali” costituiti da un ́unica lastra di metallo dalla superficie levigata dalle
lacche. Nel contempo essi rinunciano per la prima volta all ́apertura centrale della superficie, cosí
caratteristica nell ́opera di Gerold Miller, a favore di un ́area chiusa. E’ questa l’effettiva novità e
peculiarità della mostra. Finora infatti lo spazio aperto era stato una tipologia specifica del lavoro di
Miller che era stato infatti sempre molto attento a quelle esperienze artistiche che si erano
concentrate sulla relazione dialettica tra la superficie dell’opera e quella del supporto murale (come
ad esempio la ricerca dell’italiana Dadamaino).
Le opere della serie Set simulano questo sfondamento nella tridimensione dello spazio reale
mediante una pittura ancorata nella bidimensionalitá. Malgrado o proprio attraverso la radicale
restrizione a pochi mezzi visivi ha origine una sconcertante e reale impressione di spazialitá, nella
quale la profonditá diventa illusione. Con ció le opere d ́arte della serie Set si avvicinano cosí tanto
al dipinto su tavola come nessun altro suo lavoro prima.
Il gioco di Gerold Miller con le possibilitá di combinazioni dei colori e la riduzione formale genera
superfici connotate da una forte presenza.
Come unitá e contemporaneamente nel loro reciproco interagire cromatico, le opere Set rendono
espliciti meccanismi visivi canonizzati della nostra cultura visiva moderna che sono orientati alla
rappresentazione frontale, di tipo espositivo e a una percezione rapida e semplificata.
Sarà edito un catalogo con le immagini degli allestimenti della mostra e un testo di Laura
Cherubini.
Inaugurazione 12 aprile 2013 ore 19
Giacomo Guidi - arte Contemporanea
Palazzo Sforza Cesarini corso Vittorio Emanuele II, 282/284 00186 Roma
apertura da martedì a sabato 11-13,00/15.30-19.30
o su appuntamento