Di luce propria. Una doppia installazione, strettamente legata all'architettura del luogo e al tema del secondo appuntamento del progetto 'Una porta verso l'Infinito', nella sezione dedicata alle installazioni artistiche: il Tempo di Pasqua.
Emanuela Fiorelli e Paolo Radi realizzano per lo spazio della basilica di Santa Maria in
Montesanto, la Chiesa degli Artisti, una doppia installazione, strettamente legata all'architettura del
luogo ed al tema di questo secondo appuntamento del progetto “Una porta verso l’Infinito”, nella
sezione dedicata alle installazioni artistiche: il Tempo di Pasqua.
Una riflessione sul senso etimologico di questo periodo dell’Anno Liturgico, nel suo valore di
passaggio, dalla morte alla vita, dal vizio alla virtù, alla libertà della salvezza, attraverso la
purificazione. Con la sua passione e morte, Cristo riscatta, col mistero della Risurrezione, l'umana
natura, corrotta, passando dal mondo terreno alla gloria del cielo.
Entrambi gli artisti dialogano col senso del luogo, con la sua sacralità e con la sua magnificenza,
ritagliando all'interno della Basilica spazi interiori propri, atemporali, sospesi. Percorsi percettivi
che, seppure in maniera differente, avvicinano l'osservatore all'intuizione di un valore simbolico
profondo che sottende la semplice osservazione, secondo un processo infinito di visioni,
decifrazioni, indizi, silenzi e luci.
Emanuela Fiorelli posiziona delle teche in plexiglas retro-illuminate nelle sei cappelle laterali della
Basilica. Al loro interno, attraverso un gioco di immagini architettoniche, luci e tessiture, l'artista
astrae lo spazio che le accoglie, inserendo le immagini delle cappelle che le conterranno, quasi a
moltiplicare l'idea già grandiosa e abbondante del barocco. Tracciando differenti coordinate,
intessendo nuove profondità, annullando gli spazi reali, la distanza tra l'opera e chi la osserva si
annulla, in un gioco intimo tra dentro e fuori, tra geometrie reali ed emozionali.
L'opera di Paolo Radi, collocata sul pavimento, affiora da terra, al centro della Basilica. Un
mausoleo del silenzio, fatto di luce e trasparenza, da dove, tra le pieghe del visibile, si intravedono
geometrie sottili, forme pure. Affioramenti ed immersioni, ombre e trasparenze ricreano uno spazio
metaforico, “oltre” la materia, all'interno di se stessi o verso una dimensione soprasensibile, come
se qualcosa di sovraumano fosse celato dietro le apparenze mondane, dietro l'effimera opacità della
vita terrena. Sia Emanuela Fiorelli che Paolo Radi, partendo dalla visione spaziale, conducono,
attraverso una tensione immaginativa, propria di qualsiasi forma del conoscere, ad una dimensione
di eternità. Entrambi rappresentano l'umana ricerca dello spirituale, dell' Assoluto, che per
Emanuela Fiorelli si scopre attraverso una traccia, una trama essenziale, per Paolo Radi si
percepisce solamente, ma non si vede mai.
Silvia Marsano
Brevi note biografiche
Emanuela Fiorelli
Nasce a Roma nel 1970, dove vive e lavora. Si è diplomata all’Accademia Di Belle Arti di Roma
nel 1993. Tra il 1998 e il 2001 le vengono assegnate borse di studio che le consentono residenze in
Turchia, Polonia e Stati Uniti. Nel 2003 è invitata alla XIV Quadriennale “Anteprima Napoli”. Nel
2004 vince il Premio Accademia Nazionale di San Luca/Pittura.
Nel 2010 vince il Premio Banca Aletti Artverona per la sessione pittura/ scultura/ installazione e
video.
Paolo Radi
Nasce a Roma nel 1966. Diplomato all’Accademia Di Belle Arti di Roma nel 1988, esordisce nel
1992 alla rassegna “Giovani artisti IV” al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Nel 2002 è invitato a realizzare il proprio lavoro presso la Fondazione “Sculpture Space” di Utica,
New York. Nello stesso anno è vincitore del “Premio Giovani/Scultura” dell’Accademia Nazionale
di San Luca a Roma. Nel 2003 è invitato alla XIV Quadriennale “Anteprima Napoli”, Palazzo
Reale e nel 2006 partecipa alla X Biennale di Architettura, Venezia.
Tra le recenti esposizioni si ricorda Experimenta; la collezione Farnesina del Ministero degli Affari
Esteri che punta alla promozione delle opere delle ultime generazioni all’estero.
Vive e lavora a Roma.
Ufficio stampa interno:
Claudio Tanturri, 392 84 34 370, claudio.tanturri@vicariatusurbis.org
Ufficio stampa esterno: Roberta Pucci, 340 81 74 090, arte.unaportaversoinfinito@gmail.com
Inaugurazione: domenica 14 aprile h 18.30
Chiesa degli artisti, Piazza del Popolo
via del Babuino, 19 Roma
Ingresso libero