Galleria Incorniciarte
Verona
via Brigata Regina, 27
045 8900212
WEB
Roberto Ciroli
dal 12/4/2013 al 3/5/2013
mar-sab 16-19.30

Segnalato da

Galleria Incorniciarte



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Roberto Ciroli



 
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12/4/2013

Roberto Ciroli

Galleria Incorniciarte, Verona

Di gabbie, santi e saltimbanchi. Ciroli e' uno scultore contemporaneo. Parla dell'uomo del suo tempo e il codice linguistico e' il corpo: una superficie composta da infiniti contatti tra luce e materia.


comunicato stampa

Pur essendo iscritto a scenografia è attratto piuttosto dalla scultura con la quale si confronta sino dai primi anni di Accademia. Scultura che vive per se stessa. Afferma il puro esistere prima ancora che il significato. Si inserisce nella silenziosa atemporalità dello spazio e l'aria che la circonda è il suo unico conforto. Tra le arti la scultura esprime al meglio il movimento, crea spazi sospesi in divenire. Attimi estesi di vita.

Roberto . Da subito la figura umana è il soggetto al quale si lega, questa galleggia anarchica in un universo parallelo, acquista una propria indipendenza facendo il verso al mondo reale. Il rapporto con l'umanità è di pura accidentalità casuale e laterale: un tocco fugace, ruvido, immantinente dimenticato. E' un attimo. Poi queste figure si volgono altrove interessandosi solamente a quello che di più profondo, e di conseguenza di più lontano e irraggiungibile, li interessa e li agita.

Sospensione, leggerezza, volo. I personaggi in ruvida polpa di cellulosa cotta al forno, in un primo periodo si sviluppano seguendo una verticalità esasperata dalla loro stessa deformazione, poi le proporzioni della figura rientrano nei canoni anatomici ma la leggerezza viene perseguita con fede incrollabile tenendo le figure sospese nel nulla, non solo sostenute, ma immobilizzate in azioni improbabili da invisibili fili di nylon. In fine compaiono le installazioni che si aggettano basculanti e ondeggianti dalle pareti o scendono dal soffitto sempre in situazione di equilibrio improponibile.

Gabbie: lo stesso oggetto viene concepito, utilizzato o imposto per situazioni e usi opposti. Alcune proteggono dall'esterno, altre isolano e altre ancora costringono in spazi minimi o in posizioni scomode da sostenere all'infinito. Sono anche galere, tortura.

I Santi sono fermati nelle azioni dell'iconografia rinascimentale con qualche licenza poetica, intenti a subire un martirio o a godersi un ultima cena osservati attraverso un filtro ironico che li trasforma in comparse svogliate.

Personaggi insicuri e instabili, i saltimbanchi si appoggiano alla parete posati su trampoli bislunghi e insicuri, a cavallo di un monociclo, su un filo sottile cercano un equilibrio impossibile, interpretando il loro ruolo al meglio delle proprie capacità, un compito non scelto ma ormai loro ineluttabilmente.

Tutto è sdrammatizzato dalla serena rassegnazione dei personaggi che rimangono sospesi in un limbo nel quale qualunque cosa possa succedere non può fare realmente danno, come fossero Wile il coyote fermo con lo sguardo all'obbiettivo nell'istante immediatamente precedente la caduta.

Inaugurazione Sabato 13 aprile alle ore 18.30

Galleria Incorniciarte
Associazione Culturale
Via B. Regina 27/a Verona
Orario: martedì - sabato 16.00-19.30
Ingresso libero

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