Drome project space
Bruxelles
Rue Notre-Dame du Sommeil, 2
+32 (0)2 5119112 FAX +32 (0)2 5119112
WEB
Emanuele Becheri
dal 15/4/2013 al 20/4/2013
+39 331 2264176

Segnalato da

Valentina Grandini


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Emanuele Becheri



 
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15/4/2013

Emanuele Becheri

Drome project space, Bruxelles

32a Penton Place, Southwark, London SE173JT, 17 september 2010. Da sempre impegnato a indagare il tempo, la sua poetica ha mantenuto immutato il legame con un formalismo sospeso tra pittura, scultura, fotografia e video.


comunicato stampa

LUMI project in collaborazione con DROME magazine, sono lieti di presentare, dal 16 al 21 Aprile 2013, negli spazi del DROME PROJECT SPACE in Rue Notre-Dame du Sommeil 2, in Brussels la mostra personale di Emanuele Becheri (Prato, Italy, 1973), dal titolo 32a Penton Place, Southwark, London SE173JT, 17 september 2010 a cura di Valentina Grandini e Gino Pisapia.

L'esposizione si pone come momento collettivo di riflessione e segna uno step emblematico nel lavoro di Emanuele Becheri, presentando il risultato formale della permanenza dell'artista presso la Gasworks International Residency Programme di Londra alla quale ha preso parte nel 2010.

Le opere esposte per la prima volta mostrano attraverso la fotografia, la scultura e l'audio installazione, lo sviluppo e l'evolversi di un modus operandi che gli consente di testare, sperimentare e trasformare le relazioni esistenti tra l'atto creativo e il suo controllo, l'impersonalità del fare e l'opera d'arte, tra il tempo, il caso e l'imprevisto. Da sempre impegnata ad indagare il tempo e gli annessi risvolti, la sua poetica ha mantenuto immutato il legame con un formalismo sospeso tra pittura, scultura, fotografia e video, ognuno dei quali “piegato” per rispondere al meglio a delle precise esigenze. Attraverso la pratica artistica, Becheri, si appropria dei momenti in cui l'opera si presenta a partire dalla coscienza riflessiva, che indaga i pesi e le tensioni, ai quali è sottoposto l'immaginario contemporaneo e con esatta coscienza del valore transitorio delle immagini e delle loro esperienze attuali, tende a stabilire un legame sincretico tra la funzione espressiva e l'indagine conoscitiva.

La mostra 32a Penton Place, Southwark, London SE173JT, 17 september 2010 espone i risultati del ritrovamento di una serie di oggetti tra cui il “ceppo” fossilizzato di riviste Beaux Arts, le riviste Frieze, il 33 giri in vinile ormai segnato dalle muffe che ne alterano il suono e la riproduzione fotografica di uno dei 32 LP, lasciando affiorare alla mente il non lontano ricordo del ready-made duchampiano, con la variante che l'object trouvè non è scelto secondo una volontà estetica ma secondo il caso e modellato dal tempo biologico dell'esistenza. L'operazione che l'artista realizza diviene quindi il tentativo di esporre il trascorrere del tempo, il ricordo e la storia attraverso un gesto semplice ma netto, quello di prelevare gli oggetti stessi, congelandone lo status e preservandoli attraverso la conservazione all'interno di teche. Queste opere assumono dunque il valore di “reliquia del tempo”, testimonianza concreta di ciò che era, mostrandosi nel presente come simulacro di un tempo passato. La variante elastica del tempo costituisce perciò la misura all'interno della quale nasce, cresce e si sviluppa l'opera, manifestandosi attraverso la contrazione gestuale che l'artista opera mediante un innesco intuitivo e diretto. Questo nutrito corpus di lavori lascia emerge un'affascinante racconto del tempo, un'istantanea diacronica che ricostruisce attraverso il corpo dilaniato - dal tempo - dell'arte, la storia e i segni di una cronologia che attraverso la distruzione edifica nuove forme.

Ciò che più sembra interessare Becheri è la nostra presenza, il nostro essere lì da testimoni oculari che si pongono delle domande, su ciò che realmente nascondono questi lavori, un'interrogazione sul proprio passato, del perchè quegli oggetti “strappati alla morte” si trovassero proprio lì. Ne deriva perciò un'esperienza frutto dell'osservazione, attraverso l'attento esame che ci rivela la morfologia e dischiude all'immaginario collettivo il possibile passato e il futuro destino che consegna l'immortalità all'opera. In questo nuovo progetto di Becheri emerge il legame tra l'opera e l'esperienza che ha portato al ritrovamento, da leggere nel contesto all'interno del quale è avvenuta l'azione casuale del de-seppellimento. Le sue opere vivono perciò nell'eterno confronto con la virtualità del ricordo, prendendo forza dalla memoria che le accompagna e ne testimonia in tal senso la non dimenticanza.

Inaugurazione 16 aprile ore 19-22

Drome project space
Rue Notre-Dame du Sommeil, 2 - Brussels

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Emanuele Becheri
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