Spazio Audiomedica
Parma
via Repubblica, 49 (ingresso da b. go al Collegio Maria Luigia)
0521 207097 FAX
WEB
Daniela Monica e Lena Altan
dal 18/4/2013 al 15/5/2013
lun-ven 9-12.30 e 15-19, sab 9-12.30
WEB
Segnalato da

Camilla Mineo




 
calendario eventi  :: 




18/4/2013

Daniela Monica e Lena Altan

Spazio Audiomedica, Parma

Profonda Apparenza. Sensibili comunicatrici, anime uguali e diverse in un unico corpo, raccontano con toni e modi differenti (pittura e fotografia) le loro microstorie.


comunicato stampa

a cura di Camilla Mineo

Istinto ed esperienza, grande tecnica pittorica e sensibilità si mescolano nel nuovo e coinvolgente progetto artistico dell'affermata pittrice parmigiana Daniela Monica che presentiamo venerdì 19 aprile alle 19.30 presso lo Spazio Audiomedica (via Repubblica, 49).
Questa mostra è un incontro fa due artiste, o meglio due personalità che finalmente si danno appuntamento e si ritrovano in una mostra che vuole far emergere la Profonda Apparenza delle cose, degli istanti, delle emozioni. Daniela Monica (la pittrice) come un regista studia minuziosamente, con grande raffinatezza e stile, le inquadrature dei suoi dipinti; riflessiva, grande osservatrice, è in grado di cogliere delicatamente l’intima essenza di quello che vede, di un ricordo, di un sogno. Lena Altan (la fotografa) è più istintiva, vive di momenti, di incontri fugaci e imprevisti, seguendo il movimento della luce, cercando di catturare l’istante decisivo degli avvenimenti, delle situazioni. Sensibili comunicatrici, anime uguali e diverse in un unico corpo, raccontano con toni e modi differenti microstorie che ci incuriosiscono e ci coinvolgono in un percorso intimo dai tratti evanescenti e rarefatti, al di là dello spazio-tempo. Uno sguardo ai grandi maestri (da Munch a Bacon, a Rothko, Picasso, Hopper e Morandi), riferimenti imprescindibili nella formazione dell’artista, così come fondamentale è la musica di Bob Dylan che ispira molti dei suoi personaggi sospesi in suggestive ambientazioni. Un aspetto sensuale, invece, domina le fotografie, volutamente imperfette, sfocate, a tratti psichedeliche. La danza di un ballerino, un passo di flamenco, la corsa di un bambino, si trasformano grazie alla spontaneità dell’occhio fotografico di Lena Altan in apparizioni sognanti, oniriche, epifanie dai volti sdoppiati, dove corpi metafisici dai colori accesi e irreali rimandano ai manichini surrealisti ed a una dimensione psichica e simbolica.

Grazie all’obbiettivo fotografico si rimane ancorati al dato reale, alla concretezza di quel preciso istante che è stato congelato e fissato nel tempo, vero scopo degli scatti di Lena, elemento che non può essere ottenuto con la pittura, forma d’arte più eterea e spirituale, animata da personaggi non necessariamente reali.

Personaggi ritratti di spalle, tagli fotografici, zoommate su particolari significativi dominano i dipinti e per mezzo di essi Daniela ci offre un punto di vista differente, uno sguardo nuovo sulle cose, al di là della forma sensibile, senza paura del vuoto e dei silenzi. Spesso il vero significato del racconto pittorico è sotteso, appena evocato, forse non completamente espresso perché altrove, oltre l’apparenza. (Camilla Mineo)

BIOGRAFIA

Nata a Parma, Daniela Monica ha studiato prima all’Istituto d’Arte Toschi, poi all’Accademia di Belle Arti di Bologna con Concetto Pozzati.

Lavora inizialmente a Parma come grafica, per poi trasferirsi a Londra, dove svolge un’attività di illustratrice e di pittrice, partecipando a collettive nell’ambito dell’arte contemporanea inglese. Sono di quegli anni alcune serie pittoriche in cui si sentono gli echi di certe atmosfere alla David Hockney e Edward Hopper.

Al suo ritorno in Italia negli anni Novanta, assieme allo scrittore Giorgio Messori frequenta a Roncocesi la casa del fotografo Luigi Ghirri e della moglie Paola Bergonzoni. Partecipa così all’incontro di varie sensibilità intellettuali e alla fertile attività culturale legata alla figura di Ghirri e di Gianni Celati che radunarono attorno a loro scrittori, fotografi, pittori e registi emiliani.

Da un soggiorno in Giappone nasce La Natura dell’Incanto, una serie di grandi pastelli, acquarelli e oli che vengono esposti a Parma nel 1992 alla Galleria Consigli Arte.
La pratica dell’ascolto della musica mentre dipinge si evolve, a partire dagli anni Novanta, in una vera e propria produzione pittorica che mantiene un forte legame sentimentale con la musica.

Nasce così la serie di opere pittoriche “Buckets of Rain”, Secchi di pioggia, presentata nella mostra personale alla Galleria 8,75 Arte Contemporanea di Reggio Emilia. Tale serie porta il titolo di una canzone di Bob Dylan, le cui liriche e musiche hanno contribuito ad orientare l’artista sull’identità contemporanea.

E’ degli anni Duemila la serie pittorica Le Cafè of Changing of the Guards, che simboleggia il desiderio di un cambiamento nell'incontro di identità differenti.
Assieme a Cathy Josefowitz e Grati Baroni, che frequenta già da più di un decennio, a Parigi inventa le giocose serie di Josephine and Daphne, Maeght-Maeght e Tate-Tate.
Varie committenze la vedono creare una scultura in bronzo nel 2005 per il Comune di Fontevivo, Parma, come nel 2003 La Visitazione e nel 2004 i sedici metri del ciclo pittorico di Elia Profeta in San Giovanni Battista, sempre a Parma.

Nel 2010 al Palazzo Bentivoglio Gualtieri, Reggio Emilia nella collettiva Veritas presenta grandi tele di cromie rosse dalle serie Tate-Tate e No Panic.
La mostra personale del 2010-11, La Dispersione degli Istanti presso l’ International Line a Parma, riunisce paesaggi urbani, atmosfere rarefatte, personaggi colti di spalle, attori in uno scenario alla Caspar David Friedrich.
Alcune opere di Daniela Monica sono esposti al Museo della Fondazione Cariparma presso il Palazzo Bossi-Bocchi a Parma.
Nel 2013 espone a Fotografia Europea Circuito Off.
Le sue opere sono presenti in varie collezioni in Italia e all’estero. www.danielamonica.com

Inaugurazione 19 aprile ore 18.30

Spazio Audiomedica
via Repubblica, 49 (ingresso da b. go al Collegio Maria Luigia) - Parma
Lunedì/venerdì 9:00-12.30/15:00-19:00; Sabato 9:00-12.30 (sabato pomeriggio e domenica su appuntamento)

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