Fondazione Ragghianti
Lucca
via San Micheletto, 3
0583 467205 FAX 0583 490325
WEB
La forza della modernita'
dal 18/4/2013 al 5/10/2013
mart-dom 10-13 e 16-19, lunedi chiuso, luglio e agosto: mart-dom ore 16-20, lun chiuso

Segnalato da

Fondazione Centro studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti




 
calendario eventi  :: 




18/4/2013

La forza della modernita'

Fondazione Ragghianti, Lucca

Arti in Italia 1920-1950. Dal Deco al secondo Futurismo, dall'astrazione al gusto piccolo borghese: la mostra intende offrire al pubblico le diversita' di approccio alla questione delle arti decorative, ossia vuole evidenziare le diverse opzioni stilistiche che convivono in quegli anni rispetto al problema dell'oggetto, al suo valore formale e al suo valore d'uso.


comunicato stampa

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a cura di Maria Flora Giubilei e Valerio Terraroli

Nel panorama di una serie di mostre dedicate all'arte del Novecento italiano e del periodo compreso tra le due guerre, inaugurate tra il 2012 e il 2013, quella che si aprirà a Lucca nel Complesso di San Micheletto, sede della Fondazione Centro Studi sull'arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, punta i riflettori, con tagli interpretativi originali, sulle connessioni, i confronti, le analogie tematiche, espressive, stilistiche, tra le arti decorative italiane prodotte tra il 1920 e il 1950 ed esempi emblematici di contemporanee espressioni dell'arte figurativa, con l'obiettivo di evidenziarne l'elevatissima qualità inventiva e formale e, allo stesso tempo, la sostanziale identità di gusto che delinea, in un comune sentire con le arti figurative, la specificità del gusto italiano di quei decenni riconosciuto a livello internazionale, e che ha rappresentato il terreno di coltura per la nascita dell'Italian Design.

Il tema è appunto la forza della modernità, intesa come spinta inarrestabile di ricerca e di innovazione, talvolta infarcita di nostalgie e ripensamenti del patrimonio classico, ma in un'ottica di trasformazione moderna dell'arte italiana, talaltra pronta ad abbracciare scelte più radicali, dalle ironiche e potenti sperimentazioni futuriste, alle scelte geometrico/monumentali di matrice novecentista fino all'esaltazione della materia e di una sorta di proto informale.

La mostra intende offrire al pubblico le diversità di approccio alla questione delle arti decorative, ossia intende evidenziare le diverse opzioni stilistiche che convivono in quegli anni rispetto al problema dell'oggetto, al suo valore formale e al suo valore d'uso. In altre parole, si vuole rendere comprensibile non solo la varietà di opzioni presenti sul campo operativo (dal déco al secondo futurismo, dall'astrazione al gusto piccolo borghese), ma anche i legami con la tradizione del tardo Modernismo italiano e, soprattutto, le congruenti connessioni con gli sviluppi dell'arte figurativa contemporanea, scegliendo in modo mirato esempi di arte figurativa, pittura e scultura, che permettano interessanti confronti tematici, stilistici e compositivi con le arti decorative.

La mostra mira inoltre a rendere evidente il ruolo fondamentale delle quattro mostre internazionali di arti decorative tenutesi nella villa Reale di Monza nel 1923, 1925, 1927 e 1930, i rapporti con le esposizioni internazionali (in particolare Parigi 1925 e 1937), i preparativi per l'E42 a Roma e la presenza di sezioni di arti decorative nelle esposizioni d'arte (Biennali veneziane ecc.), ma anche delle riviste specializzate contemporanee, come ad esempio “Domus”, “Poligono”, “Casabella”, “Le arti decorative” ecc. Sul versante delle arti figurative, le mostre ufficiali - le Biennali veneziane, le Quadriennali romane e le Sindacali - saranno un particolare punto di riferimento per “contrappuntare” lo stretto dialogo tra arti figurative e arti decorative.

L'obiettivo è, da un lato, far comprendere al grande pubblico quanto le arti decorative siano testimoni fedeli del variare del gusto e della trasformazione dei linguaggi artistici, vere e proprie “cartine di tornasole” delle diverse opzioni dell'invenzione artistica negli anni Venti e Trenta, dall'altro rendere visibili in modo accattivante, e promuovere, le straordinarie collezioni dei musei di Faenza e di Doccia, ma anche della Galleria d'Arte Moderna di Genova come della Wolfsoniana, sempre nel capoluogo ligure, abbinate a pezzi di grande qualità appartenenti a collezioni private.

Sezioni della mostra
La struttura portante è costituita da tre grandi sezioni: gli anni Venti, gli anni Trenta, gli anni Quaranta, con un piccola apertura ai primissimi anni Cinquanta all'interno delle quali sono inserite delle specifiche enclave a tema.
La mostra espone oltre 300 pezzi (tra oggetti, dipinti e sculture) disposti secondo un'articolazione tematica che suggerisce letture incrociate e sinergie tra le opere esposte. Il filo rosso, che si dipana in 13 sezioni, è costituito dal rapporto con la storia, ma anche dal suo rifiuto (come nel caso degli aeropittori e dei secondi futuristi): dall'archeologia e l'arte antica dallo stile rococò al rinascimento e al manierismo.

I. Il primo dopoguerra: gli anni Venti tra Déco e nostalgia dell'antico

Sezione 1. Gli esordi del gusto déco
Sezione 2. Sogno, eros, esotismo
Sezione 3. Donna o Sirena ?
Sezione 4. Sogno, gioco, ironia
Sezione 5. Il décor borghese e l'ispirazione all'antico
Sezione 6. Wunderkammer: stanza delle meraviglie
Sezione 7. Wunderkammer-Bestiario: la natura viva
Sezione 8. La natura immobile

I. Anni Trenta: dal Déco al Novecentismo

Sezione 9 Giovanni Gariboldi
Sezione 10 Tra decorazione e scultura
Sezione 11 Classicismo arcaico e volumi puri

III. Dai tempi di guerra alle soglie degli anni Cinquanta

Sezione 12 L'abbandono della forma

Elenco artisti
Andloviz, Andreotti, Balsamo Stella, Bellotto, Benedetta, Biagini, Biancini, Bonazza, Buzzi, Cagli, Campi, Campigli, Casorati, Depero, De Pisis, De Poli, Djulgherof, Donghi, Fillia, Finzi, Fontana, Gariboldi, Gatti, Genazzi, Grande, Leoncillo, Maine, Marini, Martini, Martinuzzi, Melandri, Melotti, Messina, Morandi, Nonni, Rizzarda, Ponti, Ravasco, Saponaro, Scarpa, Selva, Severini, Sironi, Sturani, Tofanari, Tosalli, Tullio d'Albissola, Ulrich, Vedova, Viani, Wildt, Zecchin.

Collaboratori e prestatori

Per poter organizzare questo tipo di mostra è stata garantita, attraverso un rapporto ufficiale di collaborazione, la disponibilità al prestito di un congruo numero di pezzi da parte del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, la Galleria d’Arte Moderna Carlo Rizzarda di Feltre e della Galleria d'Arte Moderna di Genova. Hanno generosamente contribuito alla definizione della mostra, sul fronte dei contenuti, i Musei del Castello Sforzesco di Milano, , la Wolfsoniana di Genova, il FAI-Fondo Ambiente Italiano, la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, il Mart di Rovereto, le Gallerie Comunali d'Arte Moderna di Roma e di Torino, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, la Collezione della Banca d'Italia, e altre raccolte pubbliche che acquisirono, nelle mostre del periodo in questione, numerose delle opere oggi esposte.
Una buona parte dei pezzi di arti decorative appartiene, infine, a collezionisti privati che, con grande disponibilità e generosità, hanno prestato molti dei pezzi esposti.

Opere di:
Andloviz, Andreotti, Balsamo Stella, Bellotto, Benedetta, Biagini, Biancini, Bonazza, Buzzi,Cagli, Campi, Campigli, Casorati, Depero, De Pisis, De Poli, Djulgherof, Donghi, Fillia, Finzi,Fontana, Gariboldi, Gatti, Genazzi, Grande, Leoncillo, Maine, Marini, Martini, Martinuzzi,Melandri, Melotti, Messina, Morandi, Nonni, Rizzarda, Ponti, Ravasco, Saponaro, Scarpa, Selva,Severini, Sironi, Sturani, Tofanari, Tosalli, Tullio d'Albissola, Ulrich, Vedova, Viani, Wildt, Zecchin

In collaborazione con:
Museo Richard-Ginori di Doccia
Museo Internazionale della Ceramica di Faenza
Galleria d'Arte Moderna di Genova
Musei Civici di Feltre
Soprintendenza BAPSAE di Lucca e Massa Carrara

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curated by Maria Flora Giubilei e Valerio Terraroli

THE STRENGTH OF THE MODERNITY. Arts in Italy 1920-1950

In the panorama of a series of exhibitions dedicated to the XX century in Italy and to the time between the two world wars, opened between 2012 and 2013, the exhibition opening in Lucca at the Monumental Complex of St. Micheletto which hosts the Fondazione Ragghianti, points out, through an original way of interpretations, the links, the comparisons and the thematic, expressive and stylistic analogies among the creative arts produced in Italy between 1920 and 1950. The aim is underlining the high formal and inventive quality, and in the mean time , the substantial identity of taste in the pictorial arts which represents the main characteristic of the Italian style during that time and which represented the origin of the Italian Design.

The theme of the exhibition is the strength of the modernity, as an endless push of research and innovation, sometimes still rooted to the nostalgia of the classicism, but always with a glance to the renewing of the Italian art and ready to embrace radical choices, from the ironic experimentations of the futurism to the monumental /geometric choices till the eulogy of the matter.

The exhibition offers to the public a different way of approaching the decorative arts, and underlines the different options of style which coexist during that time referred to the topic of the object, to its formal worth and to value of its use.
The exhibition tends to explain not only the variety of options of the time (from the art deco to the futurism, till the abstractionism) but also the links with the tradition of the Modernism and above all the connections with the developments of the contemporary pictorial arts, through the choice of samples of sculptures and paintings, which allow interesting thematic, stylistic and compositive comparisons with the decorative arts.
The exhibition also underlines the important role of the previous international exhibits of decorative arts which took place in the Villa Reale di Monza in 1923, 1925, 1927 and 1930, the relationships with the international shows (in Paris in 1925 and 1937), and of the presence of sections of decorative arts in art exhibitions (Biennales in Venice, etc…), but also of the specialized contemporary magazines such as “Domus”, “Poligono”, “Casabella”, “Le arti decorative” etc.
The purpose is to let the public understand how much the decorative arts are the faithful witnesses of the changing of the taste and of the transformation of the artistic languages of the different options of the artistic production during the Twenties and Thirties and also to point out and to promote the marvellous collections of the museums of Faenza and Doccia, but also of the Galleria d'Arte Moderna in Genova such as the Wolfsoniana, together with works belonging to private collections.



Exhibition sections

The main structure is formed by three wide sections: the Twenties, the Thirties, the Fourties with a little part dedicated to the first years of the Fifties.
The exhibition shows more than 300 pieces (objects, paintings and sculptures) shown through a thematic articulation which suggests the synergy among the artworks. The thread, unravelling into 13 sections is constituted by the relationship with the history but also by its denial (such as for the aero-painters and the late futurists): from archaeology and ancient art to renaissance and mannerism.


Title THE STRENGHT OF MODERNITY. Arts in Italy 1920-1950

Location Centro studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti Complesso monumentale di San Micheletto, Via San Micheletto, 3 Lucca

Opening date April 19th, 5:30 p.m.

Opening time April 20 – October ottobre 2013

Organization Centro studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti

Sponsor:Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

Cured by Maria Flora Giubilei and Valerio Terraroli

Catalogue Edited by Maria Flora Giubilei e Valerio Terraroli
Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull'arte, Lucca, 2013

Opening hours and tickets:
From April to June and from September to October –
From Tuesday to Sunday: 10.00 am- 1 pm. ; 4 – 7 pm.
Closed On Monday
July/August:
From Tuesday to Sunday: 4.00/8.00 pm. Closed on Monday
Tickets 5 €:
Ticket 3 € for:
- adults more than 65 years old
- residents in the Lucca Province
- groups (more than 10 visitors; reservation required)
Free entrance for:
- schools (reservation required)
- children till 18 years old
- university students
- journalists
- disabled and their companions

Inaugurazione 19 aprile ore 17.30

Centro studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
Complesso monumentale di San Micheletto, Via San Micheletto, 3 Lucca
Da aprile a giugno e da settembre a ottobre:dal martedì alla domenica: 10.00/13.00 – 16.00/19.00. Lunedì chiuso Luglio/agosto:dal martedì alla domenica: 16.00/20.00.Lunedì chiuso
Biglietti:intero 5 €,ridotto 3 €
Il biglietto ridotto è valido per: - adulti oltre i 65 anni - residenti della Provincia di Lucca - gruppi oltre i 10 visitatori (su prenotazione) Ingresso gratuito per: - scuole (su prenotazione) - bambini e giovani fino a 18 anni - studenti universitari - giornalisti con regolare tessera dell'Ordine Nazionale - disabili (accompagnatore gratuito)

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