In mostra i primi lavori fotografici di Ana Mendieta degli anni 70, tra cui "Silueta de Cohetes, 1976", dove si confronta con la discriminazione, la violenza carnale e la morte. Il solo show "Cuba, January 1981" di Martha Rosler presenta fotografie inedite in Europa, a colori e in bianco e nero, inclusi dei dittici.
Proseguendo la serie di doppie personali, la Galleria Cortese è orgogliosa
di presentare le mostre di Ana Mendieta (nello spazio di via Stradella 7)
e di Martha Rosler (in via Stradella 1).
Due mostre di due artiste, punti di riferimento nella storia dell'arte,
che con diverso approccio hanno indagato tematiche quali il femminismo e
l'appartenenza sociale e culturale e le relative contraddizioni,
attraverso il mezzo fotografico e video.
Ana Mendieta - Ana Mendieta, Silueta de Cohetes, 1976
Esule cubana, compie gli studi artistici presso l'Iowa State Univeristy
negli Stati Uniti dove viene a contatto con il movimento delle donne e
abbraccia gli ideali del femminismo. Mendieta fa una propria sintesi della
Body Art e della Land Art sovvertendo i gesti monumentali dei land-artisti
attraverso l'inserimento nel paesaggio del corpo umano. In quegli anni
inizia a realizzare performance rituali, fotografie e sculture, in cui
immerge il suo corpo nella natura, partendo da un legame spirituale e
fisico con la Terra.
In mostra i suoi primi lavori fotografici degli anni 70 dove si confronta
con la discriminazione, la violenza carnale e la morte. Dopo aver letto
dello stupro e dell'assassino di una studentessa nel suo stesso campus
universitario, Mendieta reagisce mettendo in scena il brutale episodio
usando il proprio corpo: "Sto lavorando con il mio sangue e il mio corpo",
afferma l'artista. Nascono così i famosi lavori Untitled (Rape
Performance), 1973 e Sweating Blood, 1973.
L'artista prende a prestito simboli e aspetti di pratiche rituali di
antiche culture indigene delle Americhe, Africa ed Europa e vi incorpora
elementi della natura e di riti sacrificali "primitivi" associati alla
"santeria cubana". Nella serie di opere "Siluetas", forme che evocano il
suo corpo, usa sangue, acqua, terra e fuoco. Le sagome vengono bruciate
nel legno, modellate con tumuli di terra, erba, polvere da sparo o fiori;
galleggiano sulla corrente, eruttano come vulcani o si mimetizzano con il
paesaggio, come si percepisce dai video in mostra. Mendieta ha saputo
esprimere con l'arte «l'immediatezza della vita e l'eternità della
natura».
E' attualmente in corso un'importante retrospettiva dell'artista al
Castello di Rivoli, Torino.
Ana Mendieta (L'Havana, Cuba, 1948, New York 1985).
Tra le principali mostre personali dedicate all'artista cubano-americana
ricordiamo nel 2004 la mostra itinerante Ana Mendieta: Earth Body,
Sculpture and Performance 1972-1985, Whitney Museum of American Art, New
York; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Smithsonian Institution,
Washington D.C.; Des Moines Art Center, Des Moines e Miami Art Museum,
Miami; nel 2002 Ana Mendieta (1948-1985) - Body Tracks, Neues Museum
Luzern, Lucerna e Fries Museum, Leeuwarden; Ana Mendieta Selected Works,
Kunst-Werke Berlin KW Institute of Contemporary Art, Berlino; nel 1996 Ana
Mendieta (1948-1985), Helsinki City Art Museum, Helsinki; Uppsala
Konstmuseum, Uppsala; The Living Art Museum, Reykjavik e Museum of
Contemporary Art, Roskilde; Ana Mendieta, Centro Galego de Arte
Contemporanea, Santiago de Compostela; Kusthalle Düsseldorf, Düsseldorf;
Fundació Antoni Tápies, Barcellona; Museo de Arte Contemporaneo de
Monterrey, Monterrey e Museo Tamayo, Città del Messico; nel 1994 Ana
Mendieta: The Late Works, Cleveland Center for Contemporary Art, Cleveland
e Artothèque de Caen, Caen.; She got Love, Castello di Rivoli.
Martha Rosler - CUBA, JANUARY 1981
Martha Rosler, Photo shop, Havana, from the Cuba series, 1981
Il solo show Cuba, January 1981 di Martha Rosler presenta fotografie
inedite in Europa, a colori e in bianco e nero, inclusi dei dittici. Nel
1981, Martha Rosler e un gruppo di altre artiste ed intellettuali,
parteciparono a un viaggio culturale organizzato da Ana Mendieta e Lucy
Lippard. Attraversando l'isola, Rosler fotografò persone, negozi, edifici
e i manifesti e cartelloni, che costellavano le strade e gli spazi
pubblici. Così l'artista ha ricordato quel periodo:
"Il mese di gennaio del 1981 segnò la fine degli anni Settanta, non solo
per ovvie ragioni, ma segnò anche il momento successivo all'elezione di
Reagan e ai discorsi riguardanti il disgelo, i diritti umani e
l'uguaglianza, e precedente all'insediamento del presidente, alla carica
di neoliberalismo, anti-terrorismo e avventurismo militarista, e
all'affermarsi della retorica economica dell'offerta con effetto a
cascata, mascherando l'enorme ridistribuzione della ricchezza verso
l'alto.
Il fenomeno migratorio da Cuba verso la Florida, noto come The Mariel
"boatlift", era terminato in ottobre, appena in tempo per l'elezione di
Reagan nel mese di novembre. Ma ciò che hanno significato gli anni
Ottanta, per noi e per i cubani che incontravamo, non si era ancora
concretizzato, e rimaneva relegato nei nostri incubi e nelle nostre
paure."
Inquadrata cronologicamente tra la celebre opera di Rosler The Bowery in
two inadequate descriptive systems (1974/75), composta di fotografie e
testi, e il suo saggio In around and afterthoughts (on documentary
photography) (1981), questa serie si colloca accanto alle fotografie di
aeroporti, strade, vetrine e trasporti pubblici che caratterizzeranno
tutta la sua carriera.
Le immagini rappresentano un'esperienza visiva degli spazi comuni della
società, luoghi dove il mondo esteriore ed interiore si incontrano: caffé,
scuole, saloni di bellezza, teatri, chiese. Poiché Cuba, all'epoca era
quasi inavvicinabile per i cittadini americani - e lo è tuttora - queste
fotografie si inseriscono in una nebulosa di congetture ampiamente
contrastanti sulla cultura cubana e sul ruolo del comunismo cubano.
Martha Rosler è nata a Brooklyn, New York, dove vive e lavora.
Diversi musei europei e americani le hanno dedicato importanti
retrospettive, come quelle al New Museum di New York e all'International
Center of Photography, tra il 1998 e il 2000, e alla GAM di Torino nel
2010. I suoi fotomontaggi sono stati esposti al Worcester Art Museum in
Massachusetts nel 2007.
I suoi scritti sono stati pubblicati su riviste e cataloghi, e i suoi 17
libri, con fotografie, testi e narrazioni, tradotti in molte lingue.
Decoys and Disruptions: Selected Writings, 1975-2001, un libro di saggi
della Rosler, è stato pubblicato dlla MIT Press nel 2004 (e ristampato nel
2008). Altri progetti includono le itineranti Martha Rosler Library,
comprendente 8.000 volumi della sua collezione, e If You Lived Here Still,
entrambi realizzate in collaborazioni con e-flux. Recentemente, il Museum
of Modern Art di New York` ha ospitato la sua mostra e performance Meta-
Monumental Garage Sale (2012).
Per ulteriori informazioni contattare Chiara Tiberio 022043555 o
info@galleriaraffaellacortese.com
Inaugurazione mercoledì 22 Maggio ore 19.00
Galleria Raffaella Cortese
via A.Stradella, 7, Milano
Orari: da martedì a venerdì 10-13 - 15-19.30; sabato 15-19.30
e su appuntamento.
Ingreso libero