Emotion in Color. Considerato un maestro del colore, in questi ultimi anni e' contemporaneamente tornato a rivolgere le sue ricerche cromatiche anche verso la sempre amata Op Art.
Il maestro del colore Ferruccio Gard festeggia i suoi 43 anni di ricerche sul cromatismo e la percezione visiva con una mostra personale a Padova, nella galleria”LA TECA”, dal 27 aprile al 18 maggio 2013.
Gard è reduce da un intenso periodo di successi, tra cui: la 54. Biennale di Venezia (Padiglione Nazionale Italia, Arsenale); sempre alla Biennale, la mostra “Cracked Culture?” organizzata dal Guandgdong Museum of Art di Guangzhou (Cina. Nel 2011 ha inoltre tenuto mostre personali al Museo Municipal de Bellas Artes Genaro Pérez di Cordoba, al Museo Municipal de Bellas Artes di Salta (Argentina) e all’Europaisches Kulturzentrum Remagen, in Germania. Nel 2012 è stato invitato, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, alla più grande mostra sinora realizzata in Europa sull’arte programmata, cinetica e optical internazionale.
Ferruccio Gard è stato fra i protagonisti, sin dagli anni settanta, della optical art, la corrente che, nel XX secolo, ha rivoluzionato il modo di concepire e fare arte e che è stata tenuta a battesimo, nel 1955 a Parigi, da Victor Vasarely con la mostra “ Le mouvement” alla Galleria Denise Renè.
E’ poi passato, negli anni novanta, all’astrattismo geometrico, all’astratto-informale e infine al nuovo astrattismo, del quale è diventato uno dei principali esponenti.
Considerato un maestro del colore, in questi ultimi anni è contemporaneamente tornato a rivolgere le sue ricerche cromatiche anche verso la sempre amata op art, conosciuta in Italia come arte programmata e concreta (termine che può riassumere anche le altre varie definizioni della Nuova Tendenza, quali costruttivismo, arte gestaltica, cinetica e ricerca visuale).
Nella galleria padovana il maestro presenterà sia quadri cinetici sia i famosi quadri astratti a macchie, che sono stati oggetto di imitazioni, talvolta anche sfacciate, da parte di numerosi artisti. Tutte opere recenti con le quali Gard propone un viaggio lirico nel colore e nelle sfolgoranti profondità dell’essere, all’insegna anche di una musicalità cromatica che cattura e coinvolge.
Fra esplosioni di colori sulla spazialità della tela e i movimenti e le vibrazioni percettive, Gard si propone di rappresentare la realtà, con l’insieme delle sue contraddizioni, fra gioie e sofferenze, speranze e delusioni, rese attraverso l’utilizzo di rapporti e corrispondenze ottiche. Per questo le sue opere astratte e cinetiche possono essere definite “emozioni e poesie cromatiche”. Le sue principali fonti di ispirazione sono gli affascinanti e suggestivi colori di Venezia e delle Dolomiti cortinesi nelle infinite e continue variazioni cromatiche e di luce in relazione al mutare delle stagioni e delle condizioni meteorologiche. Sono quadri improntati essenzialmente all’ottimismo e alla gioia di vivere, che richiedono la sensibilità di un osservatore attento, sul quale esercitano un fascino magnetico che cattura l’occhio del fruitore, attirandolo all’interno di un’esplosione di colori e di forme.
“Nei miei quadri è presente l’assente (l’uomo)
ed è visibile l’invisibile (i sentimenti).
L’astrattismo è ricerca dell’assoluto”. F. Gard
Ferruccio Gard ha al suo attivo sei Biennali di Venezia (1982, 1986, 1995, 2007, 2009 e 2011), l’XI Quadriennale nazionale di Roma (1986) e oltre 140 mostre personali in Musei e gallerie di tutto il mondo, da Pechino a New York, da Praga e Salisburgo a Bruxelles e Còrdoba, da Venezia a Firenze.
E’ nato a Vestignè (Torino), nel 1941. Veneto d’adozione, dal 1973 vive e lavora a Venezia. Il primo riconoscimento, a livello nazionale, lo ha avuto nel 1974, con l’invito alla XII Quadriennale nazionale della Società Promotrice Belle arti di Torino, a quei tempi la più importante manifestazione artistica d’Italia dopo la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Della sua arte hanno scritto i più famosi critici, da Giuseppe Marchiori, ideatore a Venezia - nel 1947 - dello storico “ Fronte Nuovo delle arti”, a Pierre Restany, fondatore a Parigi del Nouveau Realisme e Achille Bonito Oliva, teorico della Transavanguardia, oltre a celebri pittori, poeti e scrittori, da Andrea Zanzotto a Paolo Ruffilli e Jorge Amado, da Virgilio Guidi a Piero Dorazio.
Inaugurazione 27 aprile ore 18.30
Galleria La Teca
Via Umberto I, 56 - Padova
merc-sab 10,30-12,30 e 16,30 - 19,30