Spazio Oberdan
Milano
viale Vittorio Veneto, 2
02 77406302 FAX
WEB
Pino Ninfa
dal 2/5/2013 al 14/5/2013
10-22, lunedi' 10-19

Segnalato da

Pina Merisio



approfondimenti

Pino Ninfa



 
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2/5/2013

Pino Ninfa

Spazio Oberdan, Milano

Round About Township. Un viaggio nelle township di Johannesburg e Citta' del Capo. Dalle fotografie emergono in filigrana diverse suggestioni provenienti dal mondo della pittura, che indirizzano la sua ricerca verso una concezione dell'immagine assolutamente singolare e poetica.


comunicato stampa

Promossa da Provincia di Milano/Assessorato Cultura
In collaborazione con C.O.E./Centro Orientamento Educativo
In occasione del 23° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina

La fotografia e la pittura hanno un diverso rapporto con l’ambiente che ci circonda: la prima può riprodurlo esattamente, la seconda lo imita o addirittura sceglie altri territori, quelli dell’immaginario, della trasformazione del reale in simbolico, della pura astrazione dalle forme, della semantica del colore. Ma cosa succede quando il fotografo sceglie di seguire, almeno in parte, il pensiero pittorico? La risposta ci arriva da queste immagini di Pino Ninfa, nelle quali emergono in filigrana diverse suggestioni provenienti dal mondo della pittura, che indirizzano la sua ricerca verso una concezione dell’immagine assolutamente singolare e poetica.

Quest’ultimo aspetto lo porta a trasformare lo scatto in azione artistica, in poesia visiva, persino quando la fotografia è pensata come un prezioso documento di costume. Dagli scatti riceviamo un racconto generale coniugato alla storia personale dell’autore e alla sua sensibilità, una guida interiore di un intreccio narrativo in cui le storie degli altri passano attraverso il filtro di una visione esterna, di una soggettività di pensiero che è particolarmente legata al mondo della pittura. Non stupisce così di incontrare la memoria di Caravaggio nell’uso della luce, che rende nobili e maestose povere case e miseri sobborghi, o il gusto per le scene di vita quotidiana così vicino al realismo ottocentesco, mentre alcuni scatti appaiono chiaramente legati all’idea cromatica della pittura di Rothko, nel quale il reale svanisce pur essendo minuziosamente evidenziato. Fotografia e pittura, racconto e poesia, oggettivo e soggettivo trovano dunque un loro incontro nel lavoro di Pino Ninfa, ricordandoci che la fotografia è un’autentica arte visiva.

“Round About Township” racconta luoghi delle periferie urbane insieme ai luoghi storici dell’apartheid, delle due grandi città del Sudafrica e di Soweto, un tempo sobborgo ma oggi una città a parte rispetto a Johannesburg. La ricerca di Ninfa vuole evidenziare il profondo senso di dignità e solidarietà nato nella difficoltà, senza spettacolarizzare le condizioni di disagio. La mostra si compone di 25 fotografie dal formato 50x60 cm, stampate su carta cotone Hanemule, complete di cornici in alluminio nero anodizzato. Inoltre, un pannello che raccoglie le fotografie provenienti da un workshop fotografico tenuto da Pino Ninfa a Città del Capo con i ragazzi che vivono nella township di Philippi.

“Con la mostra del fotografo Pino Ninfa, l'Assessorato alla Cultura conferma ancora una volta la sua particolare attenzione alla qualità dell'offerta presentata al pubblico milanese, nonché la valorizzazione di artisti del calibro di Ninfa, che ha alle spalle un importante bagaglio di esperienze. - osserva Novo Umberto Maerna, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano - Da questi scatti la fotografia si rivela come azione artistica, poesia visiva,
pensiero. Pensiero che porta a riflettere su terre lontane e popolazioni sconosciute, immortalate
dall'obiettivo durante la quotidianità della vita, illuminati da una luce particolare, frutto dello studio e dell'intuizione del fotografo. Ringrazio anche gli organizzatori del Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina, cui la mostra è collegata: un appuntamento giunto alla 23esima edizione e sempre più apprezzato, diffuso e riuscito".


PINO NINFA sviluppa progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al reportage: l’interesse per la musica e per il sociale hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. Con il Comune di Monaco di Baviera ha documentato il progetto “ Whon Forum “ (1991-1994) che si occupa del recupero di persone in difficoltà, concedendo nuovi spazi abitativi e reiserimento nel mondo del lavoro. Nel 1995 è il vincitore del concorso “ Le stagioni del ritratto”, organizzato da Kodak e, nel 1996, è selezionato per l’Italia a partecipare al concorso “Kodak Award Europe“. E’ scelto da “Canon Italia“ come fotografo per la musica jazz in Italia con una mostra nello spazio Arengario a Milano. Per la Provincia di Milano segue dal 1996 il progetto “MetroPoli“, in cui i concerti e gli spettacoli vengono documentati cercando un possibile connubio fra la musica e il contesto architettonico e partecipativo. Nel 1998 la rivista ufficiale delle fotocamere “Leica” ha scelto i suoi lavori su musica e società. Nello stesso anno inizia la collaborazione con la struttura ospedaliera di Tradate sul progetto “Fotografia e Psichiatria” rivolto ai pazienti con disturbi mentali.

E’ il fotografo ufficiale dell’Heineken Jammin Festival dal 1998 e per Heineken Italia, segue i maggiori eventi musicali nel nostro Paese. E’ stato il fotografo ufficiale di vari festival jazz: Roccella Jonica dal 1991 al 2001, Valtellina Jazz Festival dal 1997 al 1999, Prato Jazz Festival nel 1999, Padova Jazz dal 1998 al 2002, Vicenza Jazz Festival dal 1998 al 2000, con ripresa nel 2004 e nel 2005, oltre al Festival di Venezia e Bari in Jazz nel 2009. Nel 1999, in collaborazione con il Consolato Argentino e con l’editore Marcos, pubblica il volume “Nero Tango”, un’indagine sul mondo del tango da Buenos Aires all’Europa. In seguito ha continuato questa ricerca che ha portato, nel 2005, ad un nuovo progetto sul mondo del tango e l’Argentina, allargato al mondo dei vini argentini a cura di AIVIE Associazione Produttori Vini Argentini. Nel 2000, con l’organizzazione Emergency, realizza in Cambogia un reportage sull’ospedale di Battambang e sui luoghi ancora minati in quelle zone. Per il suo modo di vedere il jazz la Regione Marche nel 2001-2002 gli ha commissionato la campagna pubblicitaria sui treni Eurostar, mentre la brand della Lever Fabergè “Dove”, nel 2003, gli ha affidato il calendario sull’universo femminile. Per la Porsche segue diversi progetti fra cui nel 2001 il reportage “Come un racconto chiamato jazz”, un viaggio di 5.000 chilometri a bordo di una Porsche, da New Orleans a New York sulle strade della musica.

Nel 2003 è a Cuba alla ricerca delle prime Porsche. Nel 2004 è in Libia, in un viaggio fra passato e presente dai siti archeologici al deserto continuando fino al 2009 con un progetto sul Sudafrica. Sempre nel 2004 porta a termine il progetto La Fete Africaine in Senegal diventato una mostra per un progetto speciale con lo scultore Ndary Lo, a Vicenza a maggio 2005. Nel 2005, con l’Associazione Amani a Nairobi, inizia un progetto con i bambini di strada e il loro recupero e inserimento nel mondo del lavoro. Le fotografie di questo lavoro sono diventate il calendario 2006 di Amani, per i 10 anni di attività. Nel 2007 con CBM Italia, che si occupa di problemi alla vista, sviluppa un progetto “I bambini che fotografano la propria realtà”, diventato calendario del 2008. Nel 2007 inizia la collaborazione con Iveco, per un progetto che lo vede coinvolto nel documentare le nazioni africane e della penisola arabica in cui la società opera. Negli ultimi anni realizza progetti multimediali con musica e fotografia insieme a importanti musicisti nel campo della musica jazz.

In particolare nel 2010 a Palazzo Grassi a Venezia con Paolo Fresu e nel 2011 a Palazzo Ducale a Genova con Gavino Murgia e Luciano Biondini ha realizzato la performance "Sulle Tracce dell'avventura - Omaggio a Hugo Pratt”. Nel 2011 ha iniziato una collaborazione con Enel su progetti fotografici e multimediali con tema l'energia. E’ presidente dell’associazione PIM (poesia-immagine-musica) che si occupa della diffusione e organizzazione di mostre e seminari di fotografi musicali. Da molti anni tiene workshop in Italia e all'estero su temi legati a vari aspetti della fotografia e dell'essere fotografo. Ha al suo attivo diverse copertine di riviste musicali e di dischi e pubblica sulle maggiori testate dal Corriere della Sera a Repubblica alle riviste specializzate in viaggi e musica.

Per informazioni:
Spazio Oberdan tel. 02.7740.6381/6302, www.provincia.milano.it/cultura

Ufficio stampa:
Provincia di Milano/Cultura, tel. 02 774063.58/59;
p.merisio@provincia.milano.it, m.piccardi@provincia.milano.it;
Addetto stampa Assessore, tel. 02 77406386, f.provera@provincia.milano.it

Inaugurazione giovedì 2 maggio 2013, ore 18, con presentazione di Maurizio Franco



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