Edieuropa - Qui arte contemporanea
Mimesi. Le opere in mostra appartengono alla produzione dell'ultimo decennio, in particolare quelle cui l'artista affida il compito di sottolineare "i piani inclinati della vita".
La Galleria Edieuropa è lieta di presentare Mimesi, prima personale dell’artista milanese Federico De Leonardis nella sede di Piazza Cenci a Roma.
Architetto di formazione, De Leonardis nella sua lunga e complessa pratica artistica, ha sempre mantenuto uno stretto rapporto con l’architettura, su cui interviene e sviluppa, collocandoli, i suoi lavori, vere e proprie installazioni scultoree.
Anche in questa tappa romana, oltre che all’interno della galleria, l’artista interviene con le sue installazioni negli spazi esterni dello scalone e del chiostro cinquecentesco di Palazzetto Cenci
Le opere in mostra appartengono alla produzione dell’ultimo decennio, in particolare quelle cui l’artista affida il compito di sottolineare “i piani inclinati della vita”: fili a piombo semplici e doppi “miracolosamente” obliqui, che sottolineano, insieme a tracce di altri elementi semplicemente accennati, spazi fisici e mentali che si incuneano in quelli dell’architettura reale, creando nel visitatore una sorta di squilibrio.
Il suo lavoro, in tempi in cui l’appariscenza e il rumore sembrano essere d’obbligo, è anomalo e controcorrente: infatti mette in gioco soltanto alcune tracce lasciate da eventi in cui l'energia fisica, e soprattutto psichica, è presente, affidata alla memoria collettiva ed automatica.
Basti citare i suoi Mari di moccoli, di cui l’installazione nel chiostro di Palazzo Cenci, realizzata con guanti da lavoro usati (alcuni dei quali “mimetizzati” in bronzo), è una derivazione diretta; il suo Pastorale, sorta di ‘traccia’ d’elettricista scavata direttamente nel muro; i Guanciali e le Braghe, resti di quelle che De Leonardis definisce le vere cattedrali moderne, le cave di estrazione del marmo, in cui si esercita la massima delle violenze sulla natura e sul paesaggio di ottocentesca e oleografica iconografia.
A seguire - dal 16 maggio - l’artista presenterà anche il progetto Periferie, presso la galleria Monopoli di Milano. I nomi stessi delle due mostre, quella romana e quella milanese, sono indicativi della poetica dello scultore che riflette sulla funzione “mimetica” dell’arte in genere e sul valore “periferico” del nuovo occhio: “Oggi il centro di Piero della Francesca, che tutto e tutti ci affanniamo a occupare forsennatamente, è morto; abbiamo bisogno di vuoto, di respirare, facciamo tabula rasa, impariamo a guardare con la coda dell’occhio, in tralice, sui bordi, perifericamente”, appunto.
La mostra infine è corredata da un catalogo dal significativo titolo Museo 2013, disegnato e progettato dallo stesso artista. I testi sono di Andrea Fiore, giovane storico dell'arte, e di Piero 1/2Botta, collega e amico dell'artista.
Si ringrazia per la gentile collaborazione lo Studio Fabio Mauri, Associazione per l’Arte e l’Esperimento del Mondo.
Inaugurazione: martedì 7 maggio dalle ore 18.30
Galleria Edieuropa - QUI arte contemporanea
Piazza Cenci , 56 Roma
Orari: dalle 11 alle 19. Chiuso lun e festivi.
Ingresso gratuito