Primo Levi nei ritratti di Larry Rivers. Per la prima volta sono esposte 3 storiche tele commissionate al pittore americano da Gianni Agnelli in memoria dello scrittore torinese e che dal 2002 sono custodite nella Pinacoteca Agnelli di Torino.
Da giovedì 9 maggio fino al 15 ottobre 2013 il Museo Ebraico di Roma ospita la mostra Survivor.
Primo Levi nei ritratti di Larry Rivers. Per la prima volta sono esposte al pubblico tre storiche
tele commissionate al pittore americano da Gianni Agnelli in memoria dello scrittore torinese e che
dal 2002 sono custodite nella Pinacoteca Agnelli di Torino. Il presidente della Pinacoteca, Ginevra
Elkann, ha concesso questo eccezionale prestito per ricordare Levi nel decennale della morte
dell’Avvocato e in occasione dell’apertura del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura
Ebraica.
Nel 1987, subito dopo la tragica scomparsa di Primo Levi, Gianni Agnelli, che aveva studiato nello
stesso liceo torinese dello scrittore, del quale era di due anni più giovane, commissionò a Larry
Rivers un suo ritratto per ricordarne la figura e al contempo lo sterminio del popolo ebraico. Rivers,
che già negli anni precedenti aveva approfondito le tematiche della Shoah, realizzò tre tele di grandi
dimensioni, animando e teatralizzando i romanzi di Levi: Witness, Survivor e Periodic Table. I tre
dipinti, ancora di proprietà della famiglia Agnelli, come ci informa Ginevra Elkann, “vennero
portati in Italia ed esposti, per decisione dell’Avvocato, nella sede de La Stampa, giornale per il
quale Primo Levi aveva scritto a partire dal 1959, e in forma più continua dal 1968, saggi racconti
ed elzeviri della Terza Pagina. Mio nonno – racconta Ginevra Elkann - decise di collocare i quadri
di Rivers in una grande sala che si trovava al piano terreno della sede de La Stampa in Via Marenco
32. Dopo la collocazione dei quadri, la sala venne comunemente chiamata ‘Sala Primo Levi’. Non
era aperta al pubblico, ma era usata per le riunioni più importanti e per accogliere i visitatori illustri
per un primo saluto o un brindisi di benvenuto”.
Nella realizzazione dei tre quadri, ora in prestito al Museo Ebraico di Roma, Rivers ha miscelato la
diverse identità di Primo Levi: ebreo, chimico, partigiano, deportato, sopravvissuto allo sterminio e
scrittore. Per esprimere al meglio la sua visione della Memoria e della morte l’artista ha usato nei
suoi disegni la tecnica della “cancellazione”. Aveva capito che il tema della cancellazione era una
perfetta metafora per la difficoltà di trasmettere la memoria dello sterminio da parte dei
sopravvissuti: le immagini del passato non si possono dimenticare, eppure, allo stesso tempo, è
impossibile riuscire a comunicare fino in fondo la tragedia a chi non l’ha vissuta.
Accompagnano i quadri di Rivers alcuni documenti gentilmente prestati dal Centro Internazionale
di Studi Primo Levi di Torino e dall’Istituto romano per la storia d'Italia dal fascismo alla
Resistenza - IRSIFAR.
Durante il periodo della mostra, il Centro di Cultura Ebraica e la libreria Kiryat Sefer dedicheranno
un ciclo di incontri a Primo Levi. Anche il Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica
(20-25 luglio) dedicherà alcuni eventi allo scrittore italiano.
Ufficio Stampa
Fabio Perugia (3286428960)
Irit Levy
Ariela Piattelli
ufficio.stampa@romaebraica.it
Anteprima stampa: Mercoledì 8 Maggio – Ore 12
Interverranno: Gineva Elkann, Riccardo Pacifici, Alessandra Di Castro,
Gianni Ascarelli, Mario Miniaci e Olga Melasecchi
Museo Ebraico di Roma
Roma Lazio Italia
(lungotevere Cenci, Sinagoga) 06 68400661
www.romacer.org museo.ebraico@romacer.org
Ingresso libero