(to) change. Un mondo fatto di simboli e icone dove il marchio Coca-Cola, le lattine Campbell, Marilyn Monroe, Liz Taylor, sono legittimate nella condizione artistica non raccontando la loro provenienza o la loro storia, ma solo la loro iconizzazione e la loro ascesa nell'immaginario collettivo.
“Nei miei quadri dipingo semplicemente questi oggetti, perché queste sono le cose che meglio conosco”, così Andy Warhol, al tempo Andrew Warhola, nato il 6 agosto 1928 a Pittsburgh da immigrati cecoslovacchi, descrive la sua arte. In prossimità del cinquantesimo anniversario della consacrazione della Pop Art americana alla Biennale di Venezia del 1964 con la premiazione di Robert Rauschenberg, la città di Lonigo e MV Eventi presentano, presso Palazzo Pisani di Lonigo (Vi), una delle figure più controverse dello scorso secolo.
Da domenica 12 maggio a domenica 30 giugno 2013 lo storico palazzo di metà cinquecento di piazza Garibaldi ospiterà una mostra di oltre 30 opere (tra cui alcune edidate provenienti dalla Tate Gallery di Londra, dalla collezione Leo Castelli di New York e dall'Institute of Contemporary Art di Boston – Massachussets), di Andy Warhol, mito americano che, con la sua tecnica preferita, la serigrafia, utilizzando star e oggetti del consumo quotidiano, ha trovato il consenso di quella classe media che, grazie al boom economico, aveva esclusivamente aspirazioni di consumo, trasformando il banale in arte.
La sua maturazione artistica avviene negli anni del grande boom economico degli anni '50, gli anni in cui è nata la società dei consumi, celebrando il prodotto con entusiasmo verso una nuova prosperità statunitense - 'se Warhol non è il Sogno Americano, vuol dire che non c'è nessun sogno americano' diceva Edward W. Hayes - dove la zuppa Campbell accomuna il benestante e la classe operaia, diventando un vero e proprio 'simbolo di eguaglianza politica, non solo un semplice dispositivo formale d’avanguardia' (Arthur C. Danto). “La mostra non sarà solamente l'occasione di ammirare opere di Andy Warhol nel nostro territorio” afferma Matteo Vanzan di MV Eventi “ma offrirà ai visitatori un viaggio all'interno della Factory e della vita dell'artista, presentando il suo lato umano, oltre a quello artistico. Tutti conosciamo la sua arte, ma chi era veramente Andy Warhol?”. “Credo di essere la più vecchia amica di Andy” dichiara Diana Vreeland “assai prima che qualcuno avesse sentito parlare di lui. Era una persona costantemente al centro degli eventi, una forza creativa in un'epoca turbolenta, ed è per questo che la sua opera continuerà sempre a conservare la propria immediatezza, la propria potenza”.
Un mondo fatto di simboli e icone dove il marchio Coca-Cola, le lattine Campbell, Marilyn Monroe, Liz Taylor, ecc. sono legittimate nella condizione artistica non raccontando la loro provenienza o la loro storia, ma solo la loro iconizzazione e la loro ascesa nell'immaginario collettivo. Warhol ha sostenuto e sperimentato svariate forme di comunicazione, dal cinema alla musica, producendo lungometraggi e film come Sleep e Vinyl (una strana interpretazione di "Arancia meccanica”) e sostenendo gruppi musicali come i Velvet Underground con Lou Reed, per i quali ha disegnato la celebre copertina dell'album d'esordio The Velvet Underground & Nico. “Gli artisti pop hanno creato immagini che chiunque era in grado di riconoscere all'istante – fumetti, tavoli da picnic, celebrità, bottigliette di Coca-Cola – tutte le grandi cose moderne che gli espressionisti astratti avevano cercato di non notare affatto” (Andy Warhol). La mostra avrà, inoltre, la finalità di sostenere la ricerca sulla Fibrosi Cistica.
Sponsor della mostra: Rosini-Gutman Collection, Khriò Woman Shoes, Ristorante Arena di Lonigo (Vi), Limbo Pub di Madonna di Lonigo (Vi), Bar Centrale Al Porteghetto di Sossano (Vi).
Palazzo Pisani
piazza Garibaldi, 1 - Lonigo (VI)
Orario: lunedì 10.00 – 12.00 giovedì e venerdì: 16.00 – 19.30 sabato, domenica e festivi: 10.00 – 12.30, 16.00 – 20.00, 21.00 – 22.30
Ingresso intero 5 euro