Secondo la lezione dello storico francese Fernand Braudel, la geografia del paesaggio e' disegnata dall'azione convergente di strati di tempo prodotti da livelli differenti di esperienza umana. La mostra propone le tracce di una filosofia del viaggio di Francesca Banchelli, un'immagine dell'instabilita' della natura di Amedeo Martegani, la fisicita' dell'esperienza pittorica di Paolo Parisi e un affioramento sonoro di Regan Wheat.
Domenica 19 maggio, dalle ore 11,30, si inaugura la nona mostra di Casabianca, per l'occasione intitolata Misura del mondo, con gli interventi di Francesca Banchelli, Amedeo Martegani, Paolo Parisi e Regan Wheat.
Secondo la lezione dello storico francese Fernand Braudel, la geografia del paesaggio è disegnata dall’azione convergente di strati di tempo prodotti da livelli differenti di esperienza umana.
La distanza abissale che separa l’esperienza del singolo uomo da quella dei popoli intesi come entità collettive, è quindi colmata dal dialogo che necessariamente si instaura tra la lenta ripetitività dell’azione quotidiana di chi abita un certo luogo e il moto energico della Storia sovrastante, forze che si uniscono nel dare quella precisa forma a un dato scenario.
L’immersione dell’esperienza umana nella geografia è proposta da questa mostra attraverso la costruzione collettiva di un sistema paesaggistico-architettonico.
L’azione parallela di linguaggi artistici e percorsi differenti produce negli spazi di Casabianca la condivisione di un’esperienza del mondo.
In questo particolare “esercizio” confluiscono verso un riconoscimento reciproco le tracce di una filosofia del viaggio di Francesca Banchelli, un’immagine dell’instabilità della natura di Amedeo Martegani, la fisicità dell’esperienza pittorica che rigenera l’utopia modernista di Paolo Parisi e un affioramento sonoro (biografico e in relazione al territorio di Casabianca) di Regan Wheat.
Inaugurazione Domenica 19 maggio, dalle ore 11,30
Casabianca
Zola Predosa, via Pepoli 12
fino al 9 giugno - su appuntamento 347 2627442