Codici Trascendentali. Opere con soggetti architettonici mediterranei, lavori su alluminio specchiante con boschi, sculture in bronzo e terracotta raffiguranti vegetali e animali.
Nella sede di Milano della Compagnie Financière Edmond de Rothschild, Corso Venezia 36, sarà allestita l’esposizione: 'Codici Trascendentali' di Tobia Ravà Dal 14 maggio al 14 giugno 2013. La mostra 'Codici Trascendentali' di Tobia Ravà, a cura di Maria Luisa Trevisan, presso la sede milanese de “La Compagnie Financière Edmond de Rothschild” crea attraverso le opere, realizzate con lettere ebraiche e numeri, un dialogo suggestivo con l’ambiente, l’attività e l’atmosfera elegante e al contempo famigliare propria della location espositiva. “La Compagnie Financière Edmond de Rothschild” è legata alla dinastia della storica famiglia ebraica dei Rothschild fondata nel XVIII secolo e presente in mezza Europa con una grande storia bancaria di filantropia e tradizione umanistica. Saranno qui esposte opere con soggetti architettonici mediterranei, lavori su alluminio specchiante con boschi, sculture in bronzo e terracotta raffiguranti vegetali ed animali anche assemblati ad oggetti, secondo logiche e percorsi storico-filosofici oppure per semplici associazioni mentali. Sia le composizioni architettoniche, sia quelle a soggetto naturalistico si legano strettamente al luogo espositivo essendo costruite con un fitto tracciato di numeri e concetti fondamentali della cultura ebraica, concernenti l’etica e la riqualificazione dell’uomo e dell’ambiente.
Tobia Ravà, dopo aver sperimentato molti percorsi creativi inerenti al rapporto arte e scienza, dal 1998 ha avviato una ricerca inerente le correnti mistiche dell’ebraismo: dalla kabbalah al chassidismo, proponendo un nuovo approccio simbolico attraverso le infinite possibilità combinatorie dei numeri. La sua ricerca non si deve intendere affatto come riduzione del mistico al misterico, all'esoterico, ma come visualizzazione di una profonda consapevolezza che la mistica è, secondo la definizione di Platone e nel suo senso originario e autentico, ricerca della saggezza – “esercizio di vita ed esercizio di morte”, “l'universale della ragione, ovvero ciò che è propriamente umano”. Le opere più recenti riportano elementi archetipali della cultura ebraica e si sviluppano attraverso sequenze numeriche riferite ad un linguaggio cosmologico universale, poiché attraverso i concetti base della kabbalah (“tradizione” e anche “ricezione”, indica la tradizione mistica del pensiero ebraico), si può arrivare ad un percorso etico-filosofico, legato al pensiero di Itzachq Luria, al contempo antichissimo e moderno, per una nuova lettura in chiave etica dell’agire nel mondo contemporaneo. Partendo da studiosi di mistica ebraica quali Giulio Busi ed Arthur Green, prende in considerazione alcune parole chiave del nostro linguaggio di cui spesso non si percepisce più, o non si conosce o riconosce, il significato più profondo. Illustrandone il loro uso nella tradizione mistica, indica la possibilità di percorrere in prima persona il cammino dell’interiorità, della saggezza, della beatitudine e dimostra che la mistica è di tutti, attraversa le epoche, le culture e le religioni. A dare conto della maturità raggiunta dall’artista vi sono i bronzi, tecnica antichissima che suggella una particolare unione tra capacità tecnica e contenuto, nonché l’estensione di questo suo particolare linguaggio ad oggetti e a superfici specchianti, con cui il fruitore può interagire, specchiarsi ed immergersi totalmente.
Inaugurazione 14 maggio ore 18.30
La Compagnie Financiere Edmond de Rothschild Banque
Corso Venezia, 36 - Milano
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