Opere Grafiche. Un'occasione imperdibile per capire come Nolde e l'espressionismo rimangano - principalmente con la loro grafica - punto di riferimento imprescindibile per l'arte contemporanea. La Triennale Europea dell'Incisione rinnova l'annuale appuntamento con i grandi maestri dell'arte grafica.
Opere grafiche
Un'occasione imperdibile per capire come Nolde e l'espressionismo rimangano - principalmente con la loro grafica - punto di riferimento imprescindibile per l'arte contemporanea.
La Triennale Europea dell'Incisione rinnova l'annuale appuntamento con i grandi maestri dell'arte grafica: dopo il percorso quasi 'lineare' delle recenti edizioni - Dürer (1995), Rembrandt (1999), Goya (2001) e Picasso (2002) - l'artista prescelto, Emil Nolde, che pure si ricollega alla grande tradizione incisoria (in particolare dei primi tre, essendo, invece, contemporaneo del grande spagnolo), è un'artista 'difficile'. Lo era nella sua epoca, quella delle avanguardie storiche e delle 'lotte' per l'arte; lo è ancora oggi.
Come nota il dottor Bergamini (nel suo saggio presente nel catalogo della mostra): 'Difficile da leggere, da amare, da accettare, Nolde: comunque non a prima vista'. E le 104 opere esposte offriranno un'occasione proprio a chi voglia andare oltre, e capire; occasione prima per l'Italia, cioè proprio per la nazione in cui, nel 1952 alla Biennale di Venezia, a Nolde venne conferito il Gran premio internazionale per la grafica.
Va pertanto riconosciuto il merito della Triennale, del suo comitato scientifico, e in specie dei curatori della mostra e del catalogo - dott. Bergamini e dott. Di Martino -, oltre quello del dottor Norbert Nobis direttore dello Sprengel Museum di Hannover, anche quest'anno (come già per Picasso) prestatore dell'eccezionale e consistente insieme di opere, tra acquerelli e incisioni. Così come va riconosciuto altresì il merito della Fondazione CRUP per la costante attenzione e per il sostegno verso iniziative di alto profilo culturale.
Nella splendida cornice espositiva della Chiesa di San Francesco (tra le prime chiese costruite a Udine e, ormai sconsacrata, negli ultimi anni dedicata all'Arte), il visitatore potrà non solo ammirare incisioni (acqueforti, litografie e xilografie) e qualche acquerello di un 'solitario' del movimento espressionista tedesco, ma ricostruire - grazie anche ad apparati didattici e al catalogo (AGF edizioni) - un'epoca di intense rivoluzioni socio-culturali, quella che vide speranze nascere e morire tra la fine dell'Ottocento e le due guerre che sconvolsero la prima metà del Novecento.
Da ricordare infatti che - al di là di un'iniziale 'ingenua' adesione al nazionalsocialismo - Nolde dovette poi subire dal Reich le più pesanti restrizioni per un'artista: nel 1938 gli fu proibito di dipingere e negli anni seguenti molte sue opere furono requisite o distrutte. Si deve proprio a collezionisti e mecenati dell'arte come Bernhard Sprengel - che con Nolde strinse una salda amicizia - se oggi possiamo godere ancora di capolavori che in quei tempi bui vennero bollati come 'degenerati'.
Scriveva Nolde, pienamente consapevole del proprio fare e creare: 'Cos'è legge in arte' Cos'è arbitrio e licenza' Ogni artista autentico crea nuovi valori, nuove bellezze, e ne sorgono nuove leggi''.
I valori di Nolde e degli espressionisti restano - soprattutto nella grafica - il loro contributo alla storia dell'Arte.
Inaugurazione 26 settembre ore 18.00
Udine - Chiesa di San Francesco