I disegni di Benchamma oscillano in modo sottile tra l'astrazione e la figurazione: alcuni suggeriscono forme organiche, altri sembrano esplosioni di oggetti imprecisati. In contemporanea sono mostra gli studi e disegni di Maria Magdalena Campos-Pons che hanno dato origine al progetto 53+1=54+1=55 Letter of the Year che sara' presentato nel Padiglione Cubano della 55ma Biennale di Venezia.
Abdelkader Benchamma
Federico Luger è lieto di presentare la seconda mostra personale di Abdelkader Benchamma presso la galleria. I disegni di Abdelkader Benchamma descrivono diversi stati della materia. I suoi lavori oscillano in modo sottile tra la astrazione e la figurazione: alcuni suggeriscono forme organiche, come montagne, acqua, o vegetazione; altri sembrano esplosioni raffigurate da oggetti astrattio anche da strutture architettoniche indefinite.
Molte delle realtà che l'artista rappresenta prendono ispirazione dal suo interesse nella letteratura di fantascienza e nella cosmologia, in questo processo Benchamma utilizza diversi tecniche e materiali che gli permettono di sperimentare sul suo approccio fondamentalmente grafico e monocromo al disegno.
Abdelkader Benchamma è nato in Francia in 1975 da genitori algerini, vive e lavora a Montpellier. Ha seguito studi presso la École Supérieure des Beaux Arts de Paris. In 2011, Benchamma fece parte della mostra Future of a Promise presso la Biennale di Venezia, e ricevette una commissione per la mostra Told Untold Retold presso il Mathaf Museum, Doha, Qatar. Ha esposto il suo lavoro estesamente in tutta Europa e Asia, e le sue opere fanno parte di collezione private e pubbliche quali FRAC Languedoc-Roussillon, il Musee de Beaux Arts-Orleans, e Artotheque de Pessac in Francia. Benchamma è stato selezionato dalla casa editrice Phaidon per fare parte della prestigiosa pubblicazione Vitamin D in 2013.
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Maria Magdalena Campos-Pons
Il 20 maggio alle ore 18.30 inaugura la mostra di Maria Magdalena Campos-Pons presso la galleria Federico Luger, organizzata in collaborazione con la Galleria Pack. In mostra ci saranno gli studi e disegni che hanno dato origine al progetto 53+1=54+1=55 Letter of the Year, realizzato in collaborazione con Neil Leonard, e che sarà presentato nel Padiglione Cubano presso la 55. Biennale di Venezia.
Il lavoro di Maria Magdalena Campos-Pons è definito principalmente dall’indagine sulla sua identità e, in modo particolare, sulla sua eredità afro-cubana. Il tema della memoria gioca un ruolo vitale nelle sue installazioni, fotografie o disegni, riflettendo il sentimento di spaesamento che l’artista esperisce come espatriata cubana. In questo senso, 53+1=54+1=55 Letter of the Year è una installazione di grandi dimensioni che comprende video, suono, e gabbie per uccelli mettendo in rilievo la importanza della multidisciplinarietà nel suo lavoro.
L’opera fa riferimento diretto al tema della Biennale, The Encyclopedic Museum, e approfitta della propria collocazione di fronte alla Basilica di San Marco per evocare musicisti come Giovanni Gabrieli, tra i primi a scrivere spartiti antifonali nel Cinquecento. Questi spartiti prevedevano il dispiegamento dei musicisti in luoghi diversi all’interno della Basilica per creare una polifonia site-specific. Campos-Pons e Leonard hanno creato un contrappunto simile con le voci dei venditori ambulanti registrati nelle strade di Cuba. Il lavoro è anche una ricerca sulla opposizione permanenza-migrazione che gli artisti raccontano attraverso le storie registrate e le gabbie. Anche se la gabbia funziona come chiara metafora d’intrappolamento, quest’opera prova a trasmettere l’idea che gli intrappolati non sono solo coloro che si trovano all’interno della gabbia, ma anche chi ha dovuto lasciare il proprio Paese di origine, come la stessa Campos-Pons. In mostra in galleria ci saranno i disegni preparatori per questa imponente installazione: lavori completi in se stessi, che riflettono perfettamente la combinazione nel lavoro dell’artista tra poesia e un’opera social e politicamente impegnata: Campos-Pons mette costantemente alla prova i confini della pratica artistica, non permettendo mai a se stessa di essere definita da alcun medium particolare. L’esperienza dell’esilio motiva la produzione dell’artista attraverso le tematiche dell’appartenenza, dell’assimilazione e della trans-culturazione.
M. Magdalena Campos-Pons (Matanzas 1959) ha un MFA ottenuto presso il Massachussets College of Arts, e in questo momento insegna alla School of the Museum of Fine Arts in Boston (MA). Dal 1984 Campos-Pons ha esposto le sue opere internazionalmente presso gallerie, musei e istituzioni quali la Johannesburg Biennial (1997), la Dak'Art Biennial in Dakar, Senegal (2004), la Echigo-Tsumari Art Triennial in Giappone (2002), la Guangzhou Triennial in China (2008) e la Biennale di Venezia, 2001 e 2013. In 2006 ebbe una mostra retrospettiva, Everything is Separated by Water: Maria Magdalena Campos-Pons, presso l'Indianapolis Museum of Art, e presso il Bass Museum in Miami. Il suo lavoro fa parte delle collezioni del Museum of Modern Art (New York), del Whitney Museum of American Art (New York), della Polaroid Collection (Boston), del Fog Museum of Harvard University (Cambridge, MA), del Museum of Fine Arts (Boston), del Museum of Contemporary Art (Tokyo), del National Museum of Fine Arts (Havana), del Victoria and Albert Museum (Londra), e del Museum of Contemporary Religious Art.
Immagine: Abdelkader Benchamma, Untitled (2013), ink on paper. Courtesy Federico Luger
Inaugurazione lunedì 20 maggio ore 18.30
Federico Luger
via Circo, 1 20123 Milano
lunedì - venerdì ore 15 - 19, sabato su appuntamento
Ingresso libero