Le tele dell'artista hanno come soggetto le bambole da viaggio (trolley dollies), soprannome spesso attribuito alle hostess di volo. A cura di Massimiliano Bisazza.
a cura di Massimiliano Bisazza
Le sue tele sono grandi, come grandi sono i personaggi rappresentati. Un universo tutto al femminile che echeggia moda e design in una sorta di mondo “altro”, incantato e parallelo.
Così si esprime Silvia Viganò, giovane artista talentuosa con al suo passato diverse mostre su territorio nazionale e internazionale.
Le sue “trolley dollies” (ossia le “bambole da viaggio”….spesso soprannome attribuito alle hostess di volo) sono piene di fascinazione e ci catapultano all’interno di un’atmosfera luccicante, sfavillante e ricca di colori. L’influenza degli studi di Moda e Design sono evidenti ma mai scontati; sempre rivisitati con una chiave di lettura e di espressività artistiche del tutto innovative. La gestualità un po’ “ready made” di incollare pietre o oggetti piccoli sui suoi quadri ci ricorda la lezione “Dada” ma concettualmente non è intesa per sconvolgere, come accadeva ai tempi di Duchamp; bensì con il desiderio di adornare esteticamente le bambole che rappresenta nei suoi lavori.
Voluttuose, amanti del lusso e del bello, intese in senso élitario, sono le donne della società che ci circonda, della società mediatica dove regna l’apparire, la superficie; sono donne ammaliatrici e “cunning” per dirla all’inglese, cioè astute ed intriganti.
Ecco dunque come l’artista Viganò ci pone di fronte ad una o più riflessioni sulla caducità delle cose e sull’esigenza dell’effimero. Perché questo accade: per omologazione in quanto ci viene imposto dalla nostra società consumistica o perché è il frutto di un’elucubrazione prettamente voluta solo in ambito estetico? Queste sono le domande che hanno pervaso la mia mente fin dal primo momento in cui ho osservato i lavori di quest’artista. Ovviamente lascio al fruitore la propria personalissima risposta….
Concluderei dicendo che Silvia Viganò mi appare come artista illustrativa, spesso grafica nel gesto e nella scelta dei colori. Sicuramente una moderna “young italian artist”; per fare il verso in modo simpatico alla YBA e NYBA, cioè a quelle correnti di giovani e giovanissimi artisti londinesi, sostenuti ed assistiti dalla nota “Saatchi Gallery” di Londra. Silvia emerge e si nota, è un’artista tutta da scoprire e piena di originalità giovanile…..e non solo.
Inaugurazione: Mercoledì 5 Giugno 2013 dalle 18:30 alle 21:00
Galleria d'Arte Contemporanea STATUTO13
Via Statuto, 13 - 20121 Milano
Orari di apertura: da martedì a sabato 11.00–19.00
Ingresso libero