Antonio Colombo Arte Contemporanea
C'e' quel che c'e' e di quel che c'e' non manca nulla. Works: 1983-2003. Piccoli e grandi tesori tratti dall'archivio dell'autore e da quelli di varie collezioni pubbliche e private cercano di costruire una mappa del suo lavoro.
Massimo Giacon potrebbe essere considerato uno dei primi e più autorevoli artisti lowbrow italiani, peccato che anagraficamente abbia iniziato il suo lavoro quando il termine lowbrow non era ancora stato coniato. Nel 1982, durante la Triennale del disegno di Norimberga, a 20 anni esponeva negli stessi spazi in cui si potevano vedere i primi disegni di un allora sconosciuto Keith Haring. Keith Haring poi è diventato famosissimo, Giacon invece è ancora vivo e pieno di buone intenzioni.
Fumetti, illustrazioni, dipinti su tavole di legno, su tela, su teiere, oggetti di porcellana, oggetti di plastica, Alessi, Artemide, Memphis, tessuti, oggetti in vetro, bicchieri, shaker, dispenser per sapone liquido, tappeti, orologi Swatch, lampadari, grafica, progetti mai realizzati, progetti realizzati, performances, concerti, canzoni, dischi in vinile, cd, copertine, graphic novels, video musicali, video in animazione, murales, immagini digitali stampate su carta fotografica, schizzi, ceramiche, oggetti natalizi, adesivi, figurine, manifesti, magliette, cravatte, candelieri, biglietti da visita, menù per ristoranti, francobolli, sesso, religione, flyers per discoteche, piatti, posate, portapenne…
Chissà se esiste qualcosa che Giacon non ha mai disegnato… sicuramente sì, vediamo un po': portaerei, bombardieri, armi, gabbie per animali, prigioni, manifesti elettorali, biografie religiose, chiese, cappottini per cani…
Questa mostra rincorre Massimo Giacon per questi 30 anni, senza nessun intento celebrativo o cronologico. Insieme a lui abbiamo scelto piccoli e grandi tesori tratti dal suo archivio e da quelli di varie collezioni pubbliche e private e cercato di costruire una mappa del suo lavoro, una mappa che in questo modo è diventata anche un carnet di viaggio della nostra storia e di tutti questi 30 anni italiani, pieni di creatività, fatica, frustrazioni, intuizioni felici, idee più o meno riuscite, ottimismo, pessimismo, speranza, sconforto, ironia amara e sarcasmo dolce, con il fumetto a fare da filo conduttore e nume tutelare.
"Guardiamo costantemente il mondo e la nostra percezione si intorpidisce. Ma se si cambia di prospettiva, se lo vediamo come se fosse la prima volta, può ancora togliere il respiro"
Alan Moore : Watchmen- Dr. Manhattan.
Durante l'inaugurazione l'artista sarà presente e si esibirà nella performance "L'uomo Illustrato".
Massimo Giacon nasce a Padova nel 1961. Dal 1980 lavora a Milano sospeso tra le sue attività di fumettista, illustratore, designer, artista e musicista. Protagonista sin dai primi anni ’80 del rinnovamento del fumetto italiano scaturito da riviste come Frigidaire, Alter, Linus, Dolce Vita, Cyborg, Nova Express. Ha aggiunto alla sua attività diverse collaborazioni come designer con studi e marchi prestigiosi (Sottsass, Mendini, Alessi, Artemide, Swatch, Memphis,Olivetti). Nel 1990 inizia un‘attività artistica che lo ha portato a numerose personali in Italia e all’estero. Dal 1983 ha dato vita a varie band indipendenti e progetti musicali come solista. Ultimamente canta con la band Massimo Giacon & The Blass.
Attualmente sta progettando oggetti di design, lavorando a diversi progetti editoriali (libri, riviste, graphic novels), e continuando la sua attività artistica e performativa.
Inaugurazione: giovedì 6 giugno alle ore 18.30
Antonio Colombo
via Solferino, 44, Milano
Orari: Da martedì a venerdì, 10.00 -13.00 e 15.00-19.00, sabato 15.00-19.00.
Ingresso libero