Lucus. Il giardino degli dei, un lavoro site specific di Silvia Chiarini che declina la dimensione umana del paesaggio attraverso pittura, disegno, scultura e suono.
A cura di Martina Colajanni
Rizhoma.Gallery presenta Locus. Il giardino degli dei, un lavoro site specific di Silvia Chiarini che declina la dimensione umana del paesaggio attraverso pittura, disegno, scultura e suono
Giovedì 6 giugno 2013 Rizhoma.Gallery inaugura Lucus. Il giardino degli dei, una personale di Silvia Chiarini a cura di Martina Colajanni. In occasione della mostra l'artista ha realizzato una suggestiva installazione site-specific dove pittura, disegno e scultura si fondono alla dimensione immateriale del suono.
Di origine romana, il Lucus era un bosco sacro ovvero un luogo in cui Natura, Uomo e Divino si incontrano dando vita ad un stato di illuminazione. Silvia Chiarini inizia a concepire il suo intervento partendo proprio da questa condizione e proponendosi di far avvicinare lo spettatore a sé stesso.
Più che un lavoro rivolto all’utilizzo di più media, Locus rappresenta un chiaro tentativo di ristabilire un rapporto con la Natura stessa. L'artista crede che la Natura debba essere vissuta dall’Uomo secondo le proprie fattezze, senza particolari interventi per abbellirne le forme ma attraverso un cammino appena accennato e poco ritoccato dalla sua azione.
La dimensione sovrannaturale del Locus viene suggerita attraverso una melodia ipnotica, mantrica. Ecco allora l’utilizzo di piccole scatole di plastica, i Buddha Machine, da cui viene emesso un suono in loop capace di creare un ambiente sonoro/mentale volto ad aiutare la nostra percezione a raggiungere una dimensione immaginata e personale.
Attraverso questa composizione paesaggistica, Silvia Chiarini diventa l’artista-giardiniere per eccellenza che meticolosamente realizza il suo giardino sulla base di percorsi dettati dal caso e da schemi mentali prestabiliti, riallacciandosi ad una tradizione prettamente romantica di declinare il paesaggio secondo un sentire incondizionato.
Silvia Chiarini (Faenza, 1978) incentra la sua ricerca soprattutto sulla pittura e sul rapporto che essa ha con l'ambiente, pur non disdegnando altri media quali il video, la fotografia, il suono. Dopo il diploma all'Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 2003 inaugura la sua prima mostra personale presso la Galerie 1900-2000 di Parigi, seguita da numerose personali e collettive, tra le più recentiricordiamo Falansterio, a cura di Daniela Lotta,(TESCO,Faenza 2012), Per te solo il cuore dimentica ogni suo affanno a cura di Andrea Bruciati e Eva Comuzzi (GAMUD, Udine 2012) Fuori misura (Macro Testaccio, Roma 2010) Border transit, a cura di Valeria De Simoni e Massimiliano Messieri (91mq, Berlino 2010.E' stata vincitrice del Premio Lissone (Milano 2004), Premio Guercino (Bologna 2003) e del Premio Arte in Contemporanea(Modena 2002).
CONTATTI STAMPA
press.rizhoma.gallery@gmail.com
+39 329 9298792
Opening Giovedì 6 giugno 2013, ore 19.00
RizHoma.gallery
Via plinio, 20 - Milano
Su app.
Ingresso libero