Daysign. I disegni del diario, realizzati giornalmente, vengono curati dall'autore con estrema attenzione, frutto di riflessioni e memorie, lasciando trasparire graficamente persino lo stato d'animo...
Triennale Design Museum presenta Daysign, un diario disegnato che Gianni Veneziano inizia nel 19 maggio del 2011, data del suo compleanno, per raccogliere e raccontare le emozioni di un anno. Condivisa quotidianamente online, questa sorta di virtual exhibition mette a nudo le sensazioni dell’autore davanti a un pubblico di milioni di utenti, creando, grazie all’utilizzo di uno dei principali social network come facebook, dialoghi e partecipazioni inaspettate.
Per un totale di 365 disegni, questo progetto si pone come obiettivo quello di affrontare temi ed avvenimenti che determinano i progressivi mutamenti della società contemporanea, variando dal design alla moda, dalle difficoltà sociali a quelle politiche, dal consumo alla cultura, dalle visioni urbanistiche a quelle umanistiche.
Si possono distinguere dei filoni tematici ricorrenti, come Hand drawing, riflessione sul disegno a mano libera che si esprime nell'impronta della mano dell’autore; Tool, in cui attrezzi e strumenti di lavoro generano un nuovo oggetto; Social design, sugli oggetti del desiderio che diventano icone indice di appartenenza sociale; A portrait of contemporary man, una ripresa e rielaborazione contemporanea del ritratto della tradizione classica; A love chair, sulle sedie più rappresentative del design internazionale; Animal design, la costruzione di mappe dei movimenti storici e dei protagonisti del design dove le singole parti anatomiche di un animale sono relazionate alle singole parti delle mappe; The archistar, ritratti di archistar sullo sfondo di architetture, una serie di personaggi di fumetti celebri indossano gli occhiali di Le Corbusier; Dear..., serie di omaggi a maestri del design e dell'architettura; Still life, reinterpretazioni del tema della natura morta; Wonderful world, omaggi alle grandi aziende del design.
“Le tracce lasciate sul foglio hanno anche un odore, un suono, un’anima. Lo scorrere piano e veloce, dolce e forte, determinato e graffiante è fortemente eccitante. È il fondersi di idee ed emozioni, pensieri e intuizioni. I segni impressi indicano un significato e presuppongono scenari mentali, progetti che tendono a prendere forma. Il disegno è una pratica insostituibile: è la trasformazione del pensiero” - scrive Gianni Veneziano nell'introduzione alla mostra Il segno dei designer curata per il Triennale Design Museum nel 2009. L'abitudine di trasferire su carta un concetto, un'idea, un pensiero, una sensazione, è una costante nella vita dell'autore, tanto da diventare strumento sì di introspezione ma anche di analisi critica della realtà circostante, un fermo immagine che catalizza gli istanti nevralgici del vivere quotidiano, portando l'interlocutore a interrogarsi egli stesso sulle tematiche ormai trasversali che ci condizionano sia individualmente sia collettivamente.
I disegni, realizzati giornalmente, vengono curati dall'autore con estrema attenzione, frutto di riflessioni e memorie, lasciando trasparire graficamente persino lo stato d'animo del momento in cui sono stati ideati, talvolta con segni nervosi e inquieti, altre volte con colori tenui e forme più dolci.
L’intera collezione di disegni, esposta in Triennale, trae le fila di questo percorso, rendendosi portavoce della sfera di emozioni quotidiane che Gianni Veneziano esplora per poi condividere con il pubblico.
Collaborazioni
Simone Cossettini e Mattia Ghidini / Uncut Studio per la realizzazione dell'opera scultorea "Hand Drawing" disegnata da Gianni Veneziano
Augusto Arduini e Giuditta Brusadelli / The Clocksmiths per il progetto grafico dell'evento
Luca Piccolo per i video
Collaborazioni:
Simone Cossettini e Mattia Ghidini / Uncut Studio per la realizzazione dell'opera scultorea "Hand Drawing" disegnata da Gianni Veneziano
Augusto Arduini e Giuditta Brusadelli / The Clocksmiths per il progetto grafico dell'evento
Luca Piccolo per la videoarte
Opening: 6 giugno 2013, ore 19:00
Triennale di Milano
viale Alemagna, 7
Orari: Martedi - Domenica 10.30 - 20.30
Giovedi 10.30 - 23.00