1 Year, 1 Mile, 1 Lens. Tratta dalla serie X100 l'esposizione e' un viaggio intimo nella vita del fotografo americano che prosegue l'indagine avviata dalla galleria sulla fotografia, i suoi metodi e i suoi possibili significati.
La Galleria Browning è lieta di ospitare, in collaborazione con il 'Festival Fantadia', la mostra fotografica ‘1 Year, 1 Mile, 1 Lens' di Todd Gipstein. Tratta dalla serie 'X100' l’esposizione è un viaggio intimo nella vita del fotografo americano che prosegue l’indagine avviata dalla Galleria sulla fotografia, i suoi metodi e i suoi possibili significati.
SINOSSI DELL’ARTISTA
«Io e mia moglie spesso passeggiamo lungo lo splendido miglio da casa nostra al faro. Si tratta di una passeggiata lungo l'oceano presso Groton, in Connecticut, nel New England negli Stati Uniti. Lungo il percorso si passa vicino ad un campo da golf, alle vecchie case vittoriane, all'oceano, a quartieri tranquilli, ad una spiaggia, a rocce drammatiche, ad altalene e ad un campo da basket, ad uno stagno tranquillo, ad un giardino scultura, alla tomba di un cane, ad una passerella commemorativa e, infine, al faro. Quando ho comprato la Fuji X100 con 35 millimetri lente fissa, e quando mi sono reso conto che potevo vedere direttamente il mondo in bianco e nero, mi sono innamorato della semplicità di questo mezzo che mi ricordava gli esordi della mia carriera. Ho deciso di scattare lungo quel miglio per un anno con una sola lente. Ho voluto focalizzare il mio sguardo riducendo al minimo le possibilità di distrazione. Lavorando con questi limiti di tempo, spazio e lente, speravo di liberare la mia visione.
È stato un viaggio interessante e molto gratificante. In primo luogo, vedere attraverso il mirino in bianco e nero è stata una rivelazione. Per anni, ho potuto vedere il mio lavoro in bianco e nero solo dalla camera oscura o successivamente attraverso Photoshop. In secondo luogo, non avevo girato molto bianco e nero in quasi 40 anni. La mia carriera professionale e il lavoro per il National Geographic era tutto a colori. Questo progetto mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e la potenza del bianco e nero. Ho compiuto quella passeggiata più volte. In assolate giornate estive, in quelle fresche autunnali, nella nebbia e bufere di neve in inverno, al mattino e al tramonto. Ho subito scoperto che ogni cammino è diverso. L'ora del giorno, la stagione dell'anno, lo spiegamento delle forze naturali tutto ha influito sui soggetti osservati attraverso la mia lente. Anche il mio stato d'animo ha aiutato la decisione di cosa e quando fotografare. Alcune passeggiate hanno prodotto decine di splendide fotografie, altre solo alcune.
Dopo aver trascorso la mia carriera in giro per il mondo alla ricerca di fotografie, è stato meraviglioso fare un passo fuori la mia porta di casa e sentirmi "in missione." Se la luce era bella e il tempo buono non dovevo fare altro che afferrare la macchina fotografica e mettermi in cammino. Dopo un po’, queste passeggiate sono divenute meditazione. Come perdersi nel mondo osservato attraverso una lente. Un mondo talvolta di piccoli dettagli o di momenti fugaci, di persone o nature. Altre volte erano panorami drammatici. O ancora uno stato onirico - un mondo di ombre e di mistero.
Vorrei raccomandare un progetto come questo ad ogni fotografo. È facile andare in un posto "esotico" e fare fotografie interessanti. È più difficile fotografare ciò che è familiare. Spesso siamo accecati dal suo potenziale. È un tipo di progetto che può insegnare anche ad un professionista esperto come vedere davvero. L’anno trascorso a piedi, lungo il miglio del mio quartiere, è stato uno dei miei progetti fotografici preferiti. È stato un regalo che mi sono dato, e che ora condivido con gli altri. Mi mancherà.»
Galleria Browning
via Robert Browning, 167 - Asolo (TV)
mart-dom 10.30-12.30 e 15.30-21, chiuso il 10 giugno