Venturo. Le locandine di alcuni capolavori del cinema russo d'avanguardia sono rielaborate con collage di frasi che meditano sulle idiosincrasie del sistema. A cura di Stefano Taccone.
a cura di Stefano Taccone
Per l’ultimo appuntamento espositivo prima della pausa estiva, Di.St.Urb. si omaggia ospitando dalle ore 19:00 di domenica 9 giugno il maestro Peppe Pappa con la mostra Venturo a cura di Stefano Taccone.
Il cammino dell’artista napoletano dentro il pianeta dell’arte comincia partecipando al clima animato del Gruppo Studio P.66 procedendo sul fianco dolente della lotta operaia e degli scempi da Piano Regolatore; così, al giro di boa dei Sessanta, la ricerca di Peppe Pappa matura come pratica critica ed esercizio politico, facendo dell’arte un’esperienza utile a cambiare il mondo, interrogandosi sui nostri comportamenti e il nostro vissuto.
La matrice r-esistenziale degli esordi continua a essere una sibilla capace di risposte ancora oggi che Pappa affianca il mestiere di artista a quello di curatore: non a caso, infatti, i lavori in mostra recuperano le locandine di alcuni capolavori del cinema russo, tutti però ascrivibili al clima delle avanguardie precedenti il sopravvento del realismo socialista, interpolandole – in una sorta di collage rivisitato dalle nuove potenzialità del digitale – con frasi che meditano sulle idiosincrasie del sistema. Frasi volutamente orfane, per farne eco di pensieri comuni, di opinioni condivise e condivisibili.
Venturo sarà accompagnata dal catalogo omonimo, con scritti di: Stefania Achella, Mario Franco, Stefano Taccone.
Di.st.urb (Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi) spazio dedicato alle arti visive annesso al circolo culturale Ferro 3, si pone l’obbiettivo di attrarre ed aggregare un ampio e diversificato gruppo, costantemente in fieri, di artisti, critici e curatori, nonché di intellettuali afferenti ad altri ambiti e discipline interessati al confronto con i linguaggi dell’arte, adottando una prospettiva globale, ma prestando sempre la massima attenzione anche al territorio. Prima ancora che area espositiva, funzione che pure gli è assolutamente propria, esso va dunque inteso come un cantiere in cui soggettività differenti per formazione e vocazione concorrono nell’articolazione di un discorso sempre suscettibile di nuovi apporti e sconfinamenti, ma anche costantemente fedele a due linee-guida ben definite. Esse sono sintetizzabili nei termini di un’arte come esercizio di strenua messa in questione della sua stessa natura, nonché come partica votata al continuo confronto con la dimensione socio-politica, il che, allo stato attuale, si traduce inevitabilmente nell’intreccio con i nodi costituiti dai molteplici volti-economico, ecologico, politico, sociale-della crisi mondiale in corso, che è in definitiva crisi irreversibile dei paradigmi sui quali da oltre due secoli si fonda la civiltà occidentale.
Inaugurazione 9 giugno ore 19
Di.st.urb c/o Circolo Culturale Ferro 3
via Nazionale, 131 (primo piano) - Scafati (SA)
Orario: 11.30 - 13 e 18-22, chiuso lunedi
Ingresso libero