Case a' palabres (Toguna). Associando la rappresentazione animale alla figura umana, l'artista la arricchisce di miti, credenze e simboli che sono collegati agli animali attraverso l'immaginario collettivo e individuale.
Cyrille André si è fatto conoscere sin dall‘inizio per il suo lavoro a taglio vivo di tronchi d'albero con la motosega. Spesso ispirato dai comportamenti sociali, egli utilizza nel trattare i suoi soggetti la metafora animale o monumentale. Dopo l’esposizione all’aperto che gli ha consacrato la città di Metz nell’estate del 2012 al Giardino Botanico, al Chiostro des Récollets e all’Arsenale, per la sua quarta mostra personale alla Galleria Pièce Unique, Cyrille André mette in scena un insieme di figure ibride composte di corpi umani ornati di teste animali. Queste sculture di differenti formati, in resina di poliestere, bronzo e alluminio pressofuso, dialogano tra di loro e ci invitano a fare altrettanto.
Associando la rappresentazione animale alla figura umana, Cyrille André la arricchisce di miti, credenze e simboli che sono collegati agli animali attraverso l’immaginario collettivo e individuale. In ogni continente e nella maggiorparte delle culture ritroviamo dei rituali che fanno appello a questa ibridazione « antropozoomorfista ».
Fin dal IV millennio gli Egiziani rappresentavano le loro divinità associando parti animali ai corpi umani. Questa pratica permetteva di avvicinare gli uomini agli dei e di superare la condizione umana.
Accade lo stesso in Africa dove la pratica di portare maschere zoomorfe è ancora attuale in molte cerimonie rituali. Queste maschere sono la raffigurazione dei caratteri dominanti degli animali rappresentati e più sovente esse permettono di comunicare con gli spiriti.
Qui, non si tratta di maschere. Queste teste animali fanno parte dei corpi umani. Le figure sono interamente abitate dalla loro animalità
Galerie Piece Unique
4 Rue Jacques Callot/ 26 rue Mazarin - Paris
Mar- Sab 11-13 e 14.30-19