Assenzio e Malva. Cercando di raggiungere in maniera definitiva la spoliazione della scena, l'artista realizza grandi monocromi dipinti a olio, sui quali si colgono solo alcune tracce appena visibili.
La mostra presenta il recente ciclo di opere pittoriche dell’artista torinese Luigi Mottura (1938). Cercando di raggiungere in maniera definitiva la spoliazione della scena, attraverso la sottrazione dei segni presenti sulla tela, l’artista realizza tele di grandi dimensioni, monocromi dipinti a olio, sulle quali si colgono solo alcune tracce appena visibili.
Attraverso la realizzazione di dipinti astratti, Mottura mira a celebrare la libertà immaginativa, che ritiene essenziale per la riuscita delle proprie opere.
Queste sono caratterizzate dalla scelta di imporre una struttura compositiva basata su una saturazione cromatica marginale della configurazione, dalla quale affiora dal centro una campitura chiara e lucente, ottenuta attraverso la sovrapposizione stratificata del solo colore a olio. Una sorta di apertura lucente che invita l’osservatore a uno scatto immaginativo, a un possibile avanzamento oltre la sola apprensione sensibile della materia di cui fa esperienza, permettendosi così libere associazioni e possibili interpretazioni di quanto percepito.
Catalogo disponibile in galleria, con un testo di Davide Dal Sasso.
opening 13 giugno ore 19/22
Paolo Tonin arte contemporanea
via San Tommaso, 6 (interno cortile dx) - Torino
Orario: 10.30-19 lun-ven, Sabato su app.