L'acqua - Disegni, ricordi, installazione, malinconia e oggetti. Progetto realizzato durante una residenza a Roma con due temi portanti: il ruolo dell'acqua per Robert Hughes e il dio Giano.
Scrive l'artista: „Il progetto che sto facendo durante la mia residenza a Roma segue due percorsi: da un lato l'asserzione di Robert Hughes che a Roma l’uomo è sempre consapevole, anche solo subliminalmente, della presenza di acqua (1), e d'altra parte una mia interpretazione personale della figura del dio romano delle porte Giano (2):
1. L'ubiquità di l’acqua
Molte persone che vengono a visitare Roma hanno una sensazione di appartenenza qui, e tutto sembra loro familiare: una pietra, le scale di una chiesa o la forma degli alberi diventa parte della loro storia personale. La storia della loro vita, i ricordi delle loro famiglie, la loro natura più intima si identifica con la memoria della città. Considerare Roma come una casa che l’anima sceglie vuole dire investire la citta delle caratteristiche del primo ambiente di vita che abbiamo lasciato all momento della nostra nascita... perché in sostanza questa è la casa che noi tutti desideriamo. Quando, in questo contesto, si osserva che l'acqua è quasi dovunque a Roma, si vede che l'acqua non solo ha la capacità di riflettere e di distorcere, ma può anche essere vista come l'origine delle cose perché assomiglia al liquido materno dell' utero.
2.Il Dio del cambiamento e del passato
Dall'utero siamo venuti al mondo. Questo cambiamento radicale è segnato dal Dio Gianus. Più tardi, nella vita tutti gli inizi, le trasformazioni, le rivoluzioni ricordano questo tremendo momento originario. Vedo la mia residenza a Roma come un viaggio metaforico. So che sto ritornando a casa e non sarò più la stessa che ero prima di partire... pure non troverò più quello che lascio qui. Essenzialmente il mio soggiorno a Roma è semplicemente una trasformazione, e tutto ciò che creo è l'eco di questo cambiamento. Lo capisco bene quando, ad esempio, attraverso il Ponte Sisto o Ponte Sant'Angelo o una porta di una chiesa o qualsiasi altro tipo di porta oppure quando attraverso un tunnel come quello sotto il Quirinale: guardo indietro e avanti e tra i due c'è un malinconico senso di spostamento che forse una volta era riempito con l'immagine di un Dio.”
Biografia
Iulia Morcov nasce nel 1984.Vive e lavora a Bucarest. Si è laureata presso l'Università di Belle Arti a Bucarest e ha conseguito un master presso la stessa università. Attualmente è borsista “Vasile Pârvan” presso l’Accademia di Romania in Roma e dottoranda presso l'Università di Belle Arti di Bucarest con una tesi sull'analisi dello spazio nei processi di produzione e di percezione dell'opera d'arte.
Associazione Culturale Esthia
via San Francesco di Sales, 1c - Roma
Orario: 17-20
Ingresso libero