Villa Sormani
Mariano Comense (CO)
via Montebello, 36
031 757231
WEB
Luigi Aimo Cerati
dal 3/7/2013 al 20/7/2013
tutti i giorni 16-19
333 7560158

Segnalato da

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3/7/2013

Luigi Aimo Cerati

Villa Sormani, Mariano Comense (CO)

Linee colori impronte. La citta' rende omaggio a Cerati in una mostra che intende valorizzare alcuni momenti importanti della sua produzione artistica, sia scultorea che pittorica.


comunicato stampa

a cura di Elena Isella

Dal 4 al 21 luglio, nelle sale di Villa Sormani a Mariano Comense, sarà ospitata l’esposizione Linee colori impronte, dedicata allo scultore e pittore marianese Luigi Aimo Cerati (1932-2009) e curata da Elena Isella. Dopo 33 anni dalla personale ospitata presso il Palazzo Civico, la città rende omaggio a Cerati in una mostra che intende valorizzare alcuni momenti importanti della sua produzione artistica.

Conosciuto dal pubblico soprattutto per i frottage di pavimentazioni stradali, che nel momento della realizzazione richiamavano la curiosità dei passanti, Cerati aveva in realtà già attirato l’attenzione dei critici a partire dal 1976 con la sua prima mostra presso la galleria Il Salotto di Como. In quell’occasione proponeva alcune opere della fortunata serie dei legni del marmista: partendo da lastre lignee comunemente utilizzate nell’industria del taglio dei marmi, l’artista, con l’aggiunta di partiture di colore ad olio, creava dei bassorilievi astratti di varie dimensioni.

Un altro momento creativo importante – anch’esso ben esemplificato nello spazio espositivo in Villa Sormani – fu quello della serie trasmissione del colore. Nate sostanzialmente in contemporanea con l’insieme precedente, ma più longeve, le trasmissioni del colore si presentano come sculture lignee, anche composte, in cui il colore a olio e, dal 1985, fili di lana si collegano tra loro passando da fori praticati nel legno, in una corrispondenza armonica tra forme e colori.

Sorprendente e inaspettato nell’espressione artistica di Cerati è il convivere – in un confronto che l’esposizione vuole chiaramente mostrare – tra la sobrietà ed essenzialità di alcune sculture in legno della fine degli anni settanta e la vivacità e briosità delle opere della metà degli ottanta. Un salto creativo ed emotivo, fino ad ora poco valorizzato, che merita invece un’attenta riflessione critica. Con questa intenzione vengono proposte per la prima volta in questa mostra opere sconosciute sia al pubblico sia agli operatori artistici.

Cerati, uomo pragmatico e lavoratore instancabile, mantenne sempre un rapporto molto stretto con il proprio territorio e le sue realtà produttive. Per amicizia e per desiderio di conoscenza frequentò numerosi laboratori artigianali e aziende del Marianese, del Canturino e del Varesotto, privilegiando coloro che utilizzavano i materiali più congeniali per la sua attività artistica, in particolare il legno.

Nota biografica dell’artista: Luigi Aimo Cerati (Mariano Comense, 1932 – Casciago, 2009), commerciante di cappelli e ombrelli, si accostò al mondo dell’arte da autodidatta, a partire dalla metà degli anni settanta. Dopo le prime esperienze figurative, Cerati si orientò verso l’utilizzo di materiali lignei di reimpiego, opportunamente scelti, colorati e in parte incisi. Contemporaneamente l’artista iniziò la fortunata serie della trasmissione del colore: sculture lignee con fori attraversati da tratti di colori ad olio o fili di lana. Negli anni ottanta, Cerati, oltre agli alberi della pace, in metallo di reimpiego, avviò e affinò la tecnica del frottage che applicò soprattutto nella riproduzione di pavimentazioni stradali.

Frequentatore attivo dello stimolante ambiente culturale dello studio D’Ars di Milano, l’artista conobbe in vita importanti occasioni espositive sia monografiche sia collettive, nazionali e internazionali. In particolare: Personali- 1976, Como, galleria Il Salotto; 1977, Trento, galleria 9 Colonne; 1977, Roma, Citibank; 1978, Milano, galleria Il Mercante; 1985, New York, galleria 9 Colonne; 2011 (postuma), Como, Museo didattico della seta e altre sedi. Collettive- 1977, Parigi, American center; 1979, Castellanza, Fondazione Pagani; 1985, 1986, Osaka e Tokio. Sue opere si conservano in collezioni private e pubbliche. Si sono interessati al suo lavoro numerosi critici ed esperti d’arte, tra i quali: Raul Capra, Luciano Caramel, Luigi Cavadini, Elena Di Raddo, Mario Radice, Roberto Sanesi, Maria Torrente.

inaugurazione 3 luglio ore 20.30

Villa Sormani
via Montebello, 36 - Mariano Comense (CO)
Apertura tutti i giorni 16-19

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