Verb and image of writing. Un gioco coloristico dove tacche geometriche si incontrano su tele bianche rivestite a festa per accogliere lo sguardo del fruitore in una figurazione frammentaria.
a cura di Rosa Didonna
Poeti al confronto con Piero Fabris
e le liriche dell’artista Palma DiBello Mingozzi
con la partecipazione e la divulgazione su Colorata TV di Vito Potenza e Roberto Pascale
Un gioco coloristico dove tacche geometriche si incontrano su tele bianche rivestite a festa per accogliere lo sguardo del fruitore in una vibrante figurazione frammentaria netta e contrastante. I toni vivi di una pittura depurata ad un attento studio analitico riguardante tematiche e simboli liricamente struggenti rappresentano parte emblematica dell’era in cui viviamo. Particolari di visioni oniriche, volti dalla magica fruizione si alternano in un modus sublime nel quale nulla è lasciato al caso, ma tutto diventa esortazione della volontà dell’artista, quella della personale “Verb and image of writing” di Palma DiBello alla Galleria d’Arte Contemporanea Globalart dal 5/07/2013 al 25/07/2013. Il dinamismo che anima le sue opere è ordinato e organizzato da una costruzione che trasfigura un’astrazione allusiva nella riconoscibilità del reale colta nell’essenza intima della memoria imponendo allo sguardo di chi osserva una narrazione del compiuto. Scomposizione e ricostruzione di tasselli come vocabolo descrittivo simbolico nella materia pittorica, soffusa tra realtà e sogno, prolifera sulle tele con una prosecuzione spontanea a testimoniare la bellezza del creato valorizzando l’elemento naturale attraverso suadenti cromie ed eccellenti contrasti infanti, ovvero opere che non hanno la parola ma che nella composizione pittorica diviene tutta una poesia fissata nella lirica che esprime l’idea e traduce la visione nella sua immediatezza. L’artista poetessa Palma DiBello nella personale “Verb and image of writing”- parola immagine- segno-scrittura - genera un concetto per funzione del messaggio veicolato tra linguaggio visivo dall’immagine alla parola, ikona logos, dall’occhio alla parola. Ciò che intende l’artista statunitense lanciare al mondo con la sua arte è quello dei ricordi lontani di una stagione che testimonia ideali di forte rilevanza estetica in concomitanza di una sintesi compiuta degli storici – poeti visuali italiani, nella prassi di lavori dei grandi maestri internazionali del ventesimo secolo, ad esempio il tedesco Kurt Schwitters e lo statunitense Ray Johnson. "Valorizzo il senso in funzione del non-senso" dichiara Schwitters riferito al gioco del rovesciamento.
dott.ssa Rosa Didonna
Una poesia completa è quella in cui un'emozione trova il pensiero e il pensiero trova le parole.Robert Frost, Lettera a Louis Untermeyer, 1916
La luminosità vocale e pittorica nelle opere costituisce l’elemento pulsante del calore di un’arte, che esprime la fecondità di una vita parlandoci attraverso i sentimenti .La luce, per Aristotele profondità della realtà; per Caravaggio guida dell’osservatore;per Michelangelo principio spirituale e verità per il cristianesimo, diventa di svelamento dei particolari in quello che appare scontato nel nostro distratto vivere quotidiano. Una formidabile fonte d'ispirazione per l’artista è costituita dalla ricerca dei legami con la famiglia, la spiritualità e il mondo. Gli elementi della natura come sole, prendono in prestito le sembianze femminili a loro congeniali per esprimere attraverso i colori vivaci la verità dei legami con le cose e con le radici del nostro essere donna. I colori tessono nel gioco circolare delle forme un’armonia tra i mondi, le anime,i sentimenti e un’arte dalla freschezza fanciulla, che coniuga ragione e la passione alla ricerca del senso. Le forme circolari raccontate dai pennelli rendono maneggevole ad appropriabile l’opera d’arte e persino fruibile grazie alla musicalità delle parole e del potere evocativo. La ragione simbolica delle parole si fa sentimento creando un’orchestra polifonica di elementi che raccontano la particolarità dell’essere donna: la vivacità, la dolcezza, la ragionevolezza, l’affezione e non il semplice attaccamento, i legami con la terra, la capacità di emozionarsi di stupire e di stupirsi, grazie alla capacità di vedere le cose con gli occhi del cuore, che dannò una speranza anche nell’incertezza. Il pennello irridescente gioca a dare un volto ed una sembianza dalla delicatezza femminile dei soggetti . La fisionomia delle parti del volto umano, che con sinuosità richiamano l’armonia presente in natura regalano alla vista la stessa emozione che regala il tatto.
Dott.ssa Antonella Mariani
Vernissage: venerdì 5 luglio ore 19.30
Introduce Vincenza Rubini, International Relations Manager
Intervengono Antonella Mariani, Critico d’Arte-Baronessa Elisa Silvatici, Critico Convegnista
Globalart
via Ugo Foscolo, 29 - Noicattaro (BA)