Anima, bellezza del paesaggio. Il centro di studi romanici ospita una selezione di lavori dedicati al tema del rinnovamento e della natura, intesa come forza creatrice e rigeneratrice.
A cura di Igor Zanti
Antenna Europea del Romanico, centro di studi romanici della provincia di Bergamo, presenta, nelle sue sale espositive, la mostra Anima, bellezza del paesaggio, personale dell’artista di origini bergamasche Margherita Leoni.
L’esposizione, curata da Igor Zanti, proporrà una selezione di lavori dedicati al tema del rinnovamento e della natura, intesa come forza creatrice e rigeneratrice.
Da anni Margherita Leoni risiede in Brasile, dove ha sviluppato un particolare e peculiare interesse per le foreste spontanee, per la loro forzata distruzione da parte dell’uomo e per il loro potere di rigenerazione e rinnovamento.
Questo interesse ha portato la Leoni ad immortalare alcune delle specie botaniche spontanee presenti sul territorio brasiliano creando lavori dove una padronanza straordinaria delle tecniche pittoriche e del disegno, che rimanda alla tradizione della pittura botanica inaugurata nel rinascimento da Leonardo e Durer, si integra con una velata sensualità insita nel concetto stesso di natura.
Ne nascono opere che evidenziano l’imprescindibile rapporto tra eros e tanatos , nella sua accezione prima e primordiale, dove l’elemento naturale diviene simbolico simulacro di una riflessione sul potere della vita, recuperando l’ancestrale concetto di Natura come madre e creatrice.
Centro concettuale dell’esposizione è il video Parque das Emas, nato dall’esigenza dell’artista di documentare la distruzione attuata dall’uomo nei confronti del patrimonio naturale.
Con la notizia, nel settembre 2010, dell’incendio del Parque Nacional das Emas (Goias, Brasile) riserva nazionale di cerrado (savana brasiliana), l’artista ha infatti deciso di farsi testimone recandosi sul posto e documentando, con l’aiuto del cineasta Ricardo Martensen, l’accaduto.
Ne è nata un’opera dolente e drammatica, una testimonianza della violenza dell’essere umano nei confronti di un patrimonio che dovrebbe, invece, affrettarsi a preservare.
Margherita Leoni ha raccolto le ceneri di tutte le specie arboree andate distrutte e con queste ha realizzato opere tentando simbolicamente, con fine catartico, di ridare vita ad una natura sfregiata e violentata.
Un lavoro drammatico ed intenso, che si accompagna alle opere più recenti dove, per la prima volta, compare simbolicamente la figura umana, quasi uno stralcio anatomico teso a suggerire un momento di riconciliazione tra essere umano e natura.
La mostra nel suo complesso mostrerà il percorso artistico e di crescita personale che Margherita Leoni ha compiuto in questi anni, evidenziando la sua sensibilità nel recepire ed interpretare a livello artistico i mutamenti del nostro pianeta.
Margherita Leoni
E’ nata a Bergamo, nel 1974. Si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Subito dopo il diploma rimane per sei mesi nella Reserva Biòlogica de Quebrangulo in Brasile, dove rappresenta con dipinti all’acquarello varie specie della foresta spontanea. Inizia con questa esperienza il suo lavoro dedicato alle foreste spontanee. Dal 2000 vive e lavora fra l’Italia e il Brasile.
Inaugurazione sabato 6 luglio ore 19.00-21.30
Sala espositiva Antenna Europea del Romanico
via San Tomè, 2 - 24030 Almenno San Bartolomeo
Orari: da Martedì a Venerdì: 10-12
Sabato, Domenica e festivi: 10-12 / 15-18