Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea
Torino
via della Rocca, 6/B
011 8390690
WEB
Jan Knap
dal 15/10/2003 al 29/11/2003

Segnalato da

Gianpietro Biasutti



approfondimenti

Jan Knap
Luca Beatrice



 
calendario eventi  :: 




15/10/2003

Jan Knap

Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea, Torino

La mostra torinese propone 25 opere dell'artista, olii su tela, piu' una decina di acquerelli che sottolineano la maestria pittorica, la delicatezza esecutiva di Jan Knap. Questi ha dichiarato, a Lisa Licitra Ponti, che uno dei suoi obiettivi e' 'Creare, con poco, un'abbondanza spirituale' e le opere in mostra lo confermano in modo eloquente e paradigmatico.


comunicato stampa

Testo critico Luca Beatrice

Jan Knap è nato a Chrudimi nella Repubblica Ceca nel 1949, ha studiato architettura a Praga e pittura all'Accademia delle Belle Arti di Dusseldorf nel 1970-'72; negli anni Settanta si è trasferito negli Stati Uniti (e vi è rimasto per un decennio, dal 1972 al 1982, vivendo per lo più a New York). Verso la fine degli anni Settanta ha fondato con Milan Kunc e Peter Angermann, il gruppo 'Normal'; un raggruppamento anomalo che riuniva tre artisti residenti, rispettivamente, Kunc a Colonia, Angermann a Norimberga e infine Knap, almeno ufficialmente, a Chrudimi e New York.
Negli anni Ottanta il pellegrinaggio di Knap, simbolico viatico alla propria arte, prosegue attraverso tappe significative: studia teologia a Roma dal 1982 all'84. Dal 1984 all'89 vive e lavora, invece, a Colonia, infine dall'89 al '92 si trasferisce a Modena. In ultimo, dall'Italia si è nuovamente trasferito nel Paese natale. Oggi quest'artista unico e inimitabile vive e lavora nella cittadina di Zelec.
Recitare sinteticamente la biografia di Knap è doveroso, essa infatti introduce nel migliore dei modi alla sua stessa arte. Il suo lavoro - e naturalmente le 25 opere presenti presso la Galleria Giampiero Biasutti - rispecchia le molteplici esperienze vissute dall'artista, tra Stati Uniti d'America e Italia, Germania e Repubblica Ceca, lasciando ben intendere la ricchezza e la straordinarietà del suo background e consentendo, nel contempo, l'esaltazione della sua inimitabile, originalissima cifra figurale che lo ha portato nelle più importanti collezioni pubbliche e private e gli ha consentito i più ambiti riconoscimenti internazionali.
Apparentemente l'opera di Knap si situa in un ambito particolare, legato a cert'arte religiosa o comunque trascendentale. Ma solo apparentemente, anche se la critica vi ha insistito. Altrettanto apparentemente la sua figurazione parrebbe una rivisitazione di artisti del Quattrocento italiano e tedesco, ma ancora una volta soltanto apparentemente, benché non pochi critici abbiano sottolineato proprio quest'aspetto.

Ida Magli, scrivendone nel maggio del Duemila, ha detto di lui che la sua arte non è sacra. Ma certamente è un'arte disarmantemente trascendentale e d'una innocenza commovente. L'innocenza della purezza, verrebbe da dire, a suo modo segnalata anche da Elena Pontiggia in più occasioni. Ecco perché Achille B. Oliva ebbe a scrivere (nel Duemila) che 'Per Knap la voluta e francescana elementarità dell'immagine nasce dall'esigenza di restare sempre dentro l'ambito rigoroso del visibile'. Ecco perché, conviene dunque spiegare, il problema delle sue iconografie si salda fortemente a quello della sua stessa ragione pittorica, facendone un antesignano del superamento delle modalità e delle strategie del Post Modern.
In questo, Knap è un protagonista di prima grandezza e resta una delle figure di primissimo riferimento a livello internazionale quando si vada ricercando non solo una innovativa rappresentazione figurale, ma anche una innovativa motivazione etica, morale, filosofica dell'arte e in particolare del 'fare' pittorico.

La mostra torinese propone 25 opere dell'artista, olii su tela, più una decina di acquerelli che sottolineano la maestria pittorica, la delicatezza esecutiva di Jan Knap. Questi ha dichiarato, a Lisa Licitra Ponti, che uno dei suoi obiettivi è 'Creare, con poco, un'abbondanza spirituale' e le opere in mostra lo confermano in modo eloquente e paradigmatico.

La mostra della Galleria Giampiero Biasutti presenta 25 dipinti ad olio ed una dozzina di acquerelli.

Il catalogo che correda l'esposizione è introdotto da un testo critico di Luca Beatrice.

Inaugurazione 16 ottobre 2003 ore 18

Date 16 ottobre - 29 novembre 2003

Orario dal martedì al sabato, ore 10,30-12,30; 15,30-19,30

Galleria GIAMPIERO BIASUTTI
Arte Moderna e Contemporanea, via della Rocca , 6/B, Torino
Tel . 011 8141099 Fax 011 8158776

IN ARCHIVIO [29]
Sandro Chia
dal 29/10/2012 al 30/1/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede