Tra sogni e colori - Opere dal 1998 ad oggi. Tutta la produzione pittorica di Valentinuzzi e' all'insegna di un'originale fusione tra simboli, illusioni, sogno e realta'.
a cura di Cristina Feresin
Mercoledì 21 agosto alle ore 18.30, inaugura, presso il Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di Muggia, la mostra "Tra sogni e colori-opere dal 1998 ad oggi", personale dell'artista monfalconese Diego Valentinuzzi, curata da Cristina Feresin e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia.
Tutta la produzione pittorica di Valentinuzzi, degli ultimi 30 anni di attività, rappresenta un riflesso visionario nel procedere per simboli e allusioni, in cui i suoi lavori si possono definire un palcoscenico di meditazione da cui vengono alla luce presenze di immagini classicheggianti casuali in una sintesi decorativa.
In sintesi la fusione tra la realtà e il sogno si esplica anche nel libero accostamento di materiali diversi, che riproducono contenuti onirici e visioni inconsce. Figure simboliche, abbinate alle suggestioni, completano le fonti di ispirazione facendo crescere l’effetto allusivo, l’idea del passato che si unisce al presente in un’unica dimensione temporale, dove tutto diventa soprattutto una chiave di indagine. Praticamente l’universo è quello del sogno, il racconto del sogno.
Sono momenti che sorgono dall’esperienza del vissuto o dell’immaginario dunque: non una nuova tragedia, ma una serena commedia dell’inconscio.
Sul percorso dell'artista, il critico Emiliano Bazzanella ricorda infine che: "Di ispirazione “neoiconica”, egli è riuscito a contemperare elementi surreali e onirici, con un’iconografia spesso avvicinabile all’esperienza pop americana. La classicità delle figure e delle campiture s’armonizza così con le tematiche proprie della civiltà dei consumi, come a dirci che gli esiti del capitalismo maturo che stiamo oggidì vivendo sono in fondo il frutto della mostra “grecità” o, ancora meglio, del nostro “essere classici”.
In questa prospettiva Valentinuzzi prende le distanze dall’estetismo talvolta disturbante e troppo idilliaco dei pittori neoclassici, per mettere in gioco proprio questo iato culturale, insomma per arrivare al sartriano engagement, all’impegno culturale.
L’effetto estetico di questa operazione consiste nell’attualità dell’opera di Valentinuzzi ove la figurazione non è fine a se stessa né si avvale della prospettiva “fotografica”, ma si colloca piuttosto in una modulazione classica e quasi “rinascimentale” del “neobarocco” internazionale. Egli riesce così a rappresentare la “pienezza” della contemporaneità, smussandola con la “misura”, l’ordine e l’equilibrio della nostra tradizione classica, in una commistione molto difficile da realizzare ma che fa ben sperare per il futuro della pittura in sé."
Diego Valentinuzzi nasce a Monfalcone nel 1953 dove risiede e lavora. La sua attività artistica si forma a Roma negli anni che vanno dal 1974 al 1976 dove compie gli studi. In seguito al rientro nella sua città, collabora assiduamente con atelier artistici e di design per la realizzazione di trompe l’oeil, decorazioni varie per discoteche, american bar e navi da crociera.
Fondamentale l’incontro con diversi galleristi per la diffusione delle sue opere tramite le aste televisive, che gli hanno permesso di valorizzare i suoi lavori in tutta l’Italia settentrionale, inoltre si adopera da una ventina d’anni come collaboratore di rassegne d’arte di artisti giuliani a Venezia presso la Scoletta di San Zaccaria e Palazzo delle Prigioni. Collabora anche con il critico d’arte Vito Sutto per la trasmissione televisiva “Il segno e il colore” in onda su TeleFriuli. Tra le presenze espositive più importanti, ricordiamo la partecipazione agli eventi collaterali della 52°, 53° e 55° Biennale di Venezia, dedicandogli una pagina sul catalogo generale.
Inaugurazione 21 agosto alle ore 18.30
Museo d'Arte Moderna Ugo Carà
via Roma, 9 - Muggi (TS)
Orario: da martedì a venerdì 18-20, sabato 10-12 e 18-20, domenica e festivi 10-12
Ingresso libero