Venanzo Crocetti e il sentimento dell'antico. L'eleganza nel Novecento. L'antico e' qui sviluppato in ogni sfumatura, rimando, ispirazione, all'interno di un dialogo sentimentale carico di memorie.
A cura di Paola Goretti e Raffaella Morselli
La Fondazione Venanzo Crocetti, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma,celebra il Maestro scultore Venanzo Crocetti, nel centenario della nascita, con la Mostra "VENANZO CROCETTI E IL SENTIMENTO DELL’ANTICO. L’eleganza nel Novecento". A cura di Paola Goretti e Raffaella Morselli. L’esposizione punta allo snodo essenziale del linguaggio artistico di Venanzo Crocetti (1913-2003), uno dei massimi protagonisti della scultura del Novecento, nel suo costante e mai dismesso dialogo con l’antico, sostanziato dagli infiniti rimandi al lessico figurativo della tradizione classica, sia essa aulica (Arturo Martini, Donatello, Antelami, Poussin, Niccolò dell’Arca), italica o mediterranea; nelle abbondanti suggestioni greche, picene, etrusche, egizie, specie nella sodezza delle composizioni. L’antico è sviluppato in ogni sfumatura, rimando, ispirazione, all’interno di un dialogo sentimentale carico di memorie, e ribadisce la più totale estraneità dell’artista alle istanze delle avanguardie in corso, come escludendo a priori tutti quegli orientamenti internazionali (europei e americani) mossi dai tumulti della contemporaneità.
L’itinerario scala un corpus di 85 opere, scelto unicamente tra la produzione scultorea, e lo suddivide in alcuni grandi temi. Senza fornire indicazioni cronologiche troppo sorvegliate, i gruppi scalano un graduale affettivo capace di allacciare un fitto rimando con le epoche precedenti, come a testimoniare un sedimento vivissimo della memoria dell’antichità. Tre le sezioni: Elegantiae (la traccia classicheggiante: ballerine, modelle, teste e busti all’eroica); Etternale Ardore (il tragico dei soggetti epici: maddalene, fughe, ratti, incendi); Clementiae (il lessico dei memoriali rusticani: pescatori, bagnanti, animali). Elementi del Sacro aprono e chiudono simbolicamente, per oltrepassare la liturgia e calarsi nell’Umano. Un intenso percorso di stile, grazia e sensualità: nell’eleganza di un presente senza tempo dove Crocetti, coagulando la scultura in un progetto estetico accorpante i secoli, punta alla sostanza dell’anima. La mostra è promossa dalla Fondazione e Museo Crocetti di Roma. Custode dell’alto valore morale e spirituale dell’opera del Maestro; nel suo dialogo col mondo, nella sedimentazione, nel tramando. Nella memoria del fare e del fare umanità.
inaugurazione 2 settembre ore 18.30
Museo Nazionale di Palazzo Venezia
via del Plebiscito, 118 - Roma
apertura al pubblico: da martedì a domenica dalle 10 alle 19
biglietti: intero € 7 ridotto €5