Carrousel in villa. I soggetti delle opere del pittore rimandano agli elementi della giostra francese, ripresi con toni fiabeschi nel turbine del movimento.
a cura di Rosa Lardelli e Stefania Baiguera
Nel contesto suggestivo di VILLA FENAROLI a Rezzato, una delle più prestigiose abitazioni signorili del Settecento lombardo, domenica 8 settembre 2013, alle ore 18, si inaugura la personale dell’artista Sergio Benedettini dal titolo “Carrousel in villa”. Mostra a cura di Rosa Lardelli e Stefania Baiguera con introduzione critica di Agostino Garda.
La rassegna artistica è organizzata dall’Associazione Arte e Cultura Ars Vivendi di Brescia.
I soggetti delle opere di Sergio Benedettini rimandano agli elementi della giostra francese, ripresi con toni fiabeschi nel turbine del movimento. La liricità con cui emergono ed avanzano le evanescenti immagini richiamate dal ricordo avvince in modo empatico. Le grandi tele dell’artista bresciano trovano un’eccellente collocazione nei grandi e signorili spazi espositivi di Villa Fenaroli.
NOTE BIOGRAFICHE
Sergio Benedettini è nato a Quinzano d’Oglio (Bs), dove vive e lavora . Ha conseguito il Diploma di Maturità presso il Liceo artistico “Vincenzo Foppa” di Brescia e il Diploma di Laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dall’inizio degli anni ’70 partecipa a rassegne nazionali e internazionali, con mostre personali e collettive. Vincitore nel 1997 del concorso a tema floreale “Il villaggio dei fiori”, patrocinato dal Comune di Sirmione (Premio della Critica e della Giuria popolare). Finalista nel 2002 e vincitore nel 2006 del Premio “Ernesto Treccani degli Alfieri” di Montichiari. Vincitore del Premio Vittoria Alata 2010.
RIFLESSIONI CRITICHE
Agostino Garda (professore ed esperto d’arte),
[…] Aristotele afferma che l’Arte non ritrae né le cose particolari quali sono, né i fatti particolari come sono accaduti. Questo è il compito della Storia. L’Arte non è imitazione di ciò che è, o è stato, bensì proposta di ciò che può essere, una idealizzazione che riveli l’essenza interna delle cose, quello che debbono essere. Sergio Benedettini scova nella macchia, nel grumo, nella venatura quell’essenza aristotelica delle cose. […] Sempre seduttivo l’incontro con la pittura di Sergio Benedettini, artista che coniuga classicità e modernità con raffinata personale maestria. Pur nei diversi momenti del suo apprezzato percorso: dalle architetture in cui figure umane sfumano verso mete indefinite, ai tessuti drappeggiati sui fili della vita, dai palloncini sospesi nei cieli della libertà, alle giostre che, ora, con cavallini multicolori sanno evocare i ricordi dell’infanzia ed accompagnare la fantasia in volteggi di sogno, permane sempre autentica la calligrafia pittorica di quest’uomo che dedica passione e ricerca all’innato talento creativo. A supporto v’è una tecnica raffinata di colature, contrasti, respingimenti, corposità materiche verso la meta di equilibri d’armonia
Tonino Zana (Giornalista, opinionista, esperto d’arte)
[…] E’ reale la freschezza dell’opera di Sergio Benedettini: si scopre nell’assenza di ripetizioni, si ritrova nell’attualizzazione e nella novità delle questioni e dei soggetti pittorici, si percepisce, istintivamente, in una specie di rimbalzo, di eco tra suono e colore. C’è un che di onirico nello svolgimento artistico di Benedettini, di visionariamente apprezzabile. La realtà dei segni, nella storia della persona mitizzata nella storia dell’arte, non scompare, si assottiglia, qualche volta pare arrendersi al volo verso le nuvole, verso un formale ingovernabile. Ora Benedettini affronta il mulinare della materia, il sovrapporsi delle atmosfere. Viaggia al di sopra del reale e non perde il contatto, la visione. E’ li, sorretto da cento presagi, d’una curiosità inesauribile […]. Interprete di una nuova borghesia intellettuale legata alla terra e al sogno. […] Benedettini ha ricaricato il tema dell’allusione cromatica, ha sottratto linee e spazi, ha deciso di affrontare il viaggio verso la materia dello spirito, ha nuovamente aperto la sfida alla ricerca dell’essenza. […] Benedettini assume la responsabilità di un confronto equilibrato tra realtà e informalità delle avanguardie. […..] c’è da ammirare e da ragionare intorno alla testimonianza artistica di Benedettini.
Maurizio Bernardelli Curuz (Critico d’arte, iconologo e Direttore Artistico)
[…] Sergio Benedettini lavora a livello di colature guidate, mai casuali, inseguendo e catturando l’attimo poetico, il flash onirico. Il colore evita la densa concrezione della materia esibita, giacché l’artista dilava e spalma, al punto che la stesura finale, dopo la verniciatura, rinvia per certi aspetti all’accesa, vivida sottigliezza delle lacche cinesi. Velature. Somme di veli, che puntano a rimodulare la vaghezza di ambienti fiabeschi. Alle colature, Benedettini associa molteplici reazioni tra sostanze incompatibili. Reazioni spesso dagli esiti imprevedibili, che costituiscono ulteriore spunto di lavoro sul quadro stesso. […] una visione del mondo che rifiuta la crudezza, a favore di uno sguardo verso orizzonti rasserenanti.
CONTATTI Rosa Lardelli – Associazione Arte e Cultura Ars Vivendi – Via Sandro Pertini, 29 – Brescia
Tel. 030.3530557- cell.3398637645. r.lardelli@alice.it – www.rosaeventi.blogspot.com
Segreteria di Villa Fenaroli: Tel. 0302793223 info@villafenaroli.it www.villafenaroli.it
Inaugurazione domenica 8 settembre alle 1
Villa Fenaroli
via Mazzini, 14 – 25086 Rezzato (BS)
Entrata libera dalle 10 alle 22