Love Kills. Installazione di armi bianche, martelli, trappole per topi, tutto cio' che taglia, penetra, fracassa.
Mostra personale di Dellaclà con installazione site-specific, in ambito di Festival Filosofia 2013
Una valigia piena di rose, di cui non è rimasto nessun fiore ma solo i gambi pieni di spine calcinate, ed una pistola pronta a sparare. Armi bianche, martelli, trappole per topi, tutto ciò che taglia, penetra, fracassa. Sopra al corpo letale delle armi balenano occhi e volti femminili, e non sono certo quelli di donne-angelo.
Love Kills di Dellaclà è un’installazione che dispone nello spazio armi mortali più o meno improprie, come metafora del lato meno rassicurante dell’amore, quello auto ed etero distruttivo, veicolando una molteplicità di livelli di lettura. Il primo livello è quello dei crimini passionali, come se i volti riflessi nelle lame fossero quelli delle assassine, delle donne che decidono di sopprimere l’oggetto dei loro amori ossessivi. La storia e la l’ iconografia di queste donne hanno radici antiche, che partono probabilmente da Lilith e Medea, ed intrecciano continuamente realtà e mito. In epoca contemporanea, possiamo menzionare le donne delinquenti di Cesare Lombroso, le femme fatali della letteratura vittoriana, la vamp Theda Bara, la Pandora di Louise Brooks, e quasi tutte le più desiderabili icone della Hollywood anni Quaranta, inevitabilmente colluse con l’avanguardia noir, da Rita Hayworth, a Joan Crawford, a Veronica Lake. Non possiamo dimenticare la spia Mata Hari.
Dobbiamo passare per forza attraverso le copertine della letteratura pulp, sensazionalistica, violenta e torbida, i cui maestri sono Robert Maguire, Rafael De Soto, Norman. Sbandiamo nel deserto del reale con la serial killer Belle Gunness, che all’inizio del Ventesimo secolo uccise impunemente figlie ed amanti, o XY che ha letteralmente cucinato in spezzatino il suo secondo marito. Approdiamo a lidi di finzione più rassicuranti e glamorous con la Sposa assassina di Kill Bill, e la sua sorella maggiore coreana Lady Vendetta.
Love Kills è una riflessione sulla violenza della fenomenologia amorosa: il desiderio ossessionante, le devastazioni della gelosia, le trappole manipolatorie degli amanti più scaltri, la disperazione degli abbandoni, i furori erotici, l’atto estremo della nascita. Perché, come ha detto Bataille, si ama alla follia solo ciò che potrebbe potenzialmente distruggerci.
Inaugurazione 13 settembre ore 19
Cayce's Lab
via Carteria, 26/a - Modena
Su appuntamento