Ordine e disordine. La produzione dell'artista si divide tra il mosaico classico - studiato alla scuola di Spilimbergo - e quello contemporaneo.
È dedicata al paziente lavoro delle Muse (come lo definivano i greci) ovvero il mosaico la prossima mostra allo Spazio Zero di Gallarate dal 14 al 29 settembre 2013 organizzata da Metamusa arte ed eventi culturali.
Artista poliedrico ed originale Ivan Tozzo presenta i suoi ultimi lavori nella mostra Ordine e disordine con una selezione di mosaici contemporanei per lo più realizzati con materiali di varia natura che apparentemente non hanno nulla in comune se non il fatto che hanno terminato la propria utilità e quindi non interessano più ad un mondo che esaurisce tutto velocemente
La mano sapiente di Ivan Tozzo, che divide il suo percorso creativo tra il mosaico classico, studiato alla scuola di Spilimbergo e quello contemporaneo, sceglie gli oggetti sparpagliati sul suo tavolo come chiodi, pezzi di ferro, forchette, scampoli di tessuto, tubetti di colore, materiali, spesso cercati e trovati anche nelle discariche o tra le cose da buttare per dargli una rinnovata dignità estetica.
«La scelta dei materiali spiega Erika La Rosa - determina la superficie dell’opera che produce l’effetto della luce su di essa che implica la vibrazione delle ombre sulla forma che definisce il cambiamento del colore e la percezione dell’immagine. Una catena di conseguenze che rendono intriganti le opere a rilievo di Ivan Tozzo come opere scultoree dove i pieni e i vuoti hanno pari dignità. E se le “tessere” sono importanti, gli interstizi diventano fondamentali. Lo spazio tra un elemento ed un altro fa la vera differenza. L’opera di Ivan diventa dunque il viluppo di segni che trovano la giusta armonia sul pentagramma dell’arte, dove ispirazione e sapienza, creatività e competenza non possono fare a meno gli uni degli altri».
La grammatica di Ivan Tozzo con la quale realizza i suoi componimenti artistici è del tutto personale e autentica. Se nei suoi componimenti si può trovare un’eco del Nouveau Realisme, è difficile accostarlo, anche solo per ispirazione, ad un preciso autore. D’altronde l’artista ha studiato ma non ha mai amato le “cover”, come lui stesso ammette, attingendo dal linguaggio musicale che tanto gli appartiene.
Inaugurazione sabato 14 settembre ore 18.00
SPAZIO ZERO
via Ronchetti n. 6 Gallarate VA
Orario: da martedì al sabato 17.00-19.00
domenica 10.00-12.30/17.00-19.00; lunedì chiuso