Daniela Matteu - Fondazione Torino Musei
In esposizione le 20 fotografie realizzate al Museo da Gianni Berengo Gardin e Francesco Neri, vincitore del premio Agarttha Arte, in occasione del 150imo anniversario del Museo Civico. Mercoledi' 18 settembre viene presentato il volume "Palazzo Madama" pubblicato per l'occasione.
Dal 19 settembre al 10 novembre 2013 al primo piano di Palazzo Madama nel Gabinetto
Cinese saranno esposte le 20 fotografie realizzate al Museo da Gianni Berengo Gardin
e Francesco Neri, vincitore del premio Agarttha Arte, in occasione del 150º
anniversario del Museo Civico.
Il progetto è stato realizzato da Agarttha Arte, con la direzione artistica di Adele
Re Rebaudengo, grazie al contributo della Regione Piemonte, della Fondazione CRT e
della Compagnia di San Paolo che ha partecipato per la parte relativa al Concorso
Giovani Artisti.
Il volume “Palazzo Madama”
Il volume è stato realizzato da Agarttha Arte con la direzione artistica di Adele Re
Rebaudengo per il 150° anniversario del Museo Civico di Palazzo Madama.
Contiene un testo dello storico dell’arte Alvar González-Palacios e sette fotografie
di Gianni Berengo Gardin, stampate su carta baritata. I testi sono stati composti a
mano con i tipi Tallone tondi e corsivi incisi a Parigi da Charles Malin. È stato
stampato in 150 copie per ricordare la nascita del Museo Civico di Torino, aperto al
pubblico il 4 giugno 1863.
La pubblicazione del volume si inserisce nel Progetto “Piemonte. Una definizione
fotografica” in virtù del quale Agarttha Arte invita dal 2001, ogni anno, un
fotografo di fama internazionale a esprimere la propria visione del Piemonte. Le
immagini realizzate sono oggetto di pubblicazione e vengono esposte in musei e
istituzioni nazionali e internazionali e entrano a far parte delle loro collezioni
permanenti.
La scelta della casa editrice Tallone è stata determinata dal desiderio di
rappresentare Palazzo Madama attraverso la bellezza delle forme e la purezza dei
materiali e dei tratti, caratteristiche che ritroviamo nei volumi talloniani tirati
in un numero limitato di esemplari numerati e stampati su carte di puro cotone,
composti interamente a mano, utilizzando i caratteri tratti dai punzoni originali
incisi direttamente da grandi artisti che conferiscono alla stampa tipografica un
fascino e una forza espressiva prossima a quella della calligrafia.
Il breve testo di Alvar González-Palacios ripercorre la fortuna dello straordinario
edificio che oggi ospita il Museo, Palazzo Madama, passando in rassegna le
testimonianze storiche dei suoi primi visitatori, la forma delle sue trasformazioni
nel tempo, il significato simbolico della sua centralità nel tessuto urbanistico di
Torino.
Le fotografie di Gianni Berengo Gardin
Agarttha Arte ha chiesto a Gianni Berengo Gardin, una delle maggiori personalità
della fotografia italiana, di interpretare Palazzo Madama. La coerenza del suo
sguardo e la chiarezza delle sue immagini, sempre aderenti alla realtà, che
rappresentano da molti anni la testimonianza, il ricordo e la poesia, hanno saputo
cogliere pienamente in 10 immagini lo spirito del Museo.
Il fotografo, riluttante verso le innovazioni tecnologiche, coerente sempre allo
sguardo e allo stile lontano dalle alterazioni o deformazioni, ha fissato i tratti
essenziali dell’edificio dalle tracce archeologiche medievali alle grandi sinfonie
decorative di Filippo Juvarra. Dalle torri, lo sguardo dell’obiettivo si estende
alla intera città; nelle sale, fissa momenti di sospensione emotiva davanti alle
opere delle collezioni, dalla scultura lignea, al ritratto di Antonello da Messina,
fino alle vetrine che ospitano le ceramiche, con la loro variopinta densità di
sapore antico.
Le fotografie di Francesco Neri
Vincitore del Concorso promosso da Agarttha Arte nell’ambito del Progetto “Piemonte.
Una definizione fotografica” rivolto agli artisti fotografi italiani con una età non
superiore ai 35 anni.
Una Commissione internazionale, composta da Jean-Luc Monterosso (direttore del Museo
Maison Européenne de la Photographie di Parigi), Sarah Moon (fotografa francese) e
Adele Re Rebaudengo (curatore del progetto), ha effettuato la valutazione sulla base
del curriculum, della documentazione presentata e dei lavori realizzati negli ultimi
anni dai candidati nell’ambito delle tematiche dei Beni museali, architettonici e
del paesaggio.
Dopo una approfondita analisi e valutazione, nella massima trasparenza e parità di
trattamento, tenuto conto della qualità artistica e concettuale dei lavori
presentati, è stato dichiarato, all’unanimità, vincitore del Concorso, tra i 55
partecipanti, Francesco Neri nato a Faenza nel 1982.
Nell’ambito del progetto, oltre a ricevere in premio una somma in denaro (euro 5000)
per la produzione del lavoro fotografico realizzato e esposto a Palazzo Madama, ha
beneficiato dell’affiancamento della fotografa Sarah Moon, con la quale ha iniziato
una collaborazione affinché questa esperienza formativa possa avere una valenza
nell’acquisizione delle regole di funzionamento del sistema internazionale dell’arte
attraverso reali opportunità di interazione con il sistema stesso.
Francesco Neri è stato invitato a svolgere un progetto fotografico negli spazi di
Palazzo Madama. Il risultato della sua indagine consiste in una serie di ritratti di
bambini che rientrano in una ricerca a lungo termine già iniziata da alcuni anni.
Palazzo Madama viene interpretato dal fotografo come una “staccionata spaziale”
entro cui ha la piena libertà di scegliere i soggetti della sua indagine. Per Neri i
limiti per un progetto sono importanti, perché, come scriveva Borges, è
paradossalmente proprio nelle forme chiuse quale il sonetto che si è più liberi
nella ricerca, e non nel verso libero.
Ha così iniziato a esplorare gli spazi, e dagli spazi sono arrivati gli incontri, e
dagli incontri un senso da, e un interesse per i bambini attraverso il rapporto che
essi hanno con lo spazio temporale che spesso risulta, da una prospettiva adulta,
incomprensibile.
La loro consapevolezza sfumata del tempo, del futuro, della propria immagine e del
fotografo che cerca di creare una relazione tra gli elementi, li pone davanti alla
macchina fotografica nella loro pura presenza, che in questi ritratti emerge con
particolare forza.
Concerto di Dmitry Sinkovsky, violino barocco solo
La letteratura per strumento solo, particolarmente nel caso affidato a una voce
duttile come quella del violino, oltre che porre l’enfasi sul virtuosismo, libera
possibilità di scritture compositive capaci di emblematica purezza e astrattismo
musicale che, nello stile barocco, arrivano a esprimersi con massima intimità e
tensione.
Programma:
Improvvisazione
Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525ca-1594): Vestiva i Colli in re minore
(madrigale diminuito da Francesco Rognoni)
Georg Philipp Telemann (1681-1767): Fantasia in Re Maggiore, dalla raccolta Dodici
Fantasie per violino solo (1735)
Johann Sebastian Bach (1685-1750): Largo e Allegro Assai dalla Sonata n. 3 in Do
Maggiore BWV 1005
Antonio Maria Montanari (1676-1737): Giga senza basso in re minore
Il violinista russo Dmitry Sinkovsky presenta un programma interamente dedicato a
brani scritti per violino solo senza accompagnamento di basso continuo. Si comincia
con una canzona madrigalesca composta nel Cinquecento da Giovanni Pierluigi da
Palestrina, eseguita nella versione con le diminuzioni scritte in periodo barocco
dal Rognoni. Suonerà poi due composizioni dei grandi maestri barocchi tedeschi,
Georg Philipp Telemann e Johann Sebastian Bach che al violino solo dedica alcune tra
le pagine più affascinanti mai scritte per questo strumento. Il concerto si conclude
con una Giga di Antonio Maria Montanari, allievo tra i più virtuosi di Arcangelo
Corelli.
Fondazione Torino Musei
Daniela Matteu - Tanja Gentilini
T 011 4429523
daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it
ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it
Mercoledì 18 settembre ore 18
Palazzo Madama e Agarttha Arte presentano le fotografie e il volume “Palazzo Madama”, realizzato in occasione del 150º anniversario del Museo Civico.
Interverranno: Gianni Berengo Gardin, Francesco Neri, Francesco Malaguzzi e Enrico Tallone
Alle ore 18.30 concerto di Dmitry Sinkovsky, violino barocco solo
Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica
Piazza Castello, Torino
Orario del museo: martedì-sabato 10-18, domenica 10-19, chiuso lunedì. La
biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso libero alla conferenza
Ingresso al museo: intero € 10, ridotto € 8, gratuito ragazzi minori di 18 anni