New York. Una selezione di 40 scatti rappresenta il nuovo ciclo di lavori che Cicognani ha dedicato alla citta' di New York, risultato di 2 anni di lavoro. L'utilizzo della macchina digitale quasi fosse una tradizionale analogica rende gli scatti veri, immediati e incisivi.
a cura di Denis Curti
Una selezione di 40 scatti rappresenterà il nuovo ciclo di lavori che Nicola Cicognani ha dedicato alla città di New York, risultato di due anni di lavoro. L’utilizzo della macchina digitale quasi fosse una tradizionale analogica rende gli scatti molto “veri”, immediati ed incisivi. L’autore non ricorre ad alcun intervento sull’immagine in fase di editing, né tantomeno ricorre ad artifizi di postproduzione. La stampa giclée su carta Hohenmuhe accentua peraltro l’aspetto qualitativo arricchendo ancor più la materia e lo spessore cromatico di questo ciclo di fotografie di per sé già molto pittoriche.
Così Denis Curti presenta il progetto fotografico oggetto della mostra: “Nicola Cicognani guarda New York e subito restituisce una costellazione di senso. Si muove sicuro in una foresta di simboli e si tiene allacciato alla cintura della sua consapevolezza.
Al principio è il rapimento, il coinvolgimento vissuto grazie a quel senso di libertà che la strada trasmette. Sono le pulsioni, gli odori, la quantità umana, i punti di vista e passaggi mutevoli.
Poi è la volta dell’ispirazione, che si fa quasi materia. Lo sguardo, quando tutti gli elementi visibili convergono verso la sensibilità, disegna la prospettiva del fotografo. E’ solo allora che l’immagine prende vigore, facendosi espressione della sintesi di esperienze e di vissuti che compongono e ispirano le atmosfere di questa strepitosa città. Nella sequenza su New York di Nicola Cicognani, la percezione del movimento si esprime attraverso una fotografia lenta, apparentemente contemplativa, quasi di osservazione.
In questi scatti, il fermo immagine sul paesaggio urbano diventa il metodo di una visione, dove gli edifici, le vetrine e le insegne sono considerati come input espressivi, intorno ai quali la città prende vita. A cascata, ecco scie luminose come frammenti narrativi. Dettagli e piani americani come nutrimento per gli occhi. Sono questi gli elementi visivi che costituiscono la segnaletica per un nuovo vocabolario tattile, utile a un metodo di montaggio fotografico capace di rivelare la prospettiva del fotografo. Il suo ritmo. Il suo incanto. Tutto appare come filtrato. Quasi trasparente, ovattato.
Le dissolvenze creano lo spazio per le parole che si possono scrivere sui vetri. Mentre gli elementi compositivi si frappongono tra l’obiettivo e il soggetto rivelando una nuova geografia interiore poco interessata alla descrizione. Qui a New York è cominciata la tradizione della street photography e Nicola Cicognani riconosce per le strade quegli imprescindibili indicatori del fervore, della passione e dell’energia della città. Tra bandiere e taxi e hot dog e luci al neon si misura il sentimento di un narratore di cose e affetti e solitudini diversamente imprendibili.”
Inaugurazione sabato 28 settembre 2013 ore 18
Galleria Forni
Via Farini, 26 – Bologna
orari di apertura 9-13 e 15,30 -19,30 - chiuso lunedì e festivi
Ingresso libero