Sono belle, avvenenti, maliarde e conoscono le armi della seduzione: in slip e reggiseno, con reggicalze ed autoreggenti, piercing all'ombelico, bracciali e cavigliere, lo sguardo diretto, persino sfrontato e già carico di promesse. Un bicchiere di vino, poi, o una candela accesa, un lampadario, uno specchio o una porta dischiusa fanno il resto.
Roma.ntica
Inaugurazione Lunedì 27 ottobre 2003 alle ore 18
Sarà presente l'Artista
a cura di Adelinda Allegretti
In mostra anche alcune foto di Simonetta Rodinò Coelli
Sono belle, avvenenti, maliarde e conoscono le armi della seduzione: in slip e
reggiseno, con reggicalze ed autoreggenti, piercing all'ombelico, bracciali e
cavigliere, lo sguardo diretto, persino sfrontato e già carico di promesse. Un
bicchiere di vino, poi, o una candela accesa, un lampadario, uno specchio o una
porta dischiusa fanno il resto. È l'apoteosi dell'essenza femminile questa che
Piersandro Coelli racconta e descrive in tutte le sue sfumature. Che siano
prostitute, segretarie, bibliotecarie o casalinghe poco importa. Come sottolinea
Adelinda Allegretti in catalogo, è la donna nel suo privato, all'interno della
sua casa-alcova, spogliata del bon ton che la società pretenderebbe, seduttrice
e sedotta a sua volta, cacciatrice o preda ferita. Sì, c'è tutto questo nei
lavori di Coelli: gioco, complicità , eros, ma anche ferite, unghie spezzate e
lacrime. È la vita.
Ma la pittura di Coelli non è solo questa ed in occasione della sua prima mostra
personale romana non potevano mancare né la serie di lavori ispirata ai
capisaldi della letteratura italiana e straniera né quella delle Madonnine. Da
Il visconte dimezzato di Italo Calvino a Il muro di Jean Paul Sartre, passando
per Sulla strada di Jack Kerouac, Se questo è un uomo di Primo Levi, L'amante di
Lady Chatterley di David Herbert Lawrence, ed ancora Il nome della rosa di
Umberto Eco, Il processo di Franz Kafka, La stanza del Vescovo di Piero Chiara,
Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald; letture di tutta una vita,
sensazioni e ricordi di lettore fissati sulla carta con l'ironia e quella
freschezza e rapidità di tratti che gli sono proprie.
E se parliamo di ironia non possiamo certo dimenticare la serie dedicata alla
figura della Madonna, donna e mamma prima ancora che santa. Siamo lontani
dall'iconografia della Vergine che immobilizza il Demonio calpestandolo, forte
ed invincibile, torre e baluardo della cristianità . La Madonnina di Coelli è più
che mai umana. È una donna che accudisce alla famiglia ed alle faccende
domestiche e che accorre al grido di soccorso di un'umanità sempre più distratta
e bisognosa di attenzioni.
Un'ultima sezione della mostra vuole essere un omaggio di Piersandro
all'attività fotografica svolta da sua moglie, Simonetta Rodinò Coelli. I suoi
scatti divengono così il pretesto per ricominciare a raccontare, con
l'immancabile ironia, un'altra storia.
Orari: 10-12,30/16,30-19; chiuso sabato e domenica.
Il Collezionista, via Rasella 132 - Roma
Tel. 06-42011393