Il fascino dell'arte in bicicletta. 32 opere dal 1930 al 1987. Esposizione in occasione dei Mondiali di Ciclismo Toscana 2013. Cuore dell'evento sono le 14 tele dedicate a due temi cari a Sassu: il ciclismo e le biciclette.
In occasione dei Mondiali di Ciclismo Toscana 2013, dal Museo Sassu di Atessa e
dalla Fondazione Crocevia di Giulianova opere "in trasferta" per l'esposizione in
programma dal 21 al 29 settembre
L'Abruzzo esporta l'arte in Toscana. E lo fa in
un'occasione speciale: i Mondiali di Ciclismo Toscana 2013 che si svolgeranno dal 22
al 29 settembre prossimi. Ben trentadue opere del grande Aligi Sassu, di cui
ventinove in esposizione nel Museo Sassu di Atessa e tre di proprietà della
Fondazione Crocevia Alfredo e Teresita Paglione di Giulianova, saranno "in
trasferta" a Carmignano, in provincia di Prato, dove dal 21 al 29 settembre daranno
vita alla mostra temporanea “Omaggio a Sassu: il fascino dell’arte in bicicletta. 32
opere dal 1930 al 1987”, presso lo Spazio d'Arte Moretti, in via Borgo n. 4.
L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Comune di Carmignano, per
interessamento dell'assessore al Turismo e Cultura, Fabrizio Buricchi, il Museo
Aligi Sassu di Atessa, diretto da Adele Cicchitti, la Fondazione MuseAte presieduta
da Giulio Borrelli, la Fondazione Crocevia di Alfredo Paglione, mecenate e cognato
di Sassu, e il Comune di Atessa. Per l'occasione, è stato realizzato anche un
catalogo con interventi di Giulio Borrelli ed Adele Cicchitti.
Il percorso espositivo racconta le passioni di Aligi Sassu e la sua grande
poliedricità, che nella sua lunghissima carriera ha realizzato dipinti nelle più
svariate tecniche. Cuore della mostra saranno le quattordici opere su una delle più
grandi passioni che hanno infuocato il grande Maestro sardo-milanese: il ciclismo e
le biciclette. Così, sarà possibile ammirare capolavori del calibro Il ciclista
(1930), Ciclisti (1931), Ciclisti in corsa (1950), Torriani in corsa (1967) o ancora
lo straordinario I ciclisti (1980-1983). Come spiega Borrelli "La passione di Aligi,
per le due ruote, l’aveva nel sangue. A sedici anni (è l’età dell’incontro con
Marinetti e della sua giovanile esperienza futurista) gareggia con il fratello,
Francesco, fisico atletico, più dotato di lui, in competizioni tra amici. Aligi
tiene a sottolineare: “Io arrivavo sempre ultimo”. L’importante è correre, misurarsi
con le difficoltà, spendere le proprie energie".
Ma non solo. Per fornire una visione di insieme dell'opera di Sassu, saranno in
mostra le altre due passioni del Maestro: le donne e i cavalli. Splendidi i nove
soggetti femminili, tra cui La nuda del 1931, La blonde del 1934 e Caffè giallo (Le
tre amiche) del 1938. Si tratta di opere in cui l'artista, per sua esplicita
ammissione, non “mai voluto dipingere delle donne con il piacere moralistico della
condanna o del giudizio”, ma constatare gli aspetti di una condizione umana
degradante che può trovare riscatto e salvezza “con l’umanità stessa delle
creature”.
E superbe le nove opere con a tema i cavalli, il tema iconografico più noto di
Sassu, tra cui Come l’acqua nel fuggire (1973), L’angoscia è un cavallo in fiamme
(1973), I cavalli corrono col diavolo in corpo (1973), Cavalli di luce (1982) e
Cavalli amorosi (1983) in cui, per usare le parole di Adele Cicchitti "un turbinio
di rossi travolge i cavalli e li carica con violenza di energia straripante,
caotica, pulsante di vita e di libertà".
Inaugurazione sabato 21 settembre alle 16.00
Spazio d'arte Alberto Moretti / Schema Polis
via Borgo, 4 - Carmignano (PO)
Tutti i giorni con orari 10.00-12.00 e 15.00-18.00