Musei Vaticani: Museo Gregoriano Profano
Roma
Piazza San Pietro - Monumento Storico
06 69883860 FAX 06 69885061
WEB
Preziose antichita'
dal 30/9/2013 al 5/1/2014
9-16 con chiusura alle 18, ultima domenica del mese 9-14 con ultimo ingresso alle 12.30

Segnalato da

Ufficio Stampa dei Musei Vaticani




 
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30/9/2013

Preziose antichita'

Musei Vaticani: Museo Gregoriano Profano, Roma

Il Museo Profano si rinnova dopo un restauro integrale e con l'allestimento della collezione archeologica. Per l'occasione inaugura la mostra "Preziose antichita'. Il Museo Profano al tempo di Pio VI" ed e' prevista una giornata di studi, il prossimo 16 dicembre, dedicata alla sua storia e alle sue raccolte.


comunicato stampa

Il Museo Profano si rinnova

Eventi nell'evento mercoledì 2 ottobre: i Musei Vaticani sveleranno al pubblico il nuovo allestimento della collezione archeologica del Museo Profano. A celebrare la nuova esposizione, che segue il restauro integrale della sala del Museo e degli armadi del Valadier, la mostra "Preziose Antichità. Il Museo Profano al tempo di Pio VI" e una giornata di studi, il prossimo 16 dicembre, dedicata alla storia del Museo e delle sue raccolte.

Lo studio delle fonti archivistiche e inventariali, condotto a partire dal 2000, ha permesso di ricondurre le opere del Museo Profano ai diversi nuclei collezionistici e ai propri contesti di rinvenimento. Questa più completa base cognitiva ha indotto a formulare un nuovo allestimento dell'esposizione, smantellata in occasione del recente restauro della sala e degli armadi del Valadier.

Il progetto, volto a una riqualificazione e valorizzazione delle raccolte di questa storica entità museale, si imposta sul diverso e più scientifico criterio che prevede di ricostruire i contesti collezionistici e di provenienza, affiancando sezioni tematiche per i reperti di origine ignota.

L'allestimento non è ristretto al solo ambiente storico del Museo Profano, ma si espande nelle campate della Galleria Clementina per permettere la sistemazione di tutti i materiali, anche quelli a tutt'oggi relegati in magazzino.
La Sala del Museo Profano ospita le opere provenienti dalle collezioni del XVII e XVIII secolo (principalmente quella del Card. Gaspare Carpegna), che trovano congrua e opportuna collocazione negli splendidi armadi in legno del Brasile di Pio VI.

Integralmente nuova è l'esposizione nella Galleria Clementina, che ospita – in apposite vetrine – i reperti degli scavi settecenteschi e ottocenteschi nello Stato Pontificio (tra gli esemplari più preziosi e importanti: i bronzetti di VI-IV sec. a.C della stipe votiva di Valle Fuino da Cascia, i ritrovamenti della bonifica pontina operata da Pio VI e la testa e il braccio d'avorio di una statua di Atena crisoelefantina di età adrianea dalla villa sabina della potente famiglia dei Bruttii Presentes) e le maestose code di cavallo in bronzo dorato rinvenute nella realizzazione del Ponte sul Fosso della Scheggia e le sezioni tematiche dedicate a illustrare interessanti aspetti di vita quotidiana, civile e militare, con esempi imponenti della bronzistica monumentale (quali una splendida testa di divinità femminile e una copia di magnifici grifoni alati).

Una sezione a parte della Galleria è dedicata all'esposizione di pregevoli opere della collezione, realizzate fra Seicento e Ottocento ma ispirate all'antico, quali i cammei Girometti e i rilievi d'argento cd. "del Cellini", con cui i papi vollero rifondere il Museo delle gravose perdite subite durante l'occupazione napoleonica assieme ai reperti assiro babilonesi, a quelli precolombiani, e alle antichità pompeiane.

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Preziose antichità
Il Museo Profano al tempo di Pio VI

a cura di Guido Cornini e Claudia Lega

Dal 2 ottobre 2013 al 4 gennaio 2014, per la prima volta dopo oltre duecento anni, una mostra farà rivivere in Vaticano il fascino delle raccolte settecentesche del Museo Profano al tempo di Pio VI, prima delle requisizioni napoleoniche. Occasione unica per veder riunite, nel loro luogo di conservazione originario, opere già esposte nel Museo e ora custodite in prestigiose istituzioni culturali internazionali. L'esposizione aprirà in contemporanea al nuovo allestimento delle collezioni storiche del Museo Profano.

Il Museo Profano, primo nucleo espositivo delle raccolte di antichità profane del futuro complesso dei Musei Vaticani, fu creato da Clemente XIII (Rezzonico 1758-1769) e impreziosito nelle raccolte e nell'arredo da Pio VI (Braschi 1775-1799). La conclusione dell'impegnativo progetto di restauro che ne ha interessato l'insieme, è stata l'occasione per immaginare un momentaneo "ritorno a casa" di un nucleo di gemme e cammei antichi, legati alla fine del Settecento in elaborate montature neoclassiche, e di pregevoli documenti numismatici greci, etruschi e romani. Coinvolte nelle drammatiche vicende belliche del periodo napoleonico, queste opere presero infatti la via della Francia, come indennizzo di guerra, a seguito dell'uccisione a Roma nel 1798 del generale Mathurin-Léonard Duphot.

Curata da Guido Cornini e Claudia Lega, Curatore e Assistente del Reparto Arti Decorative dei Musei Vaticani, la mostra Preziose Antichità. Il Museo Profano al tempo di Pio VI - allestita nella suggestiva cornice della Sala delle Nozze Aldobrandine - espone infatti per la prima volta in oltre duecento anni negli spazi per i quali erano state originariamente concepite opere come il Gruppo dell'Augusto, con lo splendido ritratto in calcedonia dell'imperatore, il famoso Cammeo Carpegna, onice magnificamente incisa con il Trionfo di Bacco, il Gruppo delle Paste, con il pinax in vetro-cammeo raffigurante gli amori di Bacco e Arianna, e altri Gruppi e cammei genialmente reinterpretati e infusi di nuova vita da Luigi Valadier, celeberrimo argentiere romano della Roma di Pio VI.
Spicca su tutti lo straordinario Cammeo Gonzaga, pregevole creazione ellenistica con il ritratto di Tolomeo II Filadelfo e della sua sposa Arsinoe, ultimo grande acquisto di papa Braschi in una Roma ancora ancien régime, requisito da Napoleone per Giuseppina Beauharnais e da lei donato allo zar Alessandro II di Russia. Oggi è uno dei pezzi più ammirati dell'Ermitage

Ad esse si uniscono i bei rami illustranti la collezione del Museo Profano, realizzati nel Settecento e custoditi presso l'Istituto Nazionale per la Grafica, e una selezione delle monete del medagliere Carpegna rimaste presso il Medagliere Vaticano, accanto ad alcuni pezzi della medesima raccolta ora alla Bibliothèque nationale de France, Cabinet des Médailles. Assieme è la rara moneta etrusca proveniente dalla stipe di "Valle Fuino" presso Cascia, rinvenuta al tempo di Pio VI.

La mostra è accompagnata da un catalogo, edito in tre lingue da Edizioni Musei Vaticani, che presenterà le opere esposte e la loro storia, focalizzando l'attenzione sul Museo Profano durante il papato di Pio VI, periodo in cui le collezioni conobbero il loro massimo splendore.

Catalogo: Edizioni Musei Vaticani - Disponibile nei punti vendita all'interno dei Musei Vaticani al prezzo di € 38.00

Inaugurazione 1 ottobre 2013 ore 18

Sala delle Nozze Aldobrandine, Musei Vaticani
Piazza San Pietro
Biglietto: L'accesso gratuito alla mostra è incluso nel biglietto di ingresso ai Musei Vaticani
Orario: segue quello dei Musei Vaticani (ore 9.00-16.00 con chiusura alle ore 18.00)
Ingresso gratuito ai Musei Vaticani e alla mostra ogni ultima domenica del mese
Orario: 9.00-14.00, ultimo ingresso alle ore 12.30

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