Giulia Torra
dal 2/10/2013 al 30/10/2013
Segnalato da
2/10/2013
Giulia Torra
La Feltrinelli , Verona
Paesaggi immaginari. Dettagli di paesaggi non riconoscibili, di lettere dell'alfabeto scritte a mano. Quelli che Torra propone sono condensati di fotografie da cartolina illustrata, di missive cartacee.
a cura di Angela Madesani
Dettagli di paesaggi non riconoscibili, di lettere dell’alfabeto scritte a mano. Sono condensati di fotografie da cartolina illustrata, di missive cartacee quelli che Giulia Torra ci propone. Ogni nuova immagine è il frutto di sovrapposizioni. Non si tratta di un lavoro fotografico. Torra non ha utilizzato una fotocamera. Si è limitata a scansire dei materiali in suo possesso e a sovrapporre con Photoshop quanto ottenuto.
Un’analisi, la sua, che apre infinite questioni di matrice linguistica. L’utilizzo di immagini già prodotte è un tema particolarmente attuale si pensi a Joachim Schmid, ad Alessandra Spranzi. Questo è il punto di partenza, lo svelamento del processo che conduce all’opera.
Qui è il recupero di materiali appartenuti a suo nonno paterno. Un nonno che Giulia non ha mai conosciuto, che insegnava latino e greco nella scuola superiore di una cittadina del basso Piemonte.
Quelle sulle quali ha lavorato sono le cartoline che il nonno riceveva dai suoi studenti: tutte in bianco e nero, alcune recano la scritta in corsivo con la descrizione del luogo di appartenenza. Luoghi qualunque, dai quali è assente qualsiasi forma di esotismo.
Le immagini di quei luoghi non sono frutto di un’esperienza dello sguardo. Non lo sono per Giulia, non lo sono state per il nonno, ma neppure per gli studenti: sono cartoline comprate. Quelli che riusciamo a scorgere sono dettagli che hanno ingenerato e che ingenerano in chi guarda una sorta di caos degli occhi e della mente.
La dimensione mnemonica, la perdita, la cancellazione sono il nucleo della ricerca di Giulia Torra, ai primi passi nel mondo dell’arte. Volutamente non ho utilizzato la parola artista che talvolta è un contenitore vuoto, privo di un reale corrispondente.
Giulia, alla ricerca continua del senso del proprio fare e del proprio essere, è conscia, al momento, di non potere offrire risposte, quanto piuttosto di fare e soprattutto di farsi nuove domande.
Inaugurazione: giovedì 3 ottobre, ore 18.30
la Feltrinelli
via Quattro Spade 2, Verona