Istanti di vetro. L'artista interpreta gli oggetti di vetro creati da Marina e Susanna Sent. In mostra sul'isola di Burano 45 scatti fotografici recenti.
La mostra dà conto della stima che lega tre donne accomunate dalla reciproca passione per il vetro, la luce e la fotografia.
Attraverso gli scatti, Federica Bottoli, interpreta gli oggetti di vetro creati da Marina e Susanna Sent, capaci di aggiornare la plurisecolare tradizione muranese.
L’incontro delle tre protagoniste di questa storia risale al 2008, quando Federica Bottoli iniziava la selezione dei pezzi da immortalare per Trasparenze: una mostra allestita nei Tinelli di Palazzo Te a Mantova e dedicata al vetro e alla sua rappresentazione. Nessun materiale come il vetro può offrire una complessità speculativa sul rapporto tra luce, ombra, manualità, attimo, eleganza, vita: tutti elementi catturati dagli scatti di Federica.
L’obiettivo si focalizzò allora sulle collane minimaliste dalle grandi bolle di vetro, sulle infilate di perle quadrate, sulle maglie ordite da tessere diafane. Sent però è anche sinonimo di colore: Marina e Susanna hanno infatti sperimentato inedite sovrapposizioni di colori in pasta e, con sensibilità e fantasia, hanno reinterpretato la cifra tradizionale muranese. Le stesse che si ritrovano nei loro preziosi dalle forme pulite, dagli angoli smussati, intrinsecamente semplici e dunque, moderni. Una pratica cromatica che ha inciso sulla scelta stilistica della fotografia che si tinge di toni forti e contrastati: un’esperienza ravvicinata col colore che diviene il protagonista dell’immagine. Federica interpreta il vetro per macchie cromatiche che portano la fotografia al limite della figurazione astratta e il punto di vista ravvicinato diviene lo strumento per indagare la materia, comprenderla, leggerla in maniera personale e slegata dalle logiche commerciali.
Ciò nonostante il vetro resta vetro, sia negli oggetti di Marina e Susanna che nelle immagini di Federica in cui, per quanto, distorto, riletto, ingrandito, scansionato dalla lente dell’obiettivo, mantiene la sua natura tattile.
Un rispetto per la materia che ha risaldato il sodalizio artistico e che la mostra veneziana ribadisce in occasione dell’apertura al pubblico – come spazio espositivo – dell’atelier delle sorelle Sent a Murano.
La mostra si articola su quarantacinque fotografie di Federica Bottoli suddivise in due sezioni: una dedicata alle trasparenze in cui le trenta stampe digitali sono incollate a caldo su lame d’alluminio e presentate al vivo e una quindicina di scatti dedicati al colore, in cui le stampe opache sono incollate su pannelli forex e incorniciate da un frame di legno scuro a contrasto.
L’esposizione, ospitata da Marina e Susanna Sent, è dunque anche l’occasione per ripercorrere, in maniera affatto inedita e poetica, i vent’anni d’attività della vetreria.
Spazio Sorelle Sent
Murano, Fondamenta Serenella, 20 (Fermata ACTV Colonna) - Venezia