Il sotterraneo del mondo. Le fotografie in mostra s'ispirano alla celebre poesia Nuda, contenuta nella raccolta Cento sontetti d'amore (1959) di Pablo Neruda.
a cura di Gaia Pasi
IL SOTTERRANEO DEL MONDO è la mostra personale di fotografia di Andrea Sampoli (Siena 1977) a cura di Gaia Pasi che inaugura lunedì 28 ottobre dalle ore 19:00 ad Untubo, vicolo del Luparello 2, Siena, e che sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 18:00 alle 01:00 fino al 10 dicembre 2013.
I lavori in mostra, s’ispirano alla celebre poesia Nuda, contenuta nella raccolta Cento sontetti d’amore (1959) di Pablo Neruda (Parral 1904||Santiago del Cile 1973).
Come spiega Sampoli “questa serie di fotografie di nudo in bianco e nero, nasce dalla voglia di raccontare attraverso gli scatti ciò che il poeta ha raccontato con la penna; ad ogni verso di questa poesia ho abbinato una fotografia nel tentativo di fissare in immagini ciò che leggendo diventa sfuggente, ciò che si lascia accarezzare e, un secondo dopo, svanisce”.
Un percorso impegnativo e consapevole, ma anche assolutamente istintivo, che porta Sampoli a lavorare sulle crete senesi, paesaggio lunare che si presta magnificamente alla profondità delle parole del celebre poeta cileno. Le luci di questa terra, catturate con pellicola in bianco e nero, scolpiscono i corpi delle modelle conferendo carattere e personalità ai soggetti che si trasformano in statue vibranti dalle pose e dai gesti immortali. Ma se è affascinante capire come un testo poetico possa avere ispirato un’immagine e in questo caso addirittura una serie di lavori, è altrettanto interessante capire come la letteratura possa essere suggestionata dalla fotografia. In Ritratto in seppia (2000), Isabel Allende (Lima, Perù 1942) per bocca di Aurora, il personaggio principale del libro, fa una descrizione strepitosa della fotografia in bianco e nero e di “come un oggetto o un corpo dall’aspetto comune, se osservati con vera attenzione, si trasformano in qualcosa di sacro. La macchina fotografica può rivelare i segreti che l’occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l’obiettivo.
La fotografia è un esercizio d’osservazione e il risultato è sempre un colpo di fortuna: tra le migliaia di negativi che riempiono diversi cassetti del mio studio quelli eccezionali sono veramente pochi. La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte. E’ una ricerca soprattutto spirituale. Cerco verità e bellezza nella trasparenza d’una foglia d’autunno, nella forma perfetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella curva d’una schiena femminile, nella consistenza d’un vecchio tronco d’albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà. Alcune volte, mentre lavoro su un’immagine nella mia camera oscura, fa la sua comparsa l’anima di una persona, l’emozione di un evento o l’essenza vitale di un oggetto, e allora il cuore mi trabocca di felicità e libero il pianto, non riesco a farne a meno”.
Andrea Sampoli è nato a Siena nel 1977 dove vive e lavora.
Il primo approccio alla fotografia avviene a Monaco di Baviera nel 1998, durante gli studi alla Ludwig Maximilians Universitaet. Negli anni a venire si dedica alla fotografia soggettiva e concettuale e alla ricerca della emozionalità dell'immagine; in questi anni scatta esclusivamente in bianco e nero.
Nel 2010 espone le sue fotografie ai Magazzini del Sale a Siena, la mostra è presentata dal celebre semiologo Omar Calabrese.
Dal 2008 si dedica alla fotografia di nudo.
Dal 2011 al 2013 Pubblica per Play Boy Italia ed Art Tribune ed è invitato ad esporre all'Art Contemporary Center di Helsinky.
Alcune sue fotografie sono esposte in permanenza nella prestigiosa galleria Wikiarte a Bologna.
Attualmente insegna presso la sua scuola, "Studium Fotografia" e contribuisce allo sviluppo del progetto Google Business Photo" come "Tusted indipendent Photographer".
lunedì28||10||2013 ore 19:00
Circolo unTubo
Siena Toscana Italia
vicolo del Luparello, 2
lunedì-sabato - 18:00-01:00chiuso la domenica