I fiori del male. Le fotografie di rifiuti e devastazioni quotidiane vengono enfatizzate e rielaborate digitalmente da Giovanni Reffo.
a cura di Loredana Manciati
Introduzione alla mostra: “ I Fiori del male” di G. Reffo
Questo percorso espositivo, costituito da immagini fotografiche realizzate con tecnica essenziale ed elaborate con programmi digitali, non ha certo lo scopo di proporre la fotografia per la ricercatezza della sua tecnica e le sue specifiche funzioni linguistiche. In realtà è proprio la semplificazione dell’esecuzione ad esaltarne il significato concettuale, che è il vero obiettivo. Le foto, tratte dalla condizione reale nella quale i rifiuti e le devastazioni ci si presentano quotidianamente, vengono enfatizzate, si rigenerano assumendo una estetica del bello un po’ decadente. Frutto di una menzogna visiva, di un inganno. Dopo un primo momento di meraviglia e sconcerto, le immagini ci conducono verso la riflessione. Quale? Non siamo più realmente consapevoli del brutto che ci assedia, ovunque il nostro sguardo è ormai assuefatto al degrado, è questo il danno più profondo. Questa è una realtà che esiste e dilaga senza sosta. L’averla trasfigurata, dice l’artista, ce la pone dinanzi, come esaltata, per muovere nelle nostre coscienze un moto d’indignazione. Giovanni Reffo, è artista visivo, e per chi lo conosce, le sue opere pittoriche, materiche, le sue installazioni, toccano spesso temi concettuali. In questa mostra, rielabora nelle immagini fotografiche molti dei temi delle sue composizioni dai segni graffianti, come le tematiche profonde che affronta, rivolte alla lettura dell’interiorità e del rapporto uomo-ambiente. Si è ispirato per il titolo, molto disinvoltamente, ad una delle letture amate: Baudelaire, i suoi “ Les fleurs du mal ” li ha trasposti nel tema delle sue immagini che mostrano inquietanti la costante decadenza che contamina l’oggi e si proietta inesorabile verso il futuro.
Loredana Manciati
Inaugurazione 26 ottobre
Galleria “il Torcoliere”
Via S. Maria di Corte 33, 00035
Olevano Romano, Roma
26 e 27 ore 18-19, altri giorni su richiesta