L'architettura e il processo creativo: ciclo di conferenze, mostre-studio e performance. Primo appuntamento del programma di architettura della durata di due anni. Conferenza con Adam Caruso e Thomas Demand, mostra-studio dal titolo "Madame Wu and the Mill from Hell".
L'architettura e il processo creativo: ciclo di conferenze, mostre-studio e performance
I appuntamento
Adam Caruso / Thomas Demand
Madame Wu and the Mill from Hell
S’intitola Meeting Architecture il nuovo programma di architettura della British School at Rome, a cura di Marina Engel. Il progetto si svolge nei prossimi anni e comprende seminari, mostre-studio e performance, volti a indagare il rapporto esistente fra architetti ed esponenti di altri processi creativi. Nell’arco di oltre due anni, alcune delle più rilevanti figure nel campo dell’architettura, dell’arte, del cinema e della musica, si confronteranno sulla natura delle loro collaborazioni.
Il primo appuntamento della rassegna, martedì 29 ottobre, vede protagonisti, in una conferenza e in una mostra-studio dal titolo Madame Wu and the Mill from Hell, l’architetto anglo-canadese Adam Caruso (Caruso St. John) – che torna all’Accademia Britannica dopo la conferenza e l’esposizione del 2007 – e l’artista tedesco Thomas Demand. I due hanno spesso lavorato insieme e questa sarà un’occasione unica per ascoltarli parlare del loro approccio creativo. A moderare l’incontro Mario Codognato, storico dell'arte, critico e curatore.
Per la prima volta verrà presentata un’analisi della loro collaborazione in una mostra-studio che comprende tra i progetti esposti: la mostra di Thomas Demand alla Neue Nationalgalerie di Berlino del 2009; Nagelhaus e la riprogettazione della Escher-Wyss-Platz di Zurigo, 2007-2010, in parte presentate alla 12. Mostra Internazionale di Architettura la Biennale di Venezia; la casa di Thomas Demand, Berlino, 2013, appena conclusa. Il titolo dell’evento si riferisce alla vicenda realmente accaduta della signora Wu – impegnata insieme al marito a difendere la propria abitazione dall’abbattimento nella città di Chongquing in Cina – a cui Demand si è ispirato per Nagelhaus, e alla casa stessa di Thomas Demand, un antico mulino vicino a Berlino. La documentazione esposta include una selezione di modelli, fotografie, disegni e filmati.
L’idea di Meeting Architecture nasce da una riflessione su una delle particolarità che caratterizza la cultura britannica, in cui i confini tra i diversi processi creativi sono spesso oltrepassati. Tappa significativa di questa tendenza è stata This is Tomorrow, una mostra estremamente influente ospitata nel 1956 dalla Whitechapel Art Gallery di Londra, che vide la collaborazione di artisti, architetti, musicisti e grafici. Anche oggi, sul piano internazionale, gli architetti contemporanei sono invitati a progettare un numero sempre maggiore di spazi artistici, gallerie, musei, ma anche auditorium, sale da concerto ecc. Per poter svolgere il proprio lavoro adeguatamente, devono spesso comprendere e adattarsi ai processi creativi di altre discipline. Questa situazione ha portato anche a una serie di affascinanti collaborazioni, soprattutto fra artisti e architetti, due campi storicamente molto vicini.
Nel primo appuntamento, Meeting Architecture si concentrerà su uno dei rari casi in cui architetti e artisti visivi concepiscono e progettano il loro lavoro insieme, a differenza di quelli in cui l'architetto invita l'artista a intervenire su uno spazio già completato. Nei prossimi appuntamenti, per quanto riguarda il suono verranno analizzati alcuni progetti che uniscono architetti e compositori consapevoli di come architettura, spazio e contesto possano contribuire a determinare la sensibilità musicale dei compositori, nonché dell'influenza esercitata dalla musica sugli architetti, concetti che finora sono stati relativamente poco esplorati. Il cinema, inteso come “architettura dello spazio in movimento”, è un argomento già molto discusso, mentre non si parla spesso, per esempio, del fatto che molti registi, direttori della fotografia e scenografi si siano formati come architetti, aspetto che ha influito notevolmente sul loro operato nell’ambito cinematografico.
“Quali sono le convergenze fra i vari campi, e quali le divergenze, in termini di fonti di ispirazione, metodologie di lavoro e obiettivi? In che misura la comprensione del processo creativo di altre professioni contribuisce allo sviluppo della pratica nella propria disciplina? Come si può definire la creatività nell'architettura? Con tutti questi incroci interdisciplinari, l'architettura corre il rischio di perdere la propria autonomia e la propria integrità etica? Questi sono alcuni dei quesiti – spiega Marina Engel – con i quali ci confronteremo”.
Infine, Meeting Architecture rifletterà anche sulla natura multidisciplinare della British School at Rome, nonché di molte altre accademie straniere presenti nella capitale, nelle quali coesistono e collaborano numerosi studiosi e creativi provenienti da una gamma estremamente ampia di discipline.
Dopo Adam Caruso e Thomas Demand, sarà la volta di Reinier de Graaf (OMA), a dicembre 2013. Il prossimo anno, la programmazione prevede appuntamenti con Amos Gitai; David e Peter Adjaye; Cecil Balmond e Daniel Libeskind e, a seguire, con Vivien Lovell, Eric Parry e Richard Deacon, Wouter Vanstiphout (Crimson Architectural Historians), Richard Sennett, Thomas Schütte, Alfredo Pirri e molti altri.
Fra i moderatori delle conferenze, oltre a Mario Codognato ci saranno: Francesco Garofalo (architettura), Irene Bignardi (architettura e cinema), Martin Brody (architettura e musica).
Meeting Architecture è realizzata in collaborazione con il Royal College of Art, partner dell’iniziativa, che ospiterà i seminari in programma a Londra.
Adam Caruso è nato a Montréal (Canada) nel 1962, dove ha studiato architettura presso la McGill University. È professore di Architettura e Costruzione presso l’ETH di Zurigo. Nel 1990 ha fondato, insieme a Peter St John, lo studio Caruso St John Architects. Fra i loro progetti ricordiamo: The New Art Gallery a Walsall, Gran Bretagna; Victoria and Albert Museum of Childhood, Londra; Brick House, Londra; Nottingham Contemporary Art Gallery, Nottingham; le gallerie Gagosian a Londra, Roma, Parigi e Hong Kong. Fra i progetti completati di recente: la prima fase della riorganizzazione della Tate Britain e un nuovo presbiterio per la Cattedrale di San Gallo, in Svizzera.
Thomas Demand è nato a Monaco di Baviera, vive e lavora a Berlino e Los Angeles. Ha studiato presso l’Academy of Arts di Düsseldorf e il Goldsmith College di Londra. Tra le mostre personali, quelle realizzate presso: Graham Foundation, Chicago (2013); DHC/Arte, Montréal (2013); National Gallery of Victoria, Melbourne (2012); Museum of Modern Art, Tokyo (2012); Kaldor Public Arts Project # 25, Sydney (2012); Boijmans van Beuningen, Rotterdam (2010); Neue Nationalgalerie, Berlino (2009); MUMOK, Vienna (2009); Fondazione Prada, Venezia (2007); Serpentine Gallery, Londra (2006); Museum of Modern Art, New York (2005). Nel 2004 il Kunsthaus Bregenz gli dedica una retrospettiva e, nello stesso anno, Demand rappresenta la Germania alla 26. Biennale di San Paolo del Brasile. Fra le mostre collettive: When Attitudes Become Form, Fondazione Prada Ca' Corner della Regina (2013); La carte d'après natura, Nouveau Musée National de Monaco (2010) e Matthew Marks Gallery (2011); una sala per la Fondazione Prada Ca' Corner della Regina (2011). Ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2008, 2010 e 2012. Il suo lavoro è presente in numerosi musei e collezioni tra cui il Museum of Modern Art, New York; il Museo Guggenheim, New York; il Centre Pompidou, Parigi; la Tate Modern, Londra; il Castello di Rivoli, Torino e la Fondazione Prada, Milano.
Apertura mostra Adam Caruso e Thomas Demand, Madame Wu and the Mill from Hell:
29 ottobre – 19 novembre 2013, da martedì a sabato, ore 15-19, ingresso libero
Per ulteriori informazioni:
The British School at Rome, tel. +39 06 3264939, www.bsr.ac.uk
Ufficio Stampa Meeting Architecture:
Marta Colombo, mob. +39 340 3442805, martacolombo@gmail.com; Ilaria Gianoli, mob. +39 333 6317344, ilariagianoli@alice.it
In collaborazione con: Royal College of Art, Accademia di Francia – Villa Medici, Embassy of the Kingdom of the Netherlands, Israeli Embassy
Con il supporto di: Bryan Guinness Charitable Trust, Cochemé Charitable Trust, John S. Cohen Foundation, Delegazione del Québec a Roma
Media Partners:
The Achitectural Review, Artribune, Nero
MEETING ARCHITECTURE
Architecture and the Creative Process
programme of lectures, study-exhibitions and performances
29 October 2013
Part 1
Adam Caruso / Thomas Demand
Madame Wu and the Mill from Hell
18.00: conversation between Adam Caruso and Thomas Demand chaired by Mario Codognato
19.30: opening of study-exhibition
The British School at Rome, Via Gramsci 61, 00197 Roma
Meeting Architecture, The British School at Rome’s new programme, curated by Marina Engel, will run for the next few years. It will consist of lectures, study-exhibitions and performances by some of the leading figures in architecture, art, film and sound and will analyse the nature of collaboration between architecture and some of the other creative processes.
This programme is in partnership with the Royal College of Art who will also host the lectures in London.
Thomas Demand and Adam Caruso will open the programme on 29 October 2013 with a conversation and study-exhibition: Madame Wu and the Mill from Hell. The Anglo-Canadian architect and the German artist have collaborated for many years and this event will provide a rare opportunity to hear them discuss the nature of their collaborations as well as present for the first time an analysis of some of their work together. The Italian critic and curator Mario Codognato will moderate the discussion.
Projects presented include: Thomas Demand’s exhibition at the Nationalgalerie, Berlin, 2009; Nagelhaus, the redesign of the Escher-Wyss-Platz, Zurich, 2007-2010 and Thomas Demand’s house, near Berlin, that has just been completed this summer. Documentation will include a selection of models, photographs, drawings and films.
In Britain, “This is Tomorrow” at London’s Whitechapel Art Gallery in 1956 saw artists, architects, musicians and graphic designers working together in a seminal art exhibition. The crossing of boundaries between the different creative processes has since become a characteristic of British culture. Internationally as well, contemporary architects are designing an increasing number of art spaces, galleries and museums as well as concert halls, performing arts spaces, fashion sets, technological institutions etc. They are constantly expected to understand and accommodate the creative processes of other disciplines in order to design their work successfully. This process has also led to a number of fascinating collaborations, most notably between artists and architects, two fields that are historically closely linked.
Meeting Architecture will examine some of these collaborations and focus on those rarer examples in which architects and artists conceive and design the projects together as opposed to architects inviting artists to decorate a finished building. The programme will also consider sound and look at some of the projects that unite architects and composers focusing on how architecture, venue and context can help shape the artistic output of composers, an area that has not been widely investigated. The concept of cinema as the architecture of moving space has often been discussed. However, there has been little consideration of how many film directors, directors of photography and scenographers have been trained as architects and of the considerable influence that this has had on their work in film.
Some of the themes investigated in the programme include: What are the convergences and the divergences in sources of inspiration, working methods and aims? How does understanding the creative process of other callings help to develop the practice of one’s own discipline? How can one define creativity in architecture? Does architecture as a practice risk losing its autonomy and ethical status with so many interdisciplinary crossovers?
Finally, Meeting Architecture will also reflect the multi-disciplinary nature of the British School at Rome and indeed of many of the other foreign academies in Rome in which a variety of scholars and professionals from an extremely wide range of disciplines live and work together.
Future participants include: Reinier de Graaf (OMA), Amos Gitai, David and Peter Adjaye, Cecil Balmond and Daniel Libeskind, Vivien Lovell, Eric Parry and Richard Deacon, Wouter Vanstiphout (Crimson Architectural Historians), Richard Sennett, Thomas Schütte and Alfredo Pirri and many others.
Discussion moderators include: Francesco Garofalo (architecture), Mario Codognato (architecture and art) Irene Bignardi (architecture and cinema), Martin Brody (architecture and sound).
Thomas Demand and Adam Caruso will lecture at the Royal College of Art on December 5th 2013.
Adam Caruso was born in Montreal in 1962 and studied architecture at McGill University. He established Caruso St John Architects with Peter St John in 1990. Projects by the practice include: New Art Gallery Walsall; Victoria and Albert Museum of Childhood; Brick House, London; Nottingham Contemporary and Gagosian Galleries in London, Rome, Paris and Hong Kong. Recently completed projects include the first phase of their work at Tate Britain and a new chancel for the Cathedral of St Gallen, Switzerland. Adam Caruso is Professor of Architecture and Construction at the ETH Zurich.
Thomas Demand was born in Munich and studied at the Academy of Arts in Duesseldorf and Goldsmith’s College in London. His solo exhibitions include shows at the Graham Foundation, Chicago (2013), DHC/Art, Montréal (2013), National Gallery of Victoria, Melbourne (2012), the Museum of Modern Art, Tokyo (2012), Kaldor Public Arts Project #25, Sydney (2012), Boijmans van Beuningen, Rotterdam (2010), Neue Nationalgalerie, Berlin (2009), MUMOK, Vienna (2009), the Fondazione Prada, Venice (2007), the Serpentine Gallery, London (2006), the Museum of Modern Art, New York (2005), a retrospective at the Kunsthaus Bregenz (2004) and he represented Germany at the 26th Sao Paulo Biennale (2004). Curated shows include When Attitudes Become Form at Fondazione Prada Ca’ Corner della Regina (2013), La carte d’après nature at the Nouveau Musée National de Monaco (2010) and Matthew Marks Gallery (2011), a room for the Fondazione Prada Ca’ Corner della Regina (2011). He contributed to the Architecture Biennale, Venice, in 2008, 2010 and 2012. His work is represented in numerous museums and collections including the Museum of Modern Art, New York; the Guggenheim Museum, New York; the Centre Pompidou, Paris; Tate Modern, London; the Castello di Rivoli, Turin; Fondazione Prada, Milan. He lives and works in Berlin and Los Angeles.
Study-exhibition opening times: Madame Wu and the Mill from Hell:
29 October – 19 November 2013, from Tuesday-Saturday, 15.00-19.00
For further information:
The British School at Rome, telephone +39 06 3264939, www.bsr.ac.uk
Press Office Meeting Architecture:
Marta Colombo, telephone: +39 340 3442805, e-mail: martacolombo@gmail.com
Ilaria Gianoli, telephone: +39 333 6317344, e-mail: ilariagianoli@alice.it
In collaboration with: Royal College of Art, French Academy in Rome – Villa Medici, Embassy of the Kingdom of the Netherlands, Israeli Embassy.
With the support of: Bryan Guinness Charitable Trust, Cochemé Charitable Trust, John S. Cohen Foundation, Delegazione del Québec a Roma
Media Partner: The Architectural Review, Artribune, Nero
29 ottobre:
ore 18.00: conversazione di Adam Caruso e Thomas Demand moderata da Mario Codognato
ore 19.30: inaugurazione mostra-studio, aperta fino al 19 novembre 2013
The British School at Rome
via Gramsci, 61 - Roma
Da martedì a sabato, ore 15-19
Ingresso libero