Dario Agrimi
Fabio Bonanni
Pino Caputi
Dario Carmentano
Pierluca Cetera
Antonio Cicchelli
Guido Corazziari
Pino Malerba
Daniela Corbascio
Guillermina De Gennaro
Patrizia D'Orazio
Piero Di Terlizzi
Raffaele Fiorella
Giuseppe Fioriello
Antonino Foti
Giulio Giancaspro
Gaetano Grillo
Beppe Labianca
Nicola Liberatore
Giuseppe Lisi
Oronzo Liuzzi
Paolo Lunanova
Gianna Maggiulli
Nicola Maria Martino
Mauro Antonio Mezzina
Magda Milano
Ezia Mitolo
Monticelli e Pagone
Massimo Quarta
Raffaele Quida
Pippo Patruno
Lino Sivilli
Francesca Speranza
Annamaria Suppa
Beppe Sylos Labini
Tarshito
Giulia Barone
Valeria Caldara
Cristina Mangini
Elisa Zambetta
Monica Casalino
Annalaura Cuscito
Anna De Francesco
Erika De Nicolo
Vincenzo De Sario
Marco Fabiano
Chiara Gatto
Davide Mangione
Antonio Pasquale Prima
Pierfederica Verdegiglio
Giuseppe Volpe
Vito Caiati
Fabio Bonanni
Santi Medici tra Arte e Medicina. Una rassegna ispirata ai Santi Cosma e Damiano, che hanno trasceso la medicina sublimandola nell'arte.
Perché dedicare una poderosa collettiva d’arte contemporanea a due personalità vissute alla fine dell’impero romano - prima medici, santi e guaritori nei villaggi dell’antica Cilicia (oggi Turchia), poi condannati a morte per mano dello spietato Governatore Lisia?
Si narra che il martirio dei Santi Medici Cosma e Damiano fu efferato e cruento: la loro esemplare filantropia echeggia in un culto senza tempo che giunge imponente fino ai giorni nostri.
Cosma e Damiano coniugano icasticamente la nobile quintessenza Ippocratica della medicina, l’umile cifra della santità con una dualità che si scioglie nell’unicum. Ci ipnotizzano questi due Santi: si presentano in due, assieme e all’unisono; sono medici ma non esercitano la medicina schiavi di un narcisismo freddo e accademico, scandito dagli obliqui interessi dell’odierna farmacrazia. Non chiedono, né accettano compensi di alcun tipo per le cure che offrono. Non concorrono tra loro ma cooperano per il bene del paziente.
Questi due Santi ci ricordano che il grande malato di questo nostro secolo è l’immaginazione: quasi da eretici, immaginano un inedito rapporto tra medico e paziente. Un rapporto transitivo e partecipato per cui il medico, lungi dall’essere autoritario, accoglie la malattia del proprio paziente come lo zampillo sulfureo di un tellurico disagio interiore: ascoltano l’inconscia voce della sua anima più profonda, rimasta fino a quel momento dimenticata. La malattia diventa un prezioso ponte tra il corpo e l’anima intesa come identità peculiare del malato che non prova senso di colpa per le sofferenze patite; non è costretto a sentirsi “naturalmente” patologico, ma anzi dà energia alla sua immaginazione, che è il luogo della sua guarigione. Così egli può riacquistare il senso limpido del suo valore, grazie ad un mentore che fa discendere in lui il suo potenziale creativo, rendendolo consapevole della sua vocazione, rendendolo consapevole del suo Essere.
Cosma e Damiano sanno bene che il vero medico guarisce attraverso se stesso e il livello di guarigione conquistato per sé. Solo il medico che ha imparato a comprendere la propria divinità interiore è in grado di riconoscere l’anima inascoltata del malato: se un medico non è se stesso, può guarire meccanicamente il sintomo, ma non guarisce l’uomo.
Santi e Artisti. L’arte vuol dire soggettività, originalità, corrispondenza al proprio Essere, godimento di sé, intimità con il proprio cosmo interiore: questa rassegna è un inno alla loro assoluta originalità di essere medici, sfidare luoghi comuni e condizionamenti esterni omologanti ed imprigionanti. Solo il medico che riesce a farsi artista cioè ad emanciparsi dal principio di autorità, custodito dalla cosiddetta scienza, può vedere oltre la malattia il malato, oltre il sintomo l’uomo: non un uomo astratto ma proprio quell’uomo. E’ ovvia la contiguità dei Santi Medici con l’arte. L’arte che è guardare il mondo ed accorgersi di vederlo per la prima volta, in maniera nuova, personale, autentica. Come i Santi Medici che hanno trasceso la medicina sublimandola nell’arte: ecco svelata la sacra formula della loro santità.
(Vito Caiati)
Artisti in mostra: Dario Agrimi, Fabio Bonanni, Pino Caputi, Dario Carmentano, Pierluca Cetera, Antonio Cicchelli, Guido Corazziari, Pino Malerba, Daniela Corbascio, Guillermina De Gennaro, Patrizia D'Orazio, Piero Di Terlizzi, Raffaele Fiorella, Giuseppe Fioriello, Antonino Foti, Giulio Giancaspro, Gaetano Grillo, Beppe Labianca, Nicola Liberatore, Giuseppe Lisi, Oronzo Liuzzi, Paolo Lunanova, Gianna Maggiulli, Nicola Maria Martino, Mauro Antonio Mezzina, Magda Milano, Ezia Mitolo, Monticelli e Pagone, Massimo Quarta, Raffaele Quida, Pippo Patruno, Lino Sivilli, Francesca Speranza, Annamaria Suppa, Beppe Sylos Labini, Tarshito.
Studenti: Giulia Barone, Valeria Caldara, Cristina Mangini, Elisa Zambetta, Monica Casalino, Annalaura Cuscito, Anna De Francesco, Erika De Nicolo, Vincenzo De Sario, Marco Fabiano, Chiara Gatto, Davide Mangione, Antonio Pasquale Prima,
Pierfederica Verdegiglio, Giuseppe Volpe.
“Ogni persona è un genio. Ma se giudichi un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi su un albero, passerà tutta la sua vita pensando di esser stupido."
(Albert Einstein)
Inaugurazione venerdì 1 Novembre 2013 alle 17.30
Civica Galleria d'Arte Contemporanea
piazza Cavour, Torrione Angioino, Bitonto
Aperto dal martedì al venerdì ore 17.30 - 20.30, sabato e festivi ore 17.30 - 21
Ingresso libero