Istituto Giapponese di Cultura
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via Antonio Gramsci, 74
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Un tesoro svelato dell'Ukiyo-e
dal 3/11/2013 al 13/12/2013
lun-ven 9-12.30 e 13.30-18.30, merc fino alle 17.30

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3/11/2013

Un tesoro svelato dell'Ukiyo-e

Istituto Giapponese di Cultura, Roma

Stampe della collezione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (ex Fondo Contini). Le stampe esposte in questa sede appartengono al XIX secolo e sono organizzate in 5 sezioni: Osaka, Kunisada, Kuniyoshi, Yoshiiku e Hokusai, stampe per l'infanzia.


comunicato stampa

La tradizione xilografica giapponese è un fenomeno unico nel panorama dell’arte mondiale. La corrente artistica di gran lunga più importante della xilografia giapponese ed estremo-orientale, comunemente conosciuta con il nome di ukiyo-e, presenta infatti due caratteristiche apparentemente contraddittorie: una produzione di massa, con tirature anche di migliaia di copie, e un livello qualitativo tale da porre queste stampe ai vertici della grafica di ogni tempo e di ogni paese. La tecnica era stata introdotta dalla Cina nel secolo VIII, ma è solo all’inizio del secolo XVII che la xilografia in Giappone diventa un’arte vera e propria, grazie soprattutto all’avvenuta pacificazione del Giappone dopo decenni di guerre civili, al conseguente rifiorire delle attività economiche e alla nascita di una classe media di mercanti e piccoli imprenditori.

La produzione di libri stampati (e in seguito di stampe singole) passa così nelle mani di imprese con finalità schiettamente commerciali: c’è ora un vasto pubblico i cui gusti vanno serviti e assecondati. Nella prima metà del XVII secolo l’editoria si concentra nella regione del Kamigata (la zona di Kyoto e Osaka), ma nella seconda metà del secolo il primato editoriale passa definitivamente a Edo (l’attuale Tokyo), la città nuova, vitale, spregiudicata.

Le stampe della collezione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (ex Fondo Contini) esposte in questa occasione appartengono al XIX secolo. Il percorso è diviso in cinque sezioni: la prima offre una scelta di stampe del Kamigata; la seconda e la terza sono dedicate rispettivamente ai maestri dell’Ottocento Utagawa Kunisada e a Utagawa Kuniyoshi; la quarta sezione presenta opere dei noti Utagawa Hiroshige e Utagawa Yoshiiku; la quinta infine è dedicata alle rare stampe per bambini, presentate per la prima volta a Roma. Un tesoro svelato dell’Ukiyo-e apre il sipario su aspetti e filoni inusuali di ambito Ukiyo-e, quelle stampe del “mondo fluttuante” che da sole spesso rappresentano il Giappone nell’immaginario comune dell’Occidente.

SEZIONE PRIMA
LE STAMPE DI OSAKA
In epoca Edo (1603-1867) Osaka era diventata il maggior centro economico e commerciale del Giappone ed era popolata da una classe mercantile agiata e intraprendente. Alla ricchezza economica della città faceva riscontro la sua vitalità culturale, in particolare in campo teatrale. Verso la fine del XVIII secolo, quando la popolarità del kabuki a Osaka era al culmine, fecero la loro apparizione le prime stampe singole di attori, iniziando una tradizione che si sarebbe prolungata per un secolo.

Le stampe teatrali di Osaka possiedono una profonda coesione e originalità e sono contraddistinte dal carattere amatoriale degli artisti, dall’utilizzo di materiali pregiati e di tecniche sofisticate, dagli strettissimi legami tra attori, artisti, editori e pubblico.

SEZIONE SECONDA
UTAGAWA KUNISADA
La vita di Kunisada, nato nel 1786 e morto in tarda età nel 1865, si è svolta praticamente tutta a Edo, nel distretto popolare di Honjo, abitato da mercanti e artigiani. Il suo orizzonte culturale e i suoi rapporti umani si iscrivono interamente all’interno del mondo imprenditoriale, artistico, letterario e teatrale di quella che era allora la città più popolosa e il centro politico del Giappone. Vita e arte di un grande maestro dell’ukiyo-e.

SEZIONE TERZA
UTAGAWA KUNIYOSHI
Kuniyoshi nasce nel 1797 a Edo (l’attuale Tokyo), dove muore nel 1861. L’opera di Kuniyoshi non si limita certo alle stampe eroiche, anche se il successo ottenuto in questo genere lo caratterizzerà, presso il grande pubblico, come l’autore per eccellenza di musha-e (stampe di guerrieri). E’ impossibile dare un’idea della varietà della produzione di Kuniyoshi: fantasmi, incubi, visioni, scheletri e mostri; ma anche belle donne di ogni ceto in mille atteggiamenti, poeti del passato, lottatori di sumō, attori del kabuki, stampe pornografiche, paesaggi… E poi ci sono centinaia di libri illustrati, stampe di animali, colti in atteggiamenti ora “animaleschi”, ora umani, nelle quali la fantasia di Kuniyoshi è più sbrigliata che mai.

SEZIONE QUARTA
HIROSHIGE E YOSHIIKU
Le stampe presentate in questa sezione sono state create negli anni centrali del XIX secolo, in un’epoca in cui, grazie anche al miglioramento dei trasporti e di conseguenza alla maggiore mobilità della popolazione, esplose la moda delle stampe paesaggistiche: chi viaggiava per lavoro, per pellegrinaggio o semplicemente per diporto (compatibilmente con le restrizioni imposte dal sospettoso governo militare), voleva tornarsene a casa con un souvenir dei luoghi visitati. In mostra stampe di Hokusai, di Utagawa Hiroshige (1797-1858), e Utagawa Yoshiiku (1833-1904).

SEZIONE QUINTA
LE STAMPE PER L’INFANZIA
Le stampe giapponesi di bambini e per bambini sono generalmente raggruppate in tre grandi categorie. La prima è rappresentata dalle oyako-e, stampe in cui le madri sono di solito ritratte con la loro prole; la seconda, quella delle kodomo-e, in cui i bambini sono colti nei diversi momenti della quotidianità: intenti a giocare, immersi nella lettura o impegnati in esercizi di calligrafia. La terza ed ultima categoria, quella delle stampe ludiche (omocha-e), si differenzia dalle prime due in quanto designa stampe non destinate alla contemplazione, ma prodotte e utilizzate esclusivamente per il divertimento e l’apprendimento dei più piccoli. A quest’ultima categoria appartengono quasi tutte le stampe presenti in questa sezione.

Lunedì 4 novembre

ore 17.30
visita guidata a cura del Prof. Giovanni Peternolli, Presidente del Centro Studi d'Arte Estremo-Orientale di Bologna; gratuita, su prenotazione (max 25 p.)
prenotazioni@jfroma.it tel 06 3224754

ore 18.30
Introduzione alla mostra e slideshow, a cura di Giovanni Peternolli, Alessandro Guidi e Manuela Moscatiello

Istituto Giapponese di Cultura
via Antonio Gramsci, 74 - Roma
Orari: lunedì - venerdì: 9.00 - 12.30, 13.30 - 18.30, mercoledì: fino alle 17.30, sabato: 9.30-13.00
Ingresso gratuito
Visite guidate
lun 11, merc 20, lun 25 novembre, mer 4 e sab 14 dicembre ore 11
visita guidata (gratuita, a cura dell’Istituto Giapponese di Cultura) prenotazioni@jfroma.it tel 06 3224754

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