That Place Between. 15 scatti delineano un percorso espositivo che non segue una cronologia, ma che aspira a narrare i luoghi e le visioni piu' intime della vita del fotografo.
Dal 7 novembre al 30 novembre 2013, nello spazio espositivo monogramma in via Margutta, si terrà la mostra di Giuseppe Resci “That place between” curata da Teresa Emanuele. Circa 15 scatti in bianco e nero delineano un percorso espositivo che non segue una cronologia, ma che aspira a narrare i luoghi e le visioni più intime della vita del fotografo.
That place between, il titolo della mostra, indica infatti un luogo che è anche uno stato d’animo, situato a metà tra la vita passata e il futuro dell’artista. In questo luogo, spiega Teresa Emanuele:“il presente si riduce così a quell'equilibrato istante fra la consapevolezza di ciò che è stato e la matura inconsapevolezza di ciò che sarà”.
Una spinta prettamente emotiva ha guidato la scelta espositiva delle opere, tratte dalla vasta produzione di Giuseppe Resci, che comprende ritratti, autoritratti, still life e paesaggi. Alla varietà dei soggetti si oppone la continuità della tecnica e dei contenuti emotivi. È questa “coerenza dell'artista, più emotiva che fotografica”che – come scrive ancora Teresa Emanuele – “diviene firma d’autore”.
Nelle sue opere, Giuseppe Resci rappresenta mondi onirici sospesi sulla realtà ordinaria. Riflessi, ombre e talvolta manichini si alternano alla figura umana e svelano all’osservatore la dimensione percettiva ancestrale dell’immaginario e dell’inconscio.
Il titolo della mostra ha una forte connotazione autobiografica: nato nel 1959, Resci ha cominciato a fotografare non ancora ventenne e da autodidatta. Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Roma dove ha lavorato come medico, professione che, benché svolta con dedizione, lo ha però allontanato per anni dalla sua vera passione: la fotografia.
Dieci anni fa giunge prorompente la decisione di cambiare vita e di tornare dietro l’obbiettivo. Resci frequenta quindi la Scuola Romana di Fotografia e Cinema, si aggiorna e si dedica a tempo pieno alla sua originaria attività. La sua è dunque una rinascita insieme professionale e personale, dettata anche dal desiderio rabbioso di riappropriarsi del tempo perduto. Scaturisce da qui la capacità di “conoscere il luogo infinitesimale dell'essenza dei gesti”e di catturarlo “con fare impetuoso, per poi trovare una calma serena e solitaria di fronte al respiro statico di un paesaggio”.
Inaugurazione: giovedì 7 novembre 2013 ore 18.00
monogramma
Via Margutta 57, Roma
Orario: tutti i giorni escluso i festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30
Ingresso libero