Prima mostra personale dell'artista a Torino.
In quest'occasione l'artista presenterà una serie di fotografie e sculture, intervenendo anche sulla percezione dello spazio interno ed esterno del luogo.
Le immagini fotografiche presentate, che fanno parte della serie No Casting, sono dei collages elettronici di immagini esterne costruite in studio tramite "diorami", all'interno dei quali gli oggetti utilizzati sono tratti da materiale da modellismo, giocattoli o macchinine, e i personaggi, reali, diventano attori, posti in un contesto diverso, in uno scenario immaginario che, attraverso la ricostruzione elettronica e la macroinquadratura, confonde il limite con il reale.
La prospettiva e la costruzione dell'immagine suggeriscono la dimensione del set cinematografico, in cui la scena si compone attraverso l'accostamento di elementi e la sovrapposizione di quinte. Lo sfondo, compatto e quasi monocromo, lascia percepire una sorta di orizzonte quasi lunare che ribalta il piano, concentrando lo sguardo sulla scena centrale, sul primo piano in cui avviene l'azione. Ma qui lo sguardo si arresta, in attesa di un movimento che tarda a compiersi. Tutto sembra bloccato in un attimo eterno, fisso, immobile. Sospeso come un respiro in un mondo d'acqua in cui regna il silenzio.
Le sculture, che fanno parte della serie Stage Evidence, indagano l'oggetto attraverso una nuova concezione, che mette in gioco la funzionalità e la struttura materiale dello stesso. Un oggetto che perde il riferimento con quello che di lui conosciamo e che ci propone un'altra fruibilità , nonostante la sua apparenza formale rimanga la stessa.
Oggetti, strumenti, apparecchi, trovano sotto la stessa veste un corpo nuovo, una nuova lingua per una inconsueta e quanto mai sorprendente collocazione.
"Il riverbero del reale sulla modellizzazione che facciamo delle cose, delle pratiche, viene ad essere uno spazio praticabile oltre che dal linguaggio, dalla visione che quest'ultimo mette in atto: l'azione e la consuetudine del rivedere in un rimontaggio continuo dei componenti, nel copia-incolla di una moltitudine di frames, sono l'unica alternativa al dileguarsi agitato del mondo e all'assurdità delle attività umane. Nell'accumulazione dei dati, nella resa convenzionale della funzione, nella consuetudine dei paradossi, il teatro dell'esistere si ricompone in assemblaggi fortuiti, in territori in cui non è prevista né stanzialità né definitiva occupazione".
INFORMAZIONI Antonella Nicola - HYPERION Arte Contemporanea Via Baretti 3 - 10125 Torino Tel 011-650.39.78 / Fax 011-668.62.10
SEDE: HYPERION Arte Contemporanea
INAUGURAZIONE: Giovedì 24 Febbraio 2000 ore 18,30
ORARI VISITA: dal Mart al Sab 15,30-19,30 e su appuntamento