Random Dance, progetto inserito nel festival Aperto 2013. Prima assoluta della performance site specific Scavenger e la prima italiana di Atomos. Il risultato finale sara' dato dalla combinazione delle creativita' dei danzatori, della visione corale dell'artista e della scultura digitale.
Il progetto di Wayne McGregor | Random Dance, inserito nel calendario 2013 del festival Aperto 2013, vede Fondazione I Teatri accanto a Collezione Maramotti e Max Mara per la prima assoluta della performance site specific Scavenger negli spazi della Collezione (16 e 17 novembre - quattro repliche pomeridiane), che si affianca alla prima nazionale di Atomos al Teatro Valli (15 novembre).
Sottilissimo - lo sembra ancor di più nella luce naturale che pervade l’architettura essenziale della Collezione Maramotti - Wayne McGregor studia le opere d’arte esposte, con l’attenzione di un entomologo e con l’entusiamo di chi scopre un luogo affine alla sua sensibilità. I danzatori della sua Random Dance, con sede stabile al Sadler’s Wells di Londra, fanno altrettanto, appuntandosi impressioni e note su quadernini, ognuno scegliendo un’opera della Collezione da fare propria, da indagare, metabolizzare per poi restituirla al pubblico e agli altri danzatori rimessa al mondo con il proprio corpo, in uno scambio di flussi di energia.
Del resto, non è questo ciò che fa uno “Scavenger” che rigenera e riporta alla vita ciò che “non lo è piu’? Del resto non è questo il sottile legame vitale che unisce l’opera d’arte a chi la guarda?
Connessa alla prima italiana di Atomos, la prima assoluta Scavenger, performance site specific ideata, diretta e coreografata da McGregor, è da lui stesso presentata come “una nuova sfida”.
Affascinato dall’architettura brutalista e organicista dell’edificio che accoglie la Collezione Maramotti, Wayne McGregor la definisce come risorsa primaria per la creazione di una grammatica attorno al corpo, la cui punteggiatura è costituita da prossimità e distanza prospettica fra performer e spazio e in cui il dialogo fra le parti diviene realmente organico.
Il risultato finale di Scavenger sarà quindi dato dalla combinazione delle creatività dei danzatori, della visione corale di Wayne McGregor ai quali si aggiunge un terzo e innovativo elemento: “becoming”, un “undicesimo performer virtuale”, scultura “digitale”, inserita tra sculture materiche, un software in grado di trasformare le sollecitazioni raccolte dai movimenti dei danzatori in creazione autonoma, visibile su uno schermo e per la prima volta presente live come parte integrante della performance di McGregor.
Il coreografo si è imposto a livello internazionale, anche grazie allo studio del rapporto tra danza e tecnologia, collaborando non solo con artisti multidisciplinari, ma anche con neuroscienziati e matematici.
Atomos (dal greco indivisibile), in prima nazionale al Teatro Valli di Reggio Emilia, è la più recente creazione di Wayne McGregor e prosegue nel percorso radicale intrapreso dal coreografo britannico, da vent’anni all’avanguardia delle arti contemporanee per il suo tenace interrogarsi sull’interfaccia che attraversa arte e scienza, corpo e mente.
L’idea è quella di iniziare dall’unità indivisibile di una coreografia, che poi cresce nello stesso modo in cui cresce una struttura vivente, come un edificio. Il risultato finale può solo essere una congettura, perché con McGregor tutto è in divenire.
Wayne McGregor studia le opere d’arte esposte alla Collezione, con l’attenzione di un entomologo e con l’entusiamo di chi scopre un luogo affine alla sua sensibilità. I danzatori della sua Random Dance fanno altrettanto, appuntandosi impressioni e note su quadernini, ognuno scegliendo un’opera della Collezione da fare propria, da indagare, metabolizzare per poi restituirla al pubblico e agli altri danzatori rimessa al mondo con il proprio corpo, in uno scambio di flussi di energia.
Del resto, non è questo ciò che fa uno “Scavenger” che rigenera e riporta alla vita ciò che “non lo è piu’? Del resto non è questo il sottile legame vitale che unisce l’opera d’arte a chi la guarda?
Connessa alla prima italiana di Atomos, la prima assoluta Scavenger, performance site specific ideata, diretta e coreografata da McGregor, è da lui stesso presentata come “una nuova sfida”.
Affascinato dall’architettura brutalista e organicista dell’edificio che accoglie la Collezione Maramotti, Wayne McGregor la definisce come risorsa primaria per la creazione di una grammatica attorno al corpo, la cui punteggiatura è costituita da prossimità e distanza prospettica fra performer e spazio e in cui il dialogo fra le parti diviene realmente organico.
Il risultato finale di Scavenger sarà quindi dato dalla combinazione delle creatività dei danzatori, della visione corale di Wayne McGregor ai quali si aggiunge un terzo e innovativo elemento: “becoming”, un “undicesimo performer virtuale”, scultura “digitale”, inserita tra sculture materiche, un software in grado di trasformare le sollecitazioni raccolte dai movimenti dei danzatori in creazione autonoma, visibile su uno schermo e per la prima volta presente live come parte integrante della performance di McGregor.
Atomos è co-prodotto da Sadler’s Wells, London; Montclair State University, New Jersey, USA; Movimentos Festwochen der Autostadt in Wolfsburg, Germania; Festival Montpellier Dance 2014.
Atomos è co-commissionato da Fondazione I Teatri, Reggio Emilia; Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance, Londra.
Atomos riceve il sostegno dell’ Idlewild Trust.
venerdì 15 Novembre 2013, ore 20.30 (Festival Aperto 2013)
Teatro Municipale Valli
Wayne McGregor | Random Dance
Atomos
prima nazionale
sabato 16 e domenica 17 Novembre 2013, ore 16.00 e 19.00 (Festival Aperto 2013)
Collezione Maramotti
Wayne McGregor | Random Dance
Scavenger
performance site specific
prima assoluta
Collezione MAramotti
via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Ingresso libero