Not yet titled. Fra le infinite possibilita' di materiali e informazioni visive del nostro quotidiano, Strappato predilige una particolare categoria di immagini, quelle che Michael Jakob definisce come immagini-paesaggio.
The Gallery Apart è orgogliosa di presentare Not yet titled di Marco Strappato, seconda personale dedicata
all’artista dopo la mostra La ripetizione, qualora sia possibile, rende felici tenutasi nel 2011 nel precedente
spazio di via Monserrato.
Marco Strappato torna ad esporre a Roma dopo importanti esperienze artistiche e formative, tra cui la recente
ammissione al 'MA programme in Sculpture' presso il Royal College of Art di Londra , città dove l’artista vive e
lavora già da tempo.
Strappato compie un’ulteriore riflessione sui temi cari alla sua ricerca, a partire dai comuni codici visivi e
linguistici che egli rimette continuamente in discussione attraverso la selezione, la manipolazione e l’alterazione
delle immagini. Fra le infinite possibilità di materiali e informazioni visive del nostro quotidiano, Strappato
predilige una particolare categoria di immagini, quelle che Michael Jakob definisce come immagini-
paesaggio. Categoria che può essere utilizzata per comprendere appieno l'esperienza estetica in età
contemporanea, fra retoriche dell'autentico e dell'inautentico, dell'esotico e del quotidiano, dell'artificiale e
del naturale. Per il progetto Not yet titled, Strappato ha realizzato una serie di nuovi collage, un’installazione ed
alcuni interventi in situ.
Come sottolinea Claudio Musso, un cui testo sul lavoro di Strappato arricchisce la mostra, “Da un certo punto
di vista è possibile leggere l’evoluzione dell’arte come costruzione, vita e metamorfosi di immagini. Ciò
risponde, in parte, alla necessità umana di registrare (e comprendere) l’ambiente circostante. La riproduzione
della realtà ha poi introiettato ben presto i limiti che la convenzione aveva imposto, definendoli con termini
che possono essere tutti sinonimi di vincolo (cornice, inquadratura, quadro o schermo).
Oggi intraprendere una ricerca sull’immagine presuppone l’immersione in un flusso ininterrotto, nel quale, a
volte, la selezione, la modifica o il ritocco sono più efficaci della creazione ex novo. Marco Strappato conduce
un’analisi materica della rappresentazione, molto spesso entra in contatto diretto con gli oggetti-immagine
(fotografie, stampe, diapositive, pagine, pellicole) che incontra e che tratta come corpo vivo. Il suo obiettivo
primario è, a prima vista, il paesaggio nelle molteplici sue declinazioni. Anche se l’evidenza in molti casi sembra
smentire, i suoi non sono paesaggi naturali, sono piuttosto luoghi lontani o del desiderio, set cinematografici per
storie appena accennate o ancora da scrivere, in cui è facile riconoscere tratti di familiarità e a cui, al
contempo, è impossibile dare una collocazione certa.
Più che apparentarsi al genere pittorico, a qualche forma di vedutismo, Strappato compone visioni interiori,
traslate sul mondo esterno, o meglio sulla sua raffigurazione. Le immagini vengono indagate attraverso la loro
stessa percezione e, soprattutto nelle prove più recenti, attraverso sistemi espositivi in cui il significato di
paesaggio può confondersi con quello di ritratto (e viceversa)”.
Marco Strappato
nato a Porto San Giorgio nel 1982; vive e lavora a Londra, dove sta frequentando un MA programme al Royal
College of Art. In Italia si è formato presso le Accademie di Firenze e di Brera. Ha partecipato a numerose
mostre presso istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Selezione recenti mostre personali. 2013: FakeLake, Crédit Agricole (progetto esterno di Careof) Milano. 2011:
La ripetizione, qualora sia possibile, rende felici, The Gallery Apart, Roma. 2010: B(b); B(m) ; B(w), Placentia Arte,
Piacenza.
Selezione recenti mostre collettive. 2013: Wanted, Royal College of Art, London (UK); Open Studio, Viafarini in
residence, Milano; The Crisis of Confidence, Victoria Art Center, Bucharest (RO). 2012: 13° Premio Cairo, Palazzo
della Permanente, Milano; Videorover: Season 4, NURTUREart, Brooklyn, New York (US); Not Afraid of Beauty,
Drome Project Space, Brussels (B); Mostra.Workshop 2010-2011, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. 2011:
Mostra Annuale 2011, Fondazione Spinola Banna, Poirino; Guarda che luna!, WRO Art Center, Wroclaw (PL);
Prague Biennale 5, Microna, Prague (CZ).
Inaugurazione venerdì 22 Novembre 2013 alle 18
The Gallery Apart
via Francesco Negri 43, Roma
Dal martedì al sabato 15 - 19 e su appuntamento
Ingresso libero